Pierangelo Belotti |
Ho 50 anni. Quando ne avevo 20, dopo la maturita', ho trovato un buon posto
alla Olivetti SpA (non c'erano i PC, allora...)
Mentre lavoravo, mi sono laureato in economia e commercio, e pensavo, all'inizio, di fare, da grande, il dirigente. Poi ho capito che non ero tagliato per accoltellare alle spalle i colleghi per fare carriera. Insegnare mi piaceva e mi piace ancora adesso, anche se sopporto sempre meno i "colleghi" con il doppio lavoro, le mamme di professione, quelli che parlano tanto di didattica e fanno di tutto per non andare in classe. Dunque ho una formazione tecnico-scientifica, insegno da 20 anni economia e organizzazione aziendale, mi occupo di informatica da almeno 15 anni, ho scritto anche del "software didattico" (errori di gioventu') e da qualche anno anche di applicazioni telematiche. Il lavoro con strumenti telematici mi sta portando inesorabilmente a considerare che e' necessario coniugare sempre di piu' un metodo rigoroso nell'affrontare, elaborare e (cercare di, tentare di) risolvere problemi tecnici e organizzativi con la capacita' di comprendere il fenomeno della comunicazione e dell'informazione. In rete, nei dibattiti, tra colleghi sento parlare di: ... utilizzo didattico delle nuove tecnologie (dell'informazione) ... Io non credo che esista un "utilizzo" didattico da contrapporre o affiancare ad altri tipi di utilizzo (quali poi?) Forse sarebbe meglio parlare di: ... utilizzo delle nuove tecnologie (dell'informazione) ... ma, prima di tutto, il problema e': ... utilizzo delle informazioni ... Cioe' comunicare. Ma non e' facile. Pierangelo Belotti E-mail: pierangelo.b@iol.it E-mail scuola: vittor@arpnet.it E-mail compuserve: 101445,2445 |