Arci: ''Perplessi dalla proposta di Maroni''

Redattore sociale (Roma) 22-07-08
Arci: ''Perplessi dalla proposta di Maroni''

Roma - "La proposta del ministro Maroni di dare la cittadinanza italiana ai bambini rom "senza genitori" ci lascia perplessi". Ad affermarlo e' Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci. Innanzitutto, spiega Mitraglia, "perche' non e' ben chiaro cosa intenda per 'senza genitori', in secondo luogo perche' si tratta di un provvedimento che probabilmente riguarderebbe un numero molto marginale di minori e su cui comunque non esistono statistiche, e in terzo luogo perche' la cittadinanza dei minori discende da quella dei genitori".

Sarebbe allora piu' utile, prosegue il rappresentante dell'associazione, "prevedere la cittadinanza italiana o l'apolidia per quei tanti adulti rom, soprattutto provenienti dalla ex Jugoslavia, che non possono chiederla perche' sprovvisti di documenti (visto che il paese da cui provengono si e' smembrato e non esiste un'anagrafe unica). Per questo tanti rom, nati in Italia, a loro volta genitori di bambini nati qui non sono in condizione di vedersi riconosciuta la cittadinanza e di conseguenza nemmeno i loro figli".

Ma a preoccupare l'Arci e' anche "l'ipotesi che da questo provvedimento possa derivare la separazione dei figli dai genitori naturali o dalle loro famiglie. Per questo pensiamo che sarebbe non solo piu' utile ma anche piu' trasparente estendere la cittadinanza ai tanti adulti che, per i motivi detti, non dispongono di regolari documenti.

Non vorremmo che con questa iniziativa il governo cercasse di recuperare credibilita', dopo le critiche alle schedature arrivate anche dalla comunita' internazionale". In conclusione, sottolinea l'associazione, "vorremmo ribadire al ministro che al censimento non sono contrarie ne' le associazioni di rom e sinti, ne' l'Arci, purche' si tratti di un vero censimento e non di schedature e a condizione che si dica con chiarezza per quali finalita' viene realizzato".