tracce segni pre-sentimenti 
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Giuseppe Panella
 
TRACCE SEGNI PRE-SENTIMENTI
 
Prefigurazioni

Attendo qui davanti alla tastiera
ad immaginare il vuoto
che c’è dentro
lo schermo assoluto che mi oppone
la sua immagine di freddo e calmo mare
in cui imparare ad annegare,
in cui saper nuotare,
in cui lietamente navigare
alla ricerca dell’ultima Thule
o della sconcertante follia
dell’abbandono al presente
(che è sempre il gesto del passato o non è ancora
il futuro che ci attende).

Qui davanti alla tastiera
aspetto che il mio tempo passi
e che da essa
fuoriesca il lampo
del futuro incombente
e mi dica che cosa avverrà
domani, se accadrà
ciò che era impossibile
oggi.

Qui davanti alla tastiera
cerco di descrivere
il bene e il male e l’assoluto
che voglio ritrovare
nel problema risolto,
nel passaggio dovuto,
nel paesaggio voluto
che mi porta
a pensarmi diverso
da quello che non vorrei diventare.

Prefigurazioni del sogno,
allusioni al destino,
paura della morte:
davanti a questo schermo
che mi spaventa e mi esalta
non posso che pensare
a ciò che divento
giorno dopo giorno:
pallido riflesso
di un futuro insperato,
ciò che volevo essere
e per fortuna non son diventato,
il rapido declinare di ciò
che ho dimenticato.


TRACCE DI VITA AMOROSA

Nulla è sicuro parlando dell’amore,
niente ci è noto della sua ragione,
assurda e assente,
che sconvolge la mente e i corpi
e che attira uomini e Dei
verso la catastrofe e il piacere:
non ci sono tracce che dicano il destino,
non ci sono parametri da poter utilizzare
nella ricerca e nello strazio dello scacco,
non ci sono più paradigmi da imitare,
se non in esso e che in esso si ritrovino
e confermino lo smacco.
L’amore lascerà ovunque i propri segni:
tracce oscure, astratte e immateriali,
brandelli di sogno,
dati oggettivi:
lacrime asciugate o membra sconvolte dagli orgasmi,
il punto estremo che spinge all’abbandono,
il piacere finale che segue al suo definitivo ricongiungimento.
Ma ciò che accade e che si manifesta
nel momento preciso del contatto
o nello strappo assurdo del distacco,
ciò che accade quando l’amore segna
il proprio stacco e si definisce
come il sentimento impossibile
che muove
all’attacco frontale
delle convinzioni già consolidate
sulla vita, il presente, il futuro e ciò che
conta sulla scacchiera impassibile del mondo,
questo no, non lascia tracce
né segni,
ma si infigge con forza disumana ed inconsulta
in ciò che è segreto e non conoscibile:
l’amore è il simbolo indecifrato della morte
e come la morte non si mostra affatto.


I COLORI DEL TEMPO
Frammento

Riassumendo: il destino
e i sentimenti sono la tavolozza
e i colori, il Tempo dipinge con essi
il destino che ci costruiamo
impotenti.
Non ci sono colori che resistano
al lavorio impassibile
del Tempo
quando si rivela potente e incontrollato
e divide concetto e messaggio,
trappola e prigioniero,
verità e menzogna,
assurdo e verosimile,
vergogna e privilegio.

Ed è per questo che
nessuno più troverà le tracce
di ciò che si è perduto
se non cercando dentro di sé
e ringhiando
come un cane da pastore
che ritrova
le pecore
di cui è il solo a conoscere
l’odore.

Ed è per questo
che non possiamo che mostrarne i segni
e trasformarle in pensieri, in sogni,
in attese languide
e lampanti.

I colori del tempo
sono i segni bui ed oscuri
che decorano il destino di ognuno
e di essi non rimane che
il rilievo scialbato
dal piacere
e inondato di pianto.