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La democrazia di Berlusconi
lettera al direttore
Mario Amato
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Caro Alfonso,
contrariamente alle mie abitudini ho letto il discorso di Berlusconi e devo dirti che mi rattrista il livello che ha raggiunto la politica nel nostro paese. Mi è venuto in mente uno scritto di Primo Levi, in cui esaminava le ragioni del successo dei discorsi di Hitler e Mussolini. Coloro che andavano a sentirli non ascoltavano, ma erano coinvolti dall'apparato scenico. L'onorevole Berlusconi parla di democrazia, ma subito dopo afferma che l'unico governo possibile in Italia è il suo! Che sorta di democrazia è quella in cui non c'è alternativa? Che sorta di democrazia è quella in cui non si valuta l''importanza dell'opposizione, anzi si tende a demonizzarla, primo passo verso la sua scomparsa. Gli unici democratici sono a destra! La sinistra è composta unicamente da comunisti di stampo staliniano! Il premier è uno strano anticomunista: non ha mai detto una parola a favore del Tibet, non ha mai parlato dei giornalisti che vengono uccisi in Russia; durante la rivoluzione arancione in Ucraina parteggiava per il candidato filorusso! E tacque quando in quelle elezioni furono scoperte schede false nel numero di quattro milioni! Ma si sa, i comunisti russi e cinesi sono cambiati. Il premier è anche uno strano cattolico: divorziato, ha difeso il diritto alla vita (che specie di vita?) nel caso Englaro, ma ha dimenticato (piccola dimenticanza) che in Cina (dove i comunisti sono cambiati) la chiesa cattolica è oppressa! Uno strano democratico! Quando in uno dei suoi governi il ministro degli esteri Ruggero - mi pare - si dimise, assunse lui personalmente quella carica, perché, a suo dire, nella sua maggioranza non c'era nessuno in grado di farlo. Solo lui poteva farlo! Non è forse questo un passo verso il culto del capo? Il premier ha poi nominato Alcide De Gasperi come antecedente delle idee del suo partito. Ha forse dimenticato che De Gasperi collaborò con il comunisti per la stesura della Costituzione? Stalin era Stalin, un terribile dittatore che si è macchiato di crimini orrendi, ma non vedo di quali crimini si siano macchiati gli uomini della sinistra attuale, che raggruppa anche cattolici, liberali, socialisti. Quando non si fanno distinzioni si procede inesorabilmente verso la fine della democrazia. Il premier ha anche riaffermato la stima per l'on. Bossi! Con la Lega Nord al governo sono state votate leggi razziste, come quelle che prevedono le ronde di cittadini al solo scopo di segnalare la presenza di clandestini o la formazione di classi di bambini stranieri. Quando fu approvata questa ultima legge, l'on. Alessandra Mussolini abbandonò l'aula dicendo che era una legge razzista e la rivista cattolica "Famiglia Cristiana" le ha chiamate "classi ghetto". Anche l'on. Mussolini è comunista? Anche "Famiglia Cristiana"?
In realtà il discorso del premier mi è sembrato uno chiaro esempio di demagogia; mi è parso che egli dicesse quello che tutti si aspettavano dicesse.
Con tanta tristezza per la vera democrazia
un abbraccio
Mario
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