strategie e accerchiamenti della paura 
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Alfonso Cardamone
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DALLA PAURA AL SANGUE ALLA GROTTA
 
Venti anni dopo. E non si tratta di Dumas padre. Bensì di una scommessa vinta. Una delle poche. Per chi sa che la vita è un tragico gioco incomprensibile -un assedio del Nulla, unica sostanziale ed eterna verità- e che la poesia è al tempo stesso un modo di essere e uno strumento privilegiato per forzare di tanto in tanto il muro compatto delle arroganti idiozie costruite intorno dalla Storia (o dalla Scienza o dalla Politica o dalle mille altre lettere maiuscole che avvelenano la Società e mortificano l'Individuo). Per chi sa che la vita è una disperazione e al tempo stesso l'unica occasione di felicità possibile. Una Rivista dunque come una tensione all'Utopia Concreta del Convivio dei Liberi e degli Uguali, degli intossicati dal Tempo che pure hanno la forza di veleggiare verso le grotte stordenti e lussuriose di Ogigia e che scuotono le catene dell'Essere e della Storia e, scuotendole, ne fanno sortire suoni e impensati e inebrianti afrori. Del Convivio dei figli del sangue di Caino, che della loro ira inesausta e dei loro intenerimenti impudichi fanno punte acuminate e rivoltose. Una Rivista che resiste ed è -anche per questo- continuo scandalo e minaccia ad ogni sistema costituito, così delle Lettere come della Politica e dell'Economia. Una scommessa che vogliamo continuare a vincere.