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Dell'educare
Presentazione
Aldo Ettore Quagliozzi
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“In quegli anni (adolescenza) la vita scolastica è tutta la vita ; è la sola che conti; i suoi interessi chiudono l’orizzonte del quale ogni vita ha bisogno di sviluppare valori che, sia pur relativi, conferiscono lustro al carattere e alle capacità di ognuno.”
(da “DOCTOR FAUSTUS“ DI THOMAS MANN)
Innanzitutto…un rammarico. Non ricordare, per tutte le citazioni che saranno presentate, gli Autori che, con il loro scrivere, hanno dischiuso insperati orizzonti di idee e di riflessioni.
E’ come non avere più, nella memoria, quel tale “campo arato” della conoscenza e delle idee dal quale ho colto la preziosa spiga di saggezza, ovvero quella tale citazione che ha illuminato, come un raggio di sole, la mia mente di uomo, la mia coscienza di educatore.
Un obbligo poi. Il desiderio di farmi perdonare da tutti gli Autori per avere, molto maldestramente, tagliuzzato i loro preziosi scritti, rendendoli di certo adatti al mio personale sentire ma forse distorcendone o tradendone l’intento originario che ad essi gli Autori avevano amorevolmente affidato. Gli Autori mi perdonino ancora.
Un trasalimento ora. E’ tornare con i ricordi ad un fanciullo goloso, al riparo del ripiano di un nero banco scolastico.
Una leccornia amorevolmente infilata nella cartelletta dalla mamma premurosa, il suo gustarne l’infinita prelibatezza, al riparo dagli occhi vigili di un canuto maestro.
Un ricevere, inattesa, una pesante campana di ottone, strumento di richiamo solenne ed imperioso al silenzio per noi scolaretti, sulla parte del capo non protetta dal ripiano nero del banco.
Un improvviso riemergere con le gote rigonfie, un palpitare del cuore come non mai, un sentirsi colpevole ed inerme per un atto compiuto con l’infinita semplicità di un fanciullo.
Un ricordo che ritorna ancora chiaro dopo tanti e tanti lustri, a fissare in una perenne e folgorante immagine una oramai lontana giornata di scuola, che il trascorrere veloce del tempo non cancellerà mai più.
A questo punto… un ringraziamento. Alla Redazione della rivista “Tracciati“ che con grande entusiasmo ha dato corso alla mia proposta per una modesta rubrica dedicata alla nobile arte “dell’educare“.
Grazie anche, ed anticipatamente, a tutti coloro che avranno la pazienza e la cortesia di leggere e riflettere sulle piccole e semplici cose che riuscirò a mettere in rete.
novembre 2003
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