tracce segni pre-sentimenti 
[ Testo:  precedente  successivo  ]  [ fascicolo ]  [ autore
Mario Amato
[ marius2550@yahoo.it ]
 
LA BIBLIOTECA PARALLELA
ad Alfonso, con la devozione di un lettore
(liberamente ispirato da “La biblioteca di Babele” di Jorge Luis Borges)
 
Esiste da qualche parte una biblioteca parallela e qualcuno in qualche tempo deve averla visitata.
In verità il tempo nella biblioteca non esiste, se non quello nominato negli innumerevoli volumi sparsi in ogni dove. È un tempo eternamente rinnovabile, poiché esso termina all’ultima pagina di ogni libro e ricomincia dal primo foglio del successivo, ma può anche cominciare nuovamente dallo stampato dello stesso volume chiuso un attimo prima; ed in realtà è così che avviene, perché Ismaele si mette continuamente in viaggio ogni volta che qualcuno cerca la storia di Achab e della bianca balena, perché Odisseo è continuamente seduto a raccontare la colpevole combustione di Ilio e l’inganno teso a Polifemo e i suoi innumerevoli amori, ed è continuamente per mare.
Non vi sono scaffali, non esistono classificazioni secondo il genere letterario; in realtà la biblioteca parallela è costituita soprattutto di libri di racconti, perché la storia degli uomini non è altro che un racconto forse senza termine o con una fine che molti hanno immaginato e che nessuno può figurarsi nella mente. Nella biblioteca si vaga con l’unica meta di raggiungere il prossimo libro o di leggere ancora una volta la storia più amata. Nessuno conosce la strada che conduce alla biblioteca parallela, perché non v’è porta d’entrata né soglia di uscita.
La biblioteca parallela è fatta di sogni.
A che serve una biblioteca ove sono custoditi tutti i libri già stampati? Essa non è costituita soltanto da tomi già divulgati, ma vi sono anche i testi scritti da tutti i lettori. Coloro che leggono hanno spesso concepito con la fantasia sviluppi diversi per i personaggi e per le storie che erano ormai ineluttabilmente fissate dalla mano dell’autore; nella biblioteca parallela si trovano, accanto all’opera dello scrittore, tutti i testi con le variazioni che ogni lettore in ogni tempo ha fantasticato e per questa ragione ogni giorno, ogni notte, ogni ora, ogni minuto la biblioteca si arricchisce di nuovi libri. Le modalità di lettura sono innumerevoli: si può tenere aperto il volume su una scrivania sempre a disposizione, si può starsene distesi su un prato primaverile oppure accasciati accanto a un camino acceso, si può sostare ad un bar e gustare, insieme alle parole stampate, la bevanda preferita, è possibile anche ascoltare fini dicitori che intonano la voce a seconda delle parole che seguono sul testo oppure udire la voce cara della mamma che narra fiabe; può accadere di trovarsi nella biblioteca della scuola che si frequentava da giovani, perché la biblioteca parallela ne racchiude infinite. Ed è notte, giorno, sera e mattina come più aggrada.
La musica che si ode senza sosta è l’eterno mormorio delle pagine sfogliate. I frequentatori della biblioteca parallela sono persone di ogni età, anche se non si incontrano mai, perché l’unica attività è l’esercizio del leggere: essi si sfiorano, camminano l’uno accanto all’altro, siedono vicino, ma non hanno la capacità di accorgersene, e del resto non si cercherebbero neanche se sapessero l’uno dell’altro. In verità ognuno di loro sa di appartenere allo stesso mondo, ma rimandano l’incontro al tempo dell’uscita dalla biblioteca, se mai quel tempo verrà, se mai qualcuno di loro rinuncerà al prossimo libro. Ed anche se ciò accadesse – ma non è previsto- scambiandosi impressioni sui testi letti, resterebbero incuriositi e si troverebbero nuovamente nel luogo ove si trova l’immensa raccolta di libri per cercare l’opera non letta.
Non è esatto che nella biblioteca non vi sono scaffali, perché essa è continuamente e ovunque come il lettore desidera: vi sono esseri umani che si dedicano all’attività della lettura in modo ordinato, disponendo questo esercizio in modo sistematico, ad esempio leggendo tutte le opere di un autore secondo la cronologia di scrittura oppure dedicandosi di volta in volta ad un’epoca storica o ad un genere particolare quale il romanzo di viaggio o i poemi cavallereschi o i racconti brevi. Essi possono aggirarsi nell’infinito labirinto di scaffali colmi di volumi posti secondo l’ impianto desiderato.
Vi sono anche fogli singoli o raccolte di essi: sono le pagine che ogni lettore ha più amato nella sua vita o storie brevissime come questa. Ed io spero che anche questo foglio giunga ad aumentare la biblioteca parallela.
Naturalmente non vi sono soltanto volumi stampati, ma anche manoscritti incisi dai pazienti amanuensi in ogni parte del mondo. Nella biblioteca non esistono proibizioni, al contrario vi sono tutti i libri vietati dagli ottusi poteri alternatisi nelle vicende umane. Ogni romanzo, ogni trattato, ogni poesia si può trovare in ogni linguaggio, anche se qui ognuno conosce tutti gli idiomi del mondo, ma vi è anche una credenza che teorizza che i libri siano scritti in una sola lingua, la prima unica lingua parlata dai primi uomini in ogni parte della terra.
La meraviglia non si esaurisce soltanto in questa capacità di aumentare a dismisura i testi, ma ve n’è un’altra più sorprendente: vi sono opere del tutto particolari, perché non solo i lettori hanno vagheggiato evoluzioni differenti per i personaggi, ma questi ultimi stessi non sono stati, a volte, soddisfatti del destino loro assegnato. Nella biblioteca parallela si trovano i testi con i mutamenti bramati dalle figure pensate dagli scrittori.
Come l’unica musica è il fruscio delle pagine, non esistono quadri e le uniche forme raffigurate sono le illustrazioni sui libri o le preziose miniature sui volumi incisi dagli amanuensi, giacché questo non-luogo meraviglioso è dedicato soltanto alla scrittura e al suo mistero. La musica è l’arte suprema, ma essa è pur sempre la riproduzione di suoni esistenti e quindi è insita nell’udito; la pittura è, a ben considerare, la copia di tutto quello che i nostri occhi vedono, ma la scrittura è un evento inspiegabile, è un segreto custodito in qualche foglio tra gli infiniti nella biblioteca parallela, un segreto che sconfigge il nemico più feroce della vita, la dimenticanza…