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Dell’educare. 80
“La ferocia irresponsabile dei bambini e degli adolescenti …“
Aldo Ettore Quagliozzi
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Poche righe appena tratte da “L’ombra sinistra della scuola“ di Rino Cammilleri. Poche righe per un problema antico. Che è esistito da sempre, da quando si fa scuola. Da quando si tenta di educare. Ne ho ancora vivi ricordi d’infanzia ed oltre.
Oggi il problema viene denominato “bullismo“.
Forse, se il tema non è cambiato di molto, è forse cambiato nella sostanza; al passo con il mutar dei tempi. Il discolo di un tempo aveva di mira, come in tutte le manifestazioni di maturazione in divenire, le imperfezioni altrui, anche quelle fisiche le più gravi, la somatica particolare del compagno, o tutt’al più, attuava con sorprendente regolarità il tiranneggiamento del vicino di banco o della classe all’ora della colazione mattutina; oppure meditava regolarmente la sottrazione delle biglie di vetro o di qualsivoglia cosetta per confermare una inesistente supremazia personale.
Piccoli atti di “cattiveria“ o di “ferocia irresponsabile“ secondo l’Autore.
Oggi la sostanza dell’antico fenomeno è ben diversa, come sono diversi gli oggetti che vengono presi di mira nel gesto, non tanto innocente, della sottrazione delle cose altrui; il telefonino, il videogioco, un oggetto d’abbigliamento, un oggetto griffato qualsiasi.
E poi che dire dell’utilizzo, ai nostri giorni, del videotelefonino per glorificare poi gli atti di assoluta “ferocia irresponsabile“ che nel quotidiano vengono consumati nelle aule scolastiche ed altrove? Fronteggiare siffatti gravosi problemi, afferma l’Autore, giustificano “il motivo per cui è stata inventata l’educazione”.
Ed è su questo punto che andrebbe fatta assoluta chiarezza. Nel mondo della scuola nella sua interezza. Ché il senso profondo di educazione sembra essersi smarrito in tante aule scolastiche del bel paese; e se non si riesce a delimitare i contorni della cosiddetta educazione, vani risulteranno gli sforzi, qualora si cercasse di farli, per prevenire anziché reprimere gli atti irresponsabili e feroci dei nostri ragazzi, che al gesto della ferocia più spinta sembra vogliano in tante occasioni affidare la loro stessa essenza dell’essere.
“( … ) La ferocia irresponsabile dei bambini e degli adolescenti di primo pelo, quando si manifesta, ha qualcosa di teologico. Se c’è un compagno che presenta problemi, se è troppo grasso, se è troppo magro, se ha un qualsivoglia difetto fisico o semplicemente balbetta, è molto probabile che faranno di tutto per fargli venire il complesso relativo, felici di rendere la sua vita quotidiana un incubo. Naturalmente si danno delle ampie eccezioni, certo. Ma proprio la loro qualità di eccezioni dimostra che di solito la regola è un’altra. E’ il motivo per cui è stata inventata l’educazione. E’ anche una delle prove della realtà del peccato originale. ( … )“
maggio 2010
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