Dalla migliore conoscenza dell'ambiente circostante maggiori opportunità per l'inserimento nel mondo del lavoro

La Scuola al servizio del territorio
Studio del Liceo Artistico A.G.Bragaglia di Frosinone su un "pavimento cosmatesco"

di Dario Fiore

L'idea di una scuola più attenta al territorio circostante, capace di accrescerne la conoscenza e di creare le premesse per una sua maggiore valorizzazione, è sicuramente tra quelle da seguire con grande interesse.
Partendo da questa idea, sancita anche dal Progetto Educativo d'Istituto, il Liceo Artistico "A. G. Bragaglia" di Frosinone, nell'ambito della disciplina "Tecniche della conoscenza, catalogazione e conservazione dei beni culturali", ha avviato lo scorso anno scolastico uno studio riguardante il pavimento posto all'interno della Cripta del Duomo di Anagni, poi sfociato nella realizzazione di un ipertesto.
L'ipotesi di dedicarsi allo studio di questo bene culturale è scaturita in primo luogo dall'imminente ricorrenza del Giubileo, evento che per l'intera Cristianità rappresenterà oltre che il passaggio da un millennio all'altro, anche il settecentesimo anniversario della sua istituzione. Circostanza questa particolarmente importante per Anagni visto che il 1° Giubileo venne indetto nell'anno 1300 ad opera del Pontefice Bonifacio VIII, nato nella cittadina ciociara nel 1235.
Bisogna poi considerare che negli ultimi tempi si è parlato molto della Cattedrale di Anagni per un importante lavoro di restauro sugli affreschi presenti nella cripta : una serie di opere di notevole importanza, che hanno fatto meritare alla Cripta la denominazione di "Cappella Sistina del Medio Evo". Proprio di questo restauro, diretto dal Prof. Bianchi dell'Istituto Centrale del Restauro di Roma, si è parlato in una serie di conferenze seguite in loco dagli studenti del Liceo Artistico di Frosinone e da esse, oltre a crescere l'interesse per la Cattedrale, è anche scaturita "la scoperta" che il pavimento della Cripta non era stato ancora rilevato e studiato in maniera organica.

E' stato quindi questo il momento d'inizio per un'entusiasmante esperienza che ha visto coinvolti gli studenti in una serie di lezioni in loco sulle metodologie storico-critiche e di rilievo. Ad una fase di analisi geometrica è seguita una vera e propria fase operativa di rilievo, con acquisizione del metodo del "frottage", ovvero di una tecnica consistente nello strofinare, per riportare su carta, tramite ricalco a matita, le tarsie marmoree. Sono scaturiti studi in classe dei motivi geometrici presenti nel pavimento e quindi l'analisi delle tessere, dei materiali impiegati e delle tecniche di posa. Particolare attenzione è stata posta alle tarsie marmoree, un genere di decorazione usata fin dall'antichità, diversa dal mosaico, con pezzi che hanno forma più varia, di maggiori dimensioni e formanti superfici più compatte.
Grazie alla presenza di alcune epigrafi all'interno della Cattedrale, è stato possibile apprendere che Cosma, insieme con i figli Luca e Jacopo, nell'arco di quattro anni, dal 1227 al 1231, realizzò in Anagni, tra le altre cose, i pavimenti della Cattedrale e quello in esame. Nel complesso la ricerca ha permesso di individuare gli elementi strutturali e decorativi del pavimento della Cripta, grazie ai quali poter tracciare dei paralleli con altri pavimenti delle chiese di Roma e quindi individuare un gruppo della "bottega Cosma". Inoltre, interessanti paralleli sono stati stabiliti con beni culturali presenti in altre realtà locali come ad esempio in Ferentino dove nel pavimento del Duomo sono riscontrabili firme di Cosma e figli, segno evidente di un mestiere tramandato tra diverse generazioni. Proprio i pavimenti di Anagni e Ferentino contribuiscono quindi a delineare la fisionomia propria e per certi tratti inconfondibile di una bottega, la cui attività, secondo la critica, va dalla fine del XII sec. alla metà del XIII.
La conferma che si sia trattato di un'esperienza entusiasmante arriva anche dalla Professoressa Floriana Sacchetti, facente parte dell'équipe che ha coordinato i lavori.
"Dallo studio - ha affermato la professoressa - è risultato un calcolato equilibrio dei rapporti cromatici del bianco, del verde, del rosso e delle combinazioni geometriche. Cosma tesse un fondo omogeneo ove annodare con chiara evidenza, fasce di marmo bianco alternate a preziose decorazioni. Insomma abbiamo potuto individuare, da un punto di vista stilistico, l'idea di un recupero dell'equilibrio compositivo dell'arte classica, tanto da spingerci a parlare di una concezione proto-umanistica nell'arte cosmatesca".

Conclusa la ricerca, i risultati sono stati ufficialmente presentati lo scorso 29 e 30 marzo, nell'ambito di un importante convegno organizzato dal Liceo Artistico di Frosinone dal titolo "Opificia - Il lavoro e la Memoria", incentrato sui problemi della tutela dei beni culturali nella provincia di Frosinone, svoltosi nel Salone di Rappresentanza dell'Amministrazione provinciale di Frosinone. Ne sono state fatti pubblici apprezzamenti da diversi illustri studiosi intervenuti alla manifestazione tra i quali il prof. Bianchi dell'Istituto Centrale del Restauro di Roma e il prof. Coarelli dell'Università di Perugia.
Come dicevamo all'inizio, il materiale raccolto nel corso della ricerca è stato organizzato in un ipertesto dal Professor Antonio Martino, di cui è presente una versione dimostrativa sul Web (http://www.fr.flashnet.it/alinet/tonino/territor/territor.htm). "Come dice Umberto Eco - ha affermato il docente - gli ipertesti rendono obsoleti manuali ed enciclopedie in quanto consentono l'accesso non lineare all'informazione, ed il vero e proprio miracolo è rappresentato dai riferimenti incrociati. La realizzazione di questo ipertesto ha permesso di dare un'impostazione più brillante dell'intero materiale raccolto e consente ai ragazzi di intervenire in maniera interattiva".
In conclusione possiamo dire che la strada delineata da questa esperienza sembra essere decisamente interessante. La scuola può realizzare ricerca sul territorio alla "scoperta" di informazioni utili all'intera collettività. Tutto anche a vantaggio degli studenti, che da una migliore conoscenza di ciò che li circonda possono trarre migliori riferimenti per l'inserimento successivo nel mondo del lavoro.