Il valzer dei siti

A cura di Eleonora Pantò

Le competenze sull’uso della rete sono già diffuse fra molti docenti che in questi anni, hanno investito risorse ed entusiasmi propri per costruirsele, ben prima che arrivassero gli investimenti ministeriali: nella Internet italiana sono già moltissimi i siti creati dalle scuole o per le scuole. Un docente che debba realizzare un progetto per l'introduzione della telematica nella scuola, probabilmente si trova di fronte ad una serie di domande di ordine tecnico, ma dovrà anche avere le risposte a cosa debba contenere e quale scopo debba avere. Immaginiamo che per rispondere il docente, cerchi queste informazioni attraverso contatti con altri colleghi e dia un'occhiata in giro per vedere cosa è già stato realizzato da altri. Ma quali sono gli elementi qualificanti di esperienze di utilizzo della rete a fini didattici? La necessità di strumenti di orientamento, di analisi critica e di luoghi di confronto emerge dai dibattiti in rete e non, fra tutti coloro che si occupano di queste tematiche.

Qualche mese fa con alcuni docenti di Torino, in particolare con Giorgio Tartara e Rodolfo Marchisio, è stata fatta una riflessione sul tema della valutazione dei siti didattici che vorrei riproporre ai lettori di Tracciati .

Il web testimonia, in modo non sempre fedele, l'uso che si fa della rete a scuola: qualche volta sembra essere autoreferenziale (es. a scuola si usa Internet per fare il web della scuola) e costituisce il banco di prova per nuove forme di comunicazione e nuovi linguaggi.

Il grande vantaggio delle pagine web, rispetto ai precedenti strumenti di network information retrieval, quali ad esempio i gopher, è l'utilizzo di interfacce che consentono un accesso ipertestuale all'informazione.

I web sono ipertesti distribuiti in rete: nodi informativi (risorse?) collegati fra loro secondo strutture non lineari che non risiedono necessariamente sullo stesso computer e non sono opera dello stesso autore.

Su come valutare un ipertesto la discussione è aperta: struttura, navigabilità, amichevolezza, coerenza sono alcuni degli aspetti che vengono più spesso presi in esame; se l’ipertesto ha finalità didattiche altri fattori devono essere presi in esame, infatti la struttura dialogica dell’ipertesto sposta sul lettore - studente una parte della responsabilità del processo di apprendimento.

Un elemento che consideriamo qualificante degli ipertesti distribuiti e aperti è la possibilità di instaurare un dialogo fra autori e lettori. Ciò avverrà tanto più facilmente, tanto maggiore sarà l'attenzione rivolta a favorire la comunicazione con il maggior numero possibile di interlocutori utilizzando tutti i possibili accorgimenti (presenza di più lingue, di uno spazio per i commenti, di versioni adeguate ai diversi equipaggiamenti tecnologici dei visitatori).

Utilizzare la telematica a scuola non significa esclusivamente produrre un sito web: valutare un progetto di didattica in rete significa prendere in considerazione altri aspetti, non necessariamente evidenziati nelle pagine presenti sulla rete. Quali sono le motivazioni che hanno spinto una scuola ad investire in Internet? I ritorni sono stati soddisfacenti? Quali sono le cose che un insegnante vorrebbe trovare in rete? Noi per ora ci limitiamo a proporre uno schema per la valutazione di siti con finalità didattiche e facciamo qui una proposta di collaborazione ai lettori, per avviare una discussione sui criteri di seguito espressi.

Abbiamo messo in comune le nostre conoscenze e incrociato criteri diversi: valutazioni delle fonti informative, analisi di ipertesti (non su web), concorsi in rete per le scuole, uso di Internet a scuola. Ecco alcuni degli schemi utilizzati come partenza per la discussione.

