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Lingua e cultura ROM => Quale scuola => Topic iniziato da: aemme - 03 Luglio 2008 - 07:51:01



Titolo: Milano 2005 - Formazione-lavoro delle mediatrici rom
Post di: aemme - 03 Luglio 2008 - 07:51:01
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ  E  DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA 
Centro Servizi Amministrativi di Milano

Ufficio per il supporto alle istituzioni scolastiche per la progettazione e l’innovazione dell’Offerta Formativa


Prot. n° 4245                                                                        Milano,
14 /03/ 2005

Relazione finale: progetto “Mediazione linguistico – culturale in area materno infantile a favore di utenze svantaggiate” - DGR Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale n° 19715 del 10.11.2003

Nel quadro della collaborazione istituzionale avviata attraverso le azioni sperimentali di “Mediazione linguistico – culturale in area materno infantile a favore di utenze svantaggiate”, svolte in convenzione con ASL Città di Milano, Dipartimento ASSI e Opera Nomadi di Milano, si relaziona sulla conclusione delle attività in Area educativa.

In ottemperanza alle indicazioni di progetto, il CSA di Milano ha coordinato la formazione-lavoro delle mediatrici rom, ha monitorato l’erogazione del servizio presso gli istituti scolastici, avvalendosi della supervisione scientifica dell’Università degli Studi Milano Bicocca.

1.   Formazione-lavoro delle mediatrici rom

Il corso, che ha riunito per prima volta le mediatrici rom in un unico gruppo di formazione-lavoro, ha rappresentato un’occasione importante per quante di loro erano alla prima esperienza, mentre per coloro che già operavano da anni nei servizi scolastici della città di Milano è risultato una preziosa occasione di riflessione, verifica e potenziamento delle proprie capacità professionali.

Le mediatrici hanno offerto ampia testimonianza del lavoro svolto nelle scuole, dove sono stati molto apprezzati gli interventi con le famiglie rom; hanno rilevato, invece, ancora difficoltà a far riconoscere l’importanza e il valore culturale della lingua romanés. La scuola, infatti, tende a dimenticare che l’Italiano, in molti casi, rappresenta la seconda lingua degli alunni rom, un’apertura maggiore verso l’uso della lingua materna li aiuterebbe a farli “sentire a casa”, soprattutto all’inizio del loro inserimento, in cui generalmente vivono la scuola come un’istituzione minacciosa ed estranea.

Il corso ha consentito alle mediatrici di avviare il dialogo con l’amministrazione scolastica provinciale, di migliorare i rapporti con dirigenti e insegnanti, di riconoscere la necessità di armonizzare tempi, luoghi e tematiche della mediazione a seconda che si tratti di alunni, famiglie rom e non rom o personale delle istituzioni.   

2.   Servizio erogato

Le azioni sperimentali hanno rafforzato e integrato i servizi già esistenti per l’inserimento scolastico e la prevenzione dell’abbandono degli alunni rom e sinti. In totale sono state impegnate 17 mediatrici per 2.040 ore di servizio, di cui 768 ore di formazione-aggiornamento. Le attività di mediazione hanno riguardato complessivamente 8 campi nomadi, 16 istituti scolastici e 314 alunni distribuiti secondo le indicazioni riportate in tabella.

per visionare tutto il progetto:
http://www.milano.istruzione.lombardia.it/intercultura/progetti/relfin_nomadi.doc