Il giro di vite di Maroni: «Rom schedati e pagheranno le tasse»
«Togliamo i figli agli zingari che li usano per mendicare»TORINO 17/06/2008 - Pugno duro contro chi sfrutta i bambini per mendicare e tolleranza zero contro l’illegalità nei campi nomadi. Ad annunciare il giro di vite è il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ieri mattina a Milano ha incontrato il prefetto Gian Valerio Lombardi per discutere di sicurezza, «il principio è quello di garantire la legalità dei comportamenti e la sicurezza dei cittadini, qualunque situazione di illegalità sarà rimossa. La musica è cambiata e non tollereremo zone franche; se necessario useremo anche la forza» ha garantito il neoministro. Tra le cosiddette “zone franche”, il ministro ha fatto riferimento anche alla moschea di viale Jenner e al centro sociale Leoncavallo.
Mendicare è reato Tra le novità annunciate anche l’intenzione di inserire nel decreto per la sicurezza il reato di induzione all'accattonaggio, che determina la perdita di quella che era definita la patria potestà. Con questo provvedimento «saranno modificati molti atteggiamenti che avvengono anche nei campi nomadi autorizzati» ha spiegato Maroni.
Emergenza rom Censire chi vive nei campi rom, registrare le impronte digitali per il riconoscimento, creare dei “villaggi” per ospitare i nomadi italiani che, come ha assicurato il ministro, «saranno trattati come tutti gli altri cittadini italiani: pagheranno le tasse e avranno i servizi», e arrivare alla chiusura di tutti le baraccopoli non attrezzate, anche se autorizzate. «Quelli che potranno rimanere saranno invece spostati in campi temporanei fino al massimo di tre mesi» ha annunciato Maroni «dopo dovranno dimostrare di avere un adeguato reddito. Chi ha diritto di stare rimane chi non ne ha il diritto se ne deve andare».
Campi autorizzati Nel mirino del ministro dell’Interno non ci sono però solo gli insediamenti abusivi: Maroni ha infatti promesso cambiamenti anche per i campi autorizzati «dove ci sono situazioni che non possono essere di certo frutto di una buona gestione». Nelle baraccopoli «dove i bambini dormono con i topi» verrà ripristinata la legalità e «nessuna situazione verrà tollerata se non risponde ai requisiti che abbiamo in mente» ha assicurato Maroni.
I militari Per quanto riguarda i 2500 soldati in arrivo nelle città metropolitane, le forze dell’ordine saranno affiancate dai militari, se l’emendamento al decreto sulla sicurezza verrà approvato, ma, ha sottolineato Maroni, «si tratterà di un potenziamento di controllo, non ci sarà alcuna militarizzazione».
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