Luisa
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« il: 23 Luglio 2008 - 04:08:29 » |
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Corriere della sera 22-07-08
Don Gino Rigoldi sui bambini rom «Bene portarli a scuola Ma perché solo loro? È anticostituzionale»
MILANO — «Forse Maroni vuole una cosa: che i bambini vadano a scuola». Sorpresa: è subito d'accordo con l'idea del ministro? «Un attimo. La proposta è anticostituzionale: prende in esame un'unica etnia. Non verrà mai accettata dall'Europa». In Italia, dei rom, metà sono italiani e l'altra metà è fatta da romeni e anche da croati. Secondo lei, il ministro quale nazionalità intende proteggere? Silenzio.
Non è l'unica domanda alla quale don Gino Rigoldi, profondo conoscitore dei rom e della Romania — dove ha aperto centri per l'infanzia violata — non riesce a rispondere. Per esempio, ce n'è una che lo tormenta. «E gli altri ancora»? Chi sono gli altri? «I bambini marocchini o albanesi o sudamericani finiti sulla strada, in balia dei delinquenti. Perché non cercare d'aiutare pure loro?».
Magari il governo reputa una priorità assoluta, improrogabile, l'integrazione dei nomadi. «Chi ha protestato a Venezia contro un campo rom? La Lega». E allora qual è il senso dell'ultima uscita del ministro? «Forse nasconde una volontà umanitaria. Forse è un passo indietro per rimodulare la politica sull'emergenza rom, per avere un progetto più di politiche sociali». Insomma, don Rigoldi, l'idea la boccia o la promuove? «Maroni parla di assistere i piccoli privi di genitori. Però, nonostante quel che si pensa, questi sono pochi. E quando mancano mamma e papà, ci sono zii e nonni.
Comunque, stiamo attenti: il popolo rom si basa fortemente sulla famiglia. Disgregare una famiglia è rischioso, molto rischioso ».
Andrea Galli
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