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Autore Topic: Casilino 900 ''Pronti a vigilare per difenderci da possibili attacchi"  (Letto 2012 volte)
Luisa
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« il: 27 Luglio 2008 - 09:31:44 »

A Casilino 900 ''Pronti a vigilare per difenderci da possibili attacchi"
"Ma noi nomadi abbiamo paura ora faremo le guardie notturne"

Cecilia Gentile e Laura Mari

I responsabili degli insediamenti - "Un´unica regia per garantire la sicurezza" «Non lo so cosa è successo a via Candoni e non so cosa stia succedendo a Roma. Quello che è certo è che abbiamo paura e da stasera (ieri, ndr) faremo turni di guardia contro possibili attacchi». Ad annunciarlo, all´indomani dell´incendio nel campo nomadi della Magliana Vecchia, è Najo Adzovic, portavoce del Casilino 900.

Anche al campo regolare di via Candoni, all´indomani dell´incendio, c´è ancora tanta paura. I responsabili della comunità bosniaca e della comunità romena, insieme all´Arci, in conferenza stampa rilasciano dichiarazioni rassicuranti: «Non crediamo che sia dolo, nessuno di noi ha visto niente. L´Arci non ha alcun interesse a dare letture immotivate. Questa comunità è quella che ha il miglior rapporto con il territorio». Ma tra gli abitanti, lontano dai microfoni, l´inquietudine è evidente. «Non ci sentiamo sicuri - dice Ion Gjorge, 28 anni, cinque figli - Dopo quello che è successo a Napoli, abbiamo pensato che fosse la stessa cosa. E se succede un´altra volta?».
Per individuare strategie comuni di difesa, ieri pomeriggio c´è stato un incontro tra i portavoce dei vari campi nomadi della capitale. «Ho organizzato una riunione con i rappresentanti di via Salviati, via della Muratella, Castel Romano e via Candoni - informa Najo Adzovic - e dall´incontro è emersa una notevole preoccupazione da parte di tutti. Non sappiamo se c´è stata un´aggressione razzista e se davvero l´incendio sia stato doloso. Resta il fatto - prosegue Najo - che l´episodio ha creato grande allarmismo e, di sicuro, porterà a nuovi atti di discriminazione e violenza».
E così, dopo i turni di guardia partiti da ieri sera al Casilino 900, nei prossimi giorni verrà creata una sorta di cabina di regia tra tutti i campi della capitale, per garantirne la sicurezza. «Dobbiamo tenere gli occhi aperti, ma senza creare altri allarmismi che non giovano a nessuno», sottolinea Najo. Preoccupazioni condivise anche dagli altri abitanti del Casilino 900, avvertiti solo in tarda mattinata di quanto successo a via Candoni. «A Roma c´è un clima di intolleranza simile a quello di Napoli- precisa Senada Stacanovic- non abbiamo mai avuto problemi con gli abitanti del quartiere, ma è chiaro che gli italiani non ci vogliono. E non vogliono neanche il censimento perché, in fondo, ci renderebbe più italiani».

A proposito del censimento, il responsabile della parte romena del campo di via Candoni, Ion Bambalau, ha annunciato a nome di tutti che gli abitanti dell´intero insediamento non si faranno censire. «Non lo permetteremo, perché siamo tutti già censiti», dichiara. E le sue parole sono state approvate con un grande applauso. (24 luglio 2008)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Ma-noi-nomadi-abbiamo-paura-ora-faremo-le-guardie-notturne/2034894
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