Ad effettuare l'operazione la Polizia Locale dopo una segnalazione di un cittadino.
I cinque si erano accampati all'ex-mostra del tessile
Varese - Linea dura contro i rom, sgomberata una famiglia--------------------------------------------------------------------------------
Linea dura contro i Rom a Castellanza. Nella mattinata di oggi, venerdì 4 Luglio, la Polizia Locale di Castellanza ha effettuato un sopralluogo nell’area dell’ex Mostra del Tessile dietro segnalazione di un cittadino castellanzese e ha proceduto allo sgombero di cinque rumeni, due donne e tre uomini. «L’intervento ha visto in azione cinque agenti ed è avvenuto alle ore 7,00 – ha spiegato il comandante Francesco Nicastro - All’interno dell’area, di proprietà privata, gli agenti hanno trovato un bivacco improvvisato». Le cinque persone di nazionalità rumena sono state identificate e sono state trovate tutte in possesso di documenti regolari. E’ stata verificata inoltre l’assenza di provvedimenti di polizia a loro carico e sono state quindi allontanate. Qualora la proprietà presenti apposita querela per ingresso in area privata, i cinque Rom saranno denunciati per questo reato.
L’Assessore alla Sicurezza, Giovanni Manelli, ha commentato: «La linea dura del mio assessorato si conferma anche in questo caso. Qualsiasi Rom trovato in una proprietà privata sarà soggetto a sgombero immediato - ha detto Manelli - Lo stesso varrà per la presenza di Rom ai semafori che saranno allontanati immediatamente, per non arrecare disturbo agli automobilisti e ai cittadini. La linea quindi non cambia. Devo inoltre sottolineare come il messaggio lanciato ai cittadini tempo addietro sull’incremento di una stretta collaborazione con le forze di polizia sia stato perfettamente recepito». L’intervento tempestivo di questa mattina è stato infatti possibile grazie a una pronta segnalazione di un cittadino, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.
Continua, dunque, la campagna di sgomberi ed identificazioni di zingari di etnia rom anche in provincia di Varese mentre divampa il dibattito sulle impronte digitali da prelevare anche ai minori.
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