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Lingua e cultura ROM => Rassegna stampa => Topic iniziato da: aemme - 02 Luglio 2008 - 04:30:01



Titolo: «Siete xenofobi» Contro l'Europa l'ira dei paesi sudamericani
Post di: aemme - 02 Luglio 2008 - 04:30:01
Il manifesto 2-07-08
«Siete xenofobi»  
Contro l'Europa l'ira dei paesi sudamericani

Barbari, xenofobi, irresponsabili... Non è tenera, per usare un eufemismo, la risposta dei paesi sudamericani alle nuove norme migratorie europee.

La serrata agli esseri umani decisa in giugno da quella che in America latina si chiama «directiva retorno» ha scatenato la rabbia di tutti i paesi del Mercosur. Riuniti a Tucuman, in Argentina, per il loro vertice semestrale, capi di stato e di governo - dai più moderati agli intransigenti, quasi senza differenze - si sono scatenati.

E' annunciato un documento finale in cui il rifiuto sarà messo nero su bianco, sembra piuttosto crudamente, ma nel frattempo ogni leader ha gettato il suo sasso.

«Mi colpisce fortemente che non si rispettino i diritti umani dei latinoamericani», ha detto l'uruguayano e moderatissimo Tabaré Vazquez. «L'Europa civilizzata è arrivata alla barbarie, dobbiamo prevedere azioni di risposta», ha detto il vulcanico presidente del Veenzuela Hugo Chavez, pensando a una «direttiva di ritorno degli investimenti»: se non volete i nostri figli, noi faremo a meno dei vostri soldi.

La padrona di casa, l'argentina Michelle Bachelet, non era nemmeno scesa dall'aereo per Tucuman che già invocava «una voce comune contro le leggi migratorie dell'Unione europea».

L'America latina ha ricevuto per decenni tutti i fuggiaschi e gli affamati d'Europa, e per di più produce molto del cibo che gli europei mangiano: essere trattati da feccia umana non va proprio giù.

«Il vento freddo della xenofobia soffia un'altra volta», ha detto il presidente del Brasile Lula, e per il boliviano Evo Morales quella europea è «la direttiva della vergogna».

In contrasto con la Ue, i paesi del Sudamerica hanno annunciato che permetteranno ai loro cittadini di viaggiare nel subcontinente senza passaporto, usando solo la carta di identità.