Criteri di valutazione di una fonte informativa

Accuratezza delle risorse

Autorità delle fonti

Oggettività delle risorse

Data di creazione à stabilità della risorsa

Copertura informativa del documento

Criteri utilizzati del Concorso Thinkquest 97

Collaborazione

Valore educativo

Ampiezza d’uso

Qualità

Criteri utilizzati del Concorso

EGO-CREA 97

Contenuti:

Valore culturale, Grado di coinvolgimento dei partecipanti, Interattività

Didattica:

Strategia Educativa, Innovazione Didattica

Presentazione:

Grafica, Aggiornamento/crescita incrementale

Rapporto con la vita scolastica:

Servizio, Comunicazione, Integrazione

L'elaborazione di questi criteri e altri già utilizzati (ad esempio per l'analisi degli ipertesti prodotta da Marchisio e Albertini), in qualche caso riadattandoli, in altri introducendoli ex-novo, ha prodotto la scheda che si propone in seguito per l’identificazione e la valutazione di prodotti e servizi online. La scheda è il frutto di successive semplificazioni delle caratteristiche che si ritiene debbano essere prese in esame. La prima parte è una raccolta di informazioni di carattere identificativo, mentre la seconda propone cinque domande, così sintetizzate: a cosa serve, cosa contiene, come è fatto, come si usa, quanto è usato. Per ogni singola domanda è presente il dettaglio delle voci prese in esame. La valutazione può essere effettuata utilizzando una scala di cinque valori (oppure solo tre, da cui il "valzer dei siti") senza nessuna pretesa di effettuare "graduatorie", ma unicamente per offrire un contributo all'individuazione di parametri "di qualità" dei progetti che utilizzano le reti telematiche nella didattica.

Identificazione del progetto/sito preso in esame:

 

 Nome:

 URL:

 Lingue utilizzate

 Ente/i promotori/proprietari:

 Riferimenti:

 Chi:

Tipologia:

Area di interesse:

 Data:

Valutazione qualitativa del sito preso in esame:

Esempio di descrizione

Voto

A cosa serve

(valore educativo e proposte didattiche )

Da visibilità alle iniziative delle scuole in rete e contribuisce alla diffusione dell'uso di Internet nella scuola

Offre un servizio di costruzione di itinerari didattici in rete

Cosa contiene

(valore culturale, innovazione didattiche, qualità dei materiali sulla scuola, elaborazione sull'impiego dell'informatica a scuola, intrattenimento, presenza link ad altri siti)

Contiene molto materiale utile per l'orientamento all'uso delle risorse in rete

Il sito non presenta particolare interesse sul piano dell'innovazione didattica

E' presente una raccolta di materiali utili agli insegnanti di materie economico-aziendali

Non è presente materiale sull'impiego delle tecnologie dell'informarzione nella scuola

Il sito non utilizza accorgimenti grafici o di altro tipo per presentarsi in modo accattivante

I link esterni presenti sul sito sono bene organizzati ma poco aggiornati

Com’è fatto

(accuratezza dell'informazione e delle fonti, aggiornamento, stabilità, approfondimento, affidabilità tecnica)

Le informazioni sono accurate

Le fonti utilizzate non sono dichiarate.

Attivo da due anni ma non aggiornato da un anno

La struttura è chiara ma i contenuti non sono approfonditi

Può essere utilizzato con diversi browser: non richiede prerequisiti particolari

Come si usa

(grafica, linguaggio adeguato all'utente, uso di linguaggi diversi, aggiornamento incrementale, accessibilità)

Si presenta chiaro e di facile lettura ma la grafica non è attraente

Il linguaggio è adeguato all'utenza cui si riferisce

Le immagini non sono utilizzate con scopi particolari

Il sito non è aggiornato e non permette al visitatore di contribuire alla crescita

Il collegamento è abbastanza agevole

Quanto è usato

(Dati sulla quantità e sulla tipologia degli accessi, strumenti di feedback)

Non ci sono dati sul numero degli accessi e sulla tipologia, né sono presenti commenti ,

In questo esempio, era stato preso in esame il sito di una casa editrice scolastica: rinnoviamo l'invito a farci pervenire i vostri commenti.

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Rodolfo Marchisio ha scritto insieme a Giancarlo Albertini "Punta e clicca" per La Nuova Italia, oltre a curare la rubrica di dialogo formativo e divulgazione su http://www.srd.it/onlynx con. Altri contributi suoi sono reperibili su http://www.eponet.it/pavonerisorse/ e http://webscuola.tin.it/

Giorgio Tartara fa parte del Comitato Scientifico che organizza la manifestazione "Informatica e Handicap" e collabora con la Biblioteca del Comune di Moncalieri

http://www.comune.moncalieri.torino.it/biblio/libro/chiuso/libro.htm,

con cui ha organizzato alcuni convegni su Internet e dintorni