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Un ringraziamento
Mario Amato
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A Francesco, bambino di nove mesi
e a tutti i lettori di domani
affinché i libri non diventino reperti archeologici
e le biblioteche non si trasformino in musei
Un ringraziamento particolare va ad Alfonso Cardamone, che mi ha spronato alla scrittura e mi ha affidato in Tracciati la parte dedicata ai “libri inevitabili”. Le pagine pubblicate e quelle che nasceranno in futuro, se ciò accadrà, sono nate da discussioni con l’amico Alfonso, che grazie al suo impegno permette di parlare di letteratura e per mezzo della sua poesia rende vero il verso di Hölderlin “Ciò che resta, lo fondano i poeti”.
Le pagine dedicate ai libri inevitabili sono dedicate ai ragazzi e sono scritte non come lezioni di un professore, perché altri più sapientemente hanno commentato i libri di cui si parla e si parlerà, ma come i pensieri di un lettore. La speranza è che qualche giovane discuta con noi di letteratura, che apra quei libri e non si fermi distratto dalle sirene della modernità e dal vuoto (spesso) chiassoso del presente.
in libri inevitabili: |
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