La LOGSE č una buona riforma, ha solo bisogno di tempo

Intervista a Luis Balbuena

Luis Balbuena abita in La Laguna, città dell'isola di Tenerife, antica capitale delle Canarie e sede della più antica università delle Isole. E' stato Consejero de Educación del Governo delle Canarie dal 1983 fino al 1987.
Prima di essere Consejero de Educacion, è stato "Director Provincial de Educacion" della provincia di Tenerife (come il Provveditore agli studi in Italia). Questo accadeva prima che le Canarie avessero le competenze nell'Educazione. Prima e dopo queste cariche, ed attualmente, è professore di matematica presso un liceo di Tenerife.
Ha fondato la "Sociedad Canaria de Profesores de Matematicas Isaac Newton", movimento per il rinnovamento della didattica della matematica, forse uno dei più antichi della Spagna. E' stato Segretario Generale della Federazione Spagnola di Società di Professori di Matematica.
E' una delle persone più rappresentative dei movimenti di rinnovamento pedagogico di tutta la Spagna.
Luis Balbuena ha ricevuto dal Governo Spagnolo quest'anno la "Encomienda de Alfonso X El Sabio", la più alta onorificenza che può essere data a un professore in Spagna. Il Governo Francese lo ha nominato "Chevalier de les Palmes Academiques".

1) In Italia si discute molto di riforme per dare maggior potere alle regioni, provincie e comuni. Che poteri hanno in materia scolastica le Autonomie spagnole?
Esistono due tipi di competenze:
In primo luogo ci sono le competenze dello Stato esercitate dal Ministero del Governo Centrale. Si tratta di garantire l'eguale trattamento dei cittadini davanti al diritto all'educazione; per esempio le proposte di leggi che regolano la scuola in tutto lo stato, il coordinamento dell'ispettorato centrale di tutto il sistema scolastico, i criteri generali e l'assegnazione delle borse di studio, ecc..
In secondo luogo ci sono le Comunità Autonome (CC.AA.) che hanno piena competenza in materia di educazione e sono : Catalogna, Paesi Baschi, Galizia, Andalusia, Comunità Valenziane, Canarie e Navarra. Queste Autonomie possono organizzare e realizzare gli insegnamenti completando i curricoli minimi dello stato centrale per tutti il territorio dell'Autonomia. Compete loro anche : la istituzione e la soppressione dei Centri Docenti (scuole e licei) ; l'organizzazione delle risorse umane e materiali ; la selezione degli insegnanti della scuola pubblica, la loro formazione permanente e il pagamento degli stipendi che proprio per questo non risultano necessariamente uguali in tutta la Spagna. Il Governo dell'Autonomia può proporre al proprio Parlamento leggi che regolano diversi aspetti dell'educazione. Per esempio, nell'Autonomia delle Canarie è stata presentata una legge che regolerà l'Educazione agli Adulti.
Ci sono infine dieci Autonomie che non hanno piena competenze in materia scolastica, in questo caso tutto è regolato dal Governo Centrale Spagnolo. Talvolta esistono differenze tra un'Autonomia e un'altra quando si vanno ad organizzare dei servizi specifici; ci sono, per esempio, modi diversi per organizzare la formazione degli insegnanti. In alcune Autonomie, e nel territorio sotto diretta responsabilità del Governo Centrale, la formazione viene fatta nei Centri degli Insegnanti (CEPs), mentre in altre Autonomie questa viene fatta nelle Università; inoltre, ci sono differenze tra i vari CEPs nelle competenze e nelle strutture organizzative.

2) La LOGSE ha aumentato la possibilità delle autonomie di decidere sulla scuola?
La Costituzione democratica del 1978 strutturò la nazione in 17 Comunità Autonome. La Costituzione, nell'articolo 27, che si riferisce all'educazione, prevede la distribuzione dei poteri in materia scolastica, ma solo ora questo si sta realizzando e in particolar modo attraverso 3 leggi:

  • la Legge di Riforma dell'Università (LRU)
  • la Legge Organica del Diritto all'Educazione (LODE). Questa sancisce il diritto all'educazione della società. Sancisce l'esistenza di 3 tipi di scuole : la pubblica, la privata che riceve finanziamenti dallo stato, la privata che non riceve alcun finanziamento pubblico, ma comunque soggetta alla legge generale degli ordinamenti scolastici. Nelle unità scolastiche pubbliche la legge prevede il Consiglio Scolastico formato da rappresentanti dei genitori, degli insegnanti, degli studenti e di altri ( per esempio del Comune). Compiti del Consiglio sono : tenere il bilancio, eleggere il Preside, emanare il regolamento interno della scuola, decidere le azioni disciplinari contro gli studenti, ecc.. Insomma il Consiglio è il massimo organo di governo dell'Unità Scolastica.
  • la Legge Organica dell'Ordinamento Generale del Sistema Educativo (LOGSE). Questa legge regola tutta la struttura scolastica, esclusa l'Università, di tutta la Spagna.
Queste due ultime leggi hanno permesso alle Comunità Autonome di sviluppare norme per l'organizzazione diretta delle scuole. I Consigli Scolastici previsti dalla LODE non hanno gli stessi poteri e composizione in tutte le Autonomie.

