in traccia di luna - risalendo alle scaturigini del femminino sacro 
[ Testo:  precedente  successivo  ]  [ fascicolo ]  [ autore
Nicola Casato
 
INTERVISTA ALLO SCRITTORE
“In traccia di luna” l’ultimo saggio letterario di Alfonso Cardamone
(testo completo)
 
Alfonso Cardamone è uno dei più prolifici scrittori di poesia e di saggistica della nostra provincia.
Con la sua grande sensibilità artistica continua a dare un contributo dialettico e di ricerca poetica ad un territorio, come quello ciociaro, molto spesso indolente e superficiale che non riesce a produrre “letteratura” se non attraverso la cronaca dei giornali locali.
Oggi Spazio Comune intende scoprire il suo ultimo lavoro, il saggio edito da “Pellegrini” Cosenza 2006, “In traccia di luna”. Al centro di questo lavoro è l’idea di risalire, attraverso le “tracce” documentate dai miti lunari di civiltà e letterature diverse, alla memoria, a volte consapevole, altre implicita o rimossa, di un universo femminile, testimonianza di una cultura e di una struttura dell’organizzazione sociale, dalle caratteristiche “alternative” rispetto alla violenza patriarcale che quasi dovunque ha trionfato nella storia dell’umanità.

1) Conosco Alfonso Cardamone da anni come eccellente Poeta, oggi questa sua ultima pubblicazione me lo propone nelle vesti di sapiente Saggista:
Alfonso, tu come ti consideri, prevalentemente Poeta o Saggista?


- Nicola, ti ringrazio della cortese domanda, che mi permette di chiarire che, nella mia attività di scrittore, l’espressione poetica e la ricerca saggistica sono sempre andate di pari passo. Come se l’ispirazione e la materia del linguaggio poetico avessero bisogno di confrontarsi e di corroborarsi continuamente con l’esperienza di studio, elaborazione e scrittura saggistica. Una specie di cortocircuito, e anche di osmosi, tra la materia della poesia e quella del saggio, talché spesso la mia poesia trova toni gnomici o anche inflesssioni sapienziali, e a sua volta la scrittura saggistica inclina ad accensioni liriche e propende verso andamenti ritmici poetici.

2) Questo tuo “In traccia di luna” viene dopo “L’ultimo dei reami” del 1995 e “Sui confini - rilettura di Edipo” del 2001. C’è una relazione, una interconnessione tra le tre opere?

- Sicuramente, e anche molto forte. A punto tale che si potrebbe parlare di una trilogia. Infatti, se al centro del primo lavoro si colloca l’analisi di un gruppo di fiabe di Afanasjev in cui il protagonista, contrariamente al solito, è una figura femminile, sulla quale si coagulano funzioni e caratteristiche che parlano di complessi culturali e sociali precedenti l’affermarsi delle società patriarcali, quali la discendenza regale matrilineare e l’essere, la protagonista, un’eroina dalle “molte ricchezze” legata alla fecondità della terra e al ciclo di morte e rinascita; al centro del secondo, la rilettura del mito di Edipo induce a delineare una figura di paradossale antieroe dei confini,oscillante tra mondo patrilineare e mondo matrilineare, non risolto ponte tra due concezioni del potere antitetiche ed opposte. A provvisoria conclusione di questo discorso, “In traccia di luna”, sollevando il velo dei miti lunari, scopre l’essenza perduta di un mondo non dominatore e gerarchico, in cui la preminenza dell’elemento femminile era garanzia di solidarietà, clemenza, e reciproca collaborazione.

3) Alfonso Cardamone, io so, è stato e tuttora è uno degli artefici di una delle più belle e durature iniziative editoriali nate nel nostro territorio: la Rivista di produzione e critica culturale, prevalentemente letteraria, “Dismisura”...

- Certamente. Di Dismisura sono stato fondatore e dal primo numero del 1972, ininterrottamente, fino agli ultimi fascicoli ormai affidati alle pagine telematiche del Web, sono e permango direttore. Preciso che la Rivista, a partire dal fascicolo”fantasmatico” del 2000, vive una sua seconda giovinezza su Internet e, precisamente, sul portale di Graffinrete.it, dove prosegue la tradizione di grande palestra letteraria aperta ai più qualificati contributi di scrittori non solo del nostro territorio, ma anche di rilievo nazionale e internazionale.

4) Per concludere, Alfonso, quali sono i tuoi progetti futuri come poeta e come saggista?

- Per quanto riguarda la saggistica, ho in progetto -e già vi sto lavorando- una nuova opera che, sempre inserendosi nel solco tracciato dalle precedenti tre, prosegua il discorso del rintracciamento. attraverso l’analisi dell’epos e del mito, dei segni di un passato antecedente le conquiste dei popoli patriarcali, questa volta perseguito a partire dall’esame, sempre un po’ ereticale, della tragedia “Le supplici” di Eschilo e del mito delle Amazzoni. Per quanto riguarda la poesia, mentre sono in attesa dell’uscita del volume antologico della “Storia delle letteratura Italiana” del Secondo Novecento, pubblicata dall’Editore Miano, che dà conto della mia più recente produzione poetica, sto attendendo al completamento dell’ultima silloge, che si chiamerà “ciò che resta”.

Nicola Casato di "Spazio Comune" - giugno 2006