Sperimentazione SIRIO, come fare?

di Gastone Demaldè

Presentato dal Ministero nel dicembre del 1995, il progetto SIRIO è stato adottato immediatamente da molte scuole serali. ( 1 )

Si tratta di una sperimentazione assistita che rivoluziona la struttura dei tradizionali corsi serali e che probabilmente contiene molti concetti che verranno adottati nell'ormai prossima (?) riforma delle scuole medie superiori.

Della sperimentazione SIRIO si parla già in un altro articolo di questa rivista, quindi non mi dilungherò. Il testo introduttivo del progetto, unica documentazione distribuita dal Ministero, si può trovare nel seguente indirizzo: http://www.fis.unipr.it./HP_Parma/scuola/itis_pr/sirio.htm.

Dopo avere letto le caratteristiche della sperimentazione, non si può fare a meno di rimanere piacevolmente colpiti dalla lungimiranza dei pensieri esposti. Il testo contiene dei concetti veramente buoni!

Problemi associati all'adozione di SIRIO

È un vero peccato che il Ministero si sia limitato ad elencare alcune idee senza poi spiegare ( 2 ) alle varie scuole come fare ad attuarle.

L'adozione di SIRIO fa nascere dei problemi difficilmente risolvibili con l'attuale organizzazione scolastica. Spero che in futuro vengano definite opportune norme che possano permettere alle scuole di chiarire le modalità di applicazione delle direttive del progetto.

Riporto qui di seguito alcuni dei principali problemi che si incontrano:

A. Flessibilità e modularità (testo originale del ministero)

A.1. Orario delle lezioni
Stato attuale
Nel triennio i corsi serali tradizionali sono di 30 ore settimanali suddivise su 6 giorni, 5 sere più il sabato pomeriggio. Gli orari sono formati da 5 ore di 50 minuti. Le lezioni cominciano alle 18.50 e terminano alle 23.10.

Proposta del ministero
Nella sperimentazione SIRIO il ministero suggerisce alle scuole di suddividere le ore su 5 giorni lasciando libero il sabato per poter riposare, studiare oppure venire a scuola per approfondimenti o corsi di recupero fino ad un massimo di 5 ore settimanali.
L'idea è buona, in quanto permette di trovare uno spazio orario per il recupero delle carenze che gli allievi possono avere.

Problemi tecnici nei trienni
Distribuire le lezioni su 5 giorni si può fare tranquillamente con le 25 ore del biennio. I problemi nascono con il triennio. Negli ITIS sono previste 29 ore alla settimana!
Tenendo conto che la maggior parte dell'utenza dei corsi serali è formata da lavoratori studenti che fanno fatica ad arrivare a scuola entro le 19, basta poco per capire che ci sono delle incongruenze fra le idee esposte e la realtà dei fatti.
Proporre di andare a scuola fino alle 24 non è possibile per ovvi motivi. Provate a mettervi nei panni di un lavoratore studente. Otto ore di lavoro e poi 6 ore (scolastiche) filate di lezione fino a mezzanotte!
Per poter disporre le lezioni su 5 giorni, occorre ridurre la durata delle ore al di sotto dei 50 minuti ! (Diverse scuole di Milano adottano la riduzione a 45 minuti già da anni).
Quando ho provato a proporre una cosa di questo genere nella mia scuola, ho incontrato ovviamente delle opposizioni ( 3 ) (già le ore di 50 minuti vengono viste male da molti insegnanti).
Una presa di posizione precisa del Ministero potrebbe permettere a molte scuole di attuare un orario su 5 giorni senza provocare troppe tensioni all'interno del corpo docente.

A.2. Moduli intensivi
Nel testo del ministero viene suggerito agli istituti di fare dei corsi intensivi alternati a moduli di recupero. Questo vuol dire aumentare in un certo periodo le ore associate ad una o più materie riducendo di conseguenza le ore di altre discipline.
In pratica il monte ore annuale associato ad un determinato corso può non essere diviso in parti eque sulle varie settimane. Ad esempio si può decidere di concentrare ( 4 ) una materia in quattro mesi invece che su tutto l'anno scolastico.
Le conseguenze di una tale organizzazione dei corsi sono facili da immaginare. Un docente potrebbe insegnare per 36 ore in una settimana e poi nulla in un'altra!
È evidente che occorre riscrivere le norme che regolano gli orari di insegnamento. In questo caso il ministero lancia un'idea che poi nella pratica risulta non essere realizzabile.

B. Crediti e debiti (testo originale del ministero)

Spero che abbiate letto con attenzione il testo originale. Con questo breve paragrafo, il ministero ha semplicemente eliminato il concetto di classe!
La promozione non avviene più per classe, ma per materia (come accade nelle università).
Dopo alcuni anni di applicazione del concetto di "crediti e debiti" si possono facilmente immaginare le conseguenze: ci potranno essere alcuni corsi affollati, che avranno quindi bisogno di più insegnanti, ed altri quasi deserti.
È evidente che la gestione attuale del personale scolastico, basata sul numero di classi, risulta essere inadeguata.

Note

(1) - Nella mia scuola il decreto che annunciava l'ok del Ministero per la sperimentazione SIRIO è arrivato alla fine del mese di Settembre!.

(2) - Proporre ottime idee per poi lasciare che le scuole si arrangino da sole sembra sia una caratteristica di tutti i progetti ministeriali di questi ultimi anni. Mi tornano in mente i programmi degli istituti tecnici industriali del 1994. Tra le righe, in mezzo ad altre decine di fogli, erano state infilate un paio di pagine dedicate all'area progetto ... una piccola riforma fatta senza nessun avvertimento. Solo dopo un paio di anni (1996) hanno cominciato, lentamente, a diffondersi i corsi di aggiornamento su tale argomento.

(3) - Per quanti restano scandalizzati nel sentire la proposta di portare le ore a 45 minuti posso solo ricordare che la capacità di attenzione di un determinato individuo è limitata. Per avere una idea dei limiti della capacità di attenzione umana, suggerisco di provare a misurare per quanto tempo gli insegnanti (in media) riescono a stare concentrati durante i collegi docenti oppure durante i corsi di aggiornamento ... e stiamo parlando di persone con un certo livello culturale. Un discorso diverso va fatto per le ore di laboratorio. Quando ci si mette a lavorare attorno ad un progetto le ore non sono mai sufficienti.

(4) - In questi anni, negli istituti tecnici sono andati (o stanno andando) in ordinamento nuovi programmi ministeriali che sostituiscono le corrispondenti sperimentazioni assistite.
Uno dei problemi più grossi che si incontrano con i nuovi ordinamenti è l'aumento delle discipline con un conseguente calo di ore associate a ciascun insegnamento. Nei consigli di classe il numero di insegnanti si sta avvicinando a quello degli alunni!
Sia i docenti che gli studenti si trovano in difficoltà a causa del notevole spezzettamento del lavoro. Per gli studenti diventa poi molto difficile riuscire a preparare le numerose verifiche che molte volte si trovano concentrate in pochi giorni.
La realizzazione di corsi intensivi potrebbe riuscire a risolvere tali problemi.