3) Ho letto su internet la LOGSE alle Canarie. Quali sono le scelte fatte da voi rispetto a:

  1. il calendario di applicazione della LOGSE (è rimasto uguale o avete dei tempi diversi di applicazione?).
  2. le vostre aggiunte al curricolo minimo e rispetto alle materie optatives per la ESO?
Non ci sono grandi differenze nella realizzazione delle tappe della LOGSE tra le varie Autonomie.
Ci sono delle differenze di natura diversa, ma sostanzialmente procede in modo uniforme in tutta la Spagna.
Le varie Autonomie hanno adattato il Decreto dei Curricoli Minimi alle loro peculiarità, agendo in modo percepibile su discipline come storia, geografia, ecc.; è ovvio che la matematica cambia poco tra un'Autonomia e l'altra.
Un'altra differenza è nella predisposizione della lista delle materie facoltative.
Ogni scuola sceglie da questa lista le materie in base al proprio progetto educativo, alla realtà in cui è inserita e alle caratteristiche di formazione dei propri insegnanti.

4) La LOGSE prevede una serie di servizi di supporto. Tali servizi sono competenze delle autonomie?
In ogni caso, in tutta la Spagna, oppure nelle Canarie, l'organizzazione dei servizi di supporto quali i CEPS, i centri di formazione permanente per gli adulti, i centri di orientamento, sono già in funzione ? E sono adeguati alla domanda?
I CEPs non sono stati creati esclusivamente per la LOGSE. In alcune autonomie, come le Canarie, che hanno scelto questo sistema per la formazione permanente degli insegnanti , i Centri funzionano relativamente bene. Per ogni disciplina sono impegnati insegnanti della primarie e della secondaria selezionati con concorsi per meriti. Questi insegnanti organizzano corsi di formazione, gruppi di lavoro e sostengono gli insegnanti delle scuole che si appoggiano al CEP. Non è ancora possibile valutare la funzione dei CEPs.
Nelle Canarie la formazione permanente degli adulti ha avuto, negli ultimi anni, un'attenzione senza precedenti, sia per lo sviluppo del numero di Centri che per l'impegno di risorse umane e materiali. Come dicevo prima, si sta approvando una legge specifica che regolerà la Formazione Permanente degli Adulti nella mia Autonomia.

5) Ho letto un'intervista a J.M. Perez, professore di storia e direttore del Clara Campoamor de Mostoles (Madrid), il quale maledice la riforma perché sta creando una generazione di ignoranti e analfabeti, poiché crea difficoltà:
  • alle zone rurali rispetto alla città;
  • alle zone povere rispetto alle ricche;
  • ai centri indipendenti rispetto ai centri ubbidienti;
  • agli insegnanti che hanno attività rispetto a quelli che fanno cursillos (attività integrative, sostegno, ecc..);
  • agli alunni che si impegnano rispetto a quelli che non studiano;
  • all'insegnamento pubblico rispetto a quello privato;
Infine egli afferma che la LOGSE è il trionfo della mediocrità.
L'unica cosa buona è l'aumento a 16 anni dell'obbligo. Lei cosa pensa? Stanno proprio così le cose? E' così disastrosa la riforma?
Non credo che i tempi siano maturi per lanciarsi in affermazioni tanto categoriche. La LOGSE cambierà così tanti aspetti della Scuola della Spagna, che ci vorrà molto tempo per vederne gli effetti. Si tratta di una riforma che cerca di cambiare la sostanza piuttosto che la forma del sistema scolastico e questo sicuramente creerà problemi, sia per le Autorità che per gli insegnanti, e solo col tempo si potranno fare analisi e trovare soluzioni.

