rammemorare/dismemorare 
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Andrea Carbonari
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DELLE DECISIONI PERSE
(del giullare immemori destini)
 
Né forse più ritroveremo
quei giorni delle decisioni perse
mai prese quando le luci terse
di luminose primavere sospese
lampi irradiavano di sorprese
tese come tante frecce
a noi che ignari e anche felici
di quel che si era all' impalpabile momento
sordi agli alti sparsi auspici
passammo oltre aprendo al baratro un tormento
senza saperne, quasi beatamente
lasciando la rotta a qualche altra mente,
mentre curvando la dirittura al niente
di quel che si poteva essere ma non si è
s' infranse l'onda in assenze
d'un suono, un volto, una storia che non c'è
se non, forse, nei passi d'altra gente
che quelle vie da noi lasciate ha immerse
in binari di stazioni inferne
rimpiangendo poi di non aver fatto le nostre scelte
mentre noi alle loro guardiamo inutilmente.

O magari tutte ce le rivedremo accanto
al di là dell' attesa e del pianto
in canti non dischiusi
sogni accennati e appesi
come prigioni al discender levriero
senza poterne leggere il volto vero
accecati, come saremo, dal mistero.