Abbattute case abusive in via San Dionigi e controlli nel campo di via Barzaghi
Emergenza rom: continuano gli sgomberi e i censimenti dei nomadiMILANO 12/06/2008 - Stamattina intorno alle 7.30 la Polizia Municipale con sei agenti della Sezione Nucleo Problemi del Territorio e tre agenti del Comando di Zona 5 è intervenuta in un'area di proprietà comunale adiacente a via San Dionigi 78, inserita nel Parco della Vettabbia. Una famiglia 'allargata' di 15 rom romeni, in possesso di regolari documenti, si legge nel comunicato diffuso dal vicesindaco Riccardo De Corato, aveva costruito abusivamente due villette, parte in legno e parte in muratura.
Tramite Amsa e Nuir (Nucleo intervento rapido del Comune) si sono avviate le procedure di abbattimento degli immobili, che occupavano un area di circa 600 metri quadri. Il reato era già stato segnalato alla magistratura, tanto che il capo famiglia ha ricevuto una denuncia per edificazione abusiva. "All'azione di controllo nei campi regolari - dichiara De Corato - continuano incessantemente le operazioni di smantellamento di occupazioni irregolari. Solo una decina di giorni fa la Polizia Municipale aveva scoperto tre abitazioni abusive in via Selvanesco, denunciando 7 bosniaci, uno dei quali era ricercato con mandato di cattura internazionale per furto aggravato".
CONTINUANO I CENSIMENTI
"Continua l'opera di censimento dei campi autorizzati. Dopo il campo di via Impastato questa mattina agenti della Polizia di Stato, Carabinieri e Vigili si sono recati in via Barzaghi. Cento le persone identificate, tutti rom romeni, residenti nei container. Tre, invece, gli accompagnamenti in Questura per mancanza di documenti".
"Questo monitoraggio -spiega De Corato - che viene esplicitamente richiesto nella recente ordinanza di nomina del prefetto a commissario straordinario per l'emergenza rom, è molto importante per sapere chi vive nei campi autorizzati. Via Barzaghi fa parte di uno dei quattro campi dell'area di Triboniano, che sono costantemente presidiati dalla Polizia Municipale, e i cui assegnatari dei container sono conosciuti perché dispongono di badge con foto. Capita però non di rado che abusivi cercano di entrarvi, di qui l'importanza di costanti controlli".
«NO ALLA SCHEDATURA»
Intanto scendono in campo le associazioni che si occupano di rom per protestare contro "la schedatura", decisa dal Prefetto e commissario straordinario per l'emergenza rom Gian Valerio Lombardi. Il presidio è cominciato da circa venti minuti all'angolo tra via Vivaio e corso Monforte. Circa una cinquantina le persone, con bandiere e striscioni. A breve è previsto un incontro con alcuni funzionari in Prefettura.
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