6) In Italia molti affermano che la qualità scolastica è scadente perché c'è poca selezione, poca severità nel giudizio, si promuove troppo facilmente. Dicono che, se gli insegnanti bocciassero di piu', la scuola migliorerebbe. Si pensa così anche in Spagna? In Spagna non ci sono mai stati esami alla fine di un livello scolastico, oppure è la LOGSE che ha eliminato gli esami? E' questa una delle critiche che si fanno alla LOGSE?
Una critica che si fa all'attuale sistema educativo, quello che la LOGSE sta gradualmente sostituendo, è che esso "boccia" troppo. Uno degli argomenti per promuovere l'attuale riforma è stato proprio quello dei risultati negativi (selezione, abbandoni, dispersione) della legge del 1970, la Ley General de Education. Questa legge già aveva abolito le prove per passare da un livello scolastico all'altro, pertanto attualmente non esiste che una prova di esame selettivo ed è quella per accedere all'Università dopo la scuola superiore. La LOGSE non ha cambiato questa situazione. Proprio in questi giorni l'attuale Ministro dell'educazione ha dichiarato che vuole modificare la prova sostituendola con due esami separati, il primo per il superamento della scuola superiore (diventerà Bachillerato e Formazione Professionale), il secondo per l'accesso all'Università.
Non so come reagiranno gli studenti a questa proposta.

7) Sicuramente ci sono stati problemi per gli insegnanti: aggiornamento, insegnamenti che si riducono o scompaiono, altri completamente nuovi.... Come procede la formazione? Come si garantiscono gli insegnanti che vedono il proprio vecchio lavoro scomparire? La formazione per la riconversione degli insegnanti è soddisfacente? C'erano e ci saranno laureati a sufficienza per dare i nuovi insegnamenti previsti dal Bachillerato?
L'aggiornamento degli insegnanti, perché fossero in grado di applicare la riforma, si è andato realizzando attraverso varie a tappe, a partire da quella per convincere gli insegnanti della necessità della riforma, ai corsi per formare i formatori, fino ai corsi di aggiornamento teorico-pratici. I corsi sono stati realizzati dal MEC (Ministero dell'Educazione e Cultura) e dalle Comunità Autonome. Attualmente, col cambio del ministro dopo le ultime elezioni, la formazione permanente degli insegnanti si trova in una situazione di attesa, in quanto la nuova amministrazione propende per la scelta di farla ruotare maggiormente intorno alle Università. Una critica che si potrebbe fare riguarda proprio il fatto che in qualche caso la formazione degli insegnanti non è stata all'altezza, in quanto non è stata predisposta con tutti i mezzi necessari per garantirne la qualità.

8) Il coinvolgimento degli insegnanti, delle famiglie e degli studenti nella riforma. Ho letto che c'è stato uno scarso coinvolgimento dei soggetti scolastici nel processo di riforma e che questo è causa di cattivo funzionamento. E' così?
Sono previsti organismi elettivi dove gli studenti e le famiglie sono chiamate a decidere insieme al mondo accademico delle scelte per la scuola?
Come ho detto, la LODE (Legge organica per diritto all'educazione) ha creato i Consigli Scolastici, organi che hanno la massima responsabilità sulle decisioni, persino sul Progetto Educativo della Scuola, nonostante la decisione dell'approvazione del progetto curricolare spetti al Collegio dei docenti. In alcune Autonomie esiste un Consiglio Scolastico della Comunità Autonoma, come pure esiste un Consiglio Scolastico di Stato con rappresentanti di tutti gli enti implicati nella formazione. Quest'ultimo organo viene consultato su tutti i provvedimenti che riguardano la scuola prima che essi vengano sottoposti all'approvazione del Parlamento e/o del Governo.
Debbo ricordare che la LOGSE nacque nel 1990, ma già dal 1983 fu iniziata la sua elaborazione con un'intensa partecipazione degli insegnanti e di tutta la comunità educativa, genitori, studenti, istituzioni sociali. Coloro che parteciparono, in qualità di tecnici, alla elaborazione della riforma nella gran maggioranza furono insegnanti in servizio che, per questo compito, lasciarono l'insegnamento in classe. Il processo elaborativo fu però così lungo che questi insegnanti persero il contatto con la realtà del lavoro in classe e arrivarono a decisioni che i loro colleghi giudicano poco realizzabili.
Infine voglio sottolineare, come aspetto positivo, secondo il mio punto di vista, il fatto che i curricoli della LOGSE sono aperti e perciò possono essere sempre adattati alla realtà che cambia.

9) Entro quanto tempo si possono misurare non in modo ideologico, ma con obiettività e ragionevolezza, i risultati della riforma? E' già possibile tracciare un primo bilancio?
E' prematuro tracciare bilanci. Finora sono stati realizzati solo il settore primario e il primo anno della ESO. La primaria è sicuramente la fascia scolastica meno rinnovata dal punto di vista strutturale, sono cambiati solo i contenuti e il come si deve insegnare. Per avere la piena attuazione della LOGSE si deve aspettare il 2000, solo dopo si può pensare a tracciare bilanci.
La riforma, in ogni caso, va a modificare il tradizionale modo di insegnare per dare al cittadino una formazione integrale. Non più una mera trasmissione di contenuti ma far acquisire allo studente la capacità di convivere con gli altri, di integrarsi nella società, di essere solidale, ecc..