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Pluridisciplinare
Scienze naturali
Oltre il giardino: il progetto, laboratori didattici.

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola elementare, Alunni scuola media inferiore
Tipologia: Ipermedia

Abstract:

Assessorato turismo e commercio

 

Bandiera inglese  English version

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OLTRE IL GIARDINO - Laboratori didattici - Progetto Unione Europea - Cultura 2000

 

Oltre il giardino


(Bologna, 18 giugno 2002) - Una galleria di originali opere ambientali e allestimenti con il verde esposte all’interno del parco riminese “Renzi-Cervi”, opere di affermati artisti contemporanei italiani e stranieri in mostra a Rimini per tutta l’estate, prototipi di arredo urbano ecocompatibile per le vie della zona pedonale di Riccione, laboratori didattico-artistici per bambini e ragazzi. Così l’estate sulla riviera emiliano-romagnola diventa incontro tra arte, natura e turismo e offre ai visitatori non solo mare, sole e divertimenti, ma uno scenario nuovo che abbellisce e rende più confortevoli le città: una vera e propria “galleria d’arte” a cielo aperto che tutti potranno visitare e utilizzare.
Le iniziative fanno parte del progetto “Oltre il Giardino”, cofinanziato al 50% dall’Unione Europea (costo totale 252.000 euro) e promosso dagli Assessorati regionali al Turismo e alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Rimini e dai Comuni di Rimini e Riccione, in collaborazione con partner tedeschi e finlandesi (l’Accademia di Arti figurative di Monaco e l’Università di Lapponia), con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Firenze.
“In piena stagione – afferma l’assessore regionale al turismo Guido Pasi – i turisti potranno godere anche di piccole ‘gallerie d’arte all’aperto’. Un ‘di più’ importante, che vede la Regione impegnata sul fronte del miglioramento della qualità delle aree turistiche, oltre che nella promozione e commercializzazione. Da tempo stiamo infatti operando per migliorare la qualità dell’arredo urbano, rafforzare il programma di interventi sul versante del turismo sostenibile (che già coinvolge alberghi e strutture turistiche della costa emiliano-romagnola), diffondere le tematiche connesse alla gestione ecologica dell’ambiente urbano costiero, proponendo un’immagine di vacanza di qualità della Riviera”.
“L’iniziativa – sottolinea la vicepresidente e assessore alla cultura Vera Nagri Zamagni – ci permette di valorizzare la creatività dei giovani, a livello internazionale; allo stesso tempo, la scelta di attività artistiche legate all’esterno consente di abbellire le città, rendendole più vivibili. Con l’estate abbiamo scelto Rimini e Riccione, ma l’idea è valida anche per altre città”. “Oltre il giardino – aggiunge – è un’occasione per promuovere una Costa sempre più proiettata verso un equilibrio tra territorio, turismo, cultura e salvaguardia dell’ambiente. In futuro, l’iniziativa potrebbe trasformarsi in una vera e propria ‘biennale’ di questo tipo di arte”.


IL PROGETTO “OLTRE IL GIARDINO”

Nato dall’evoluzione dell’esperienza di “Costa in fiore”, “Oltre il Giardino” arricchirà quest’estate Rimini e Riccione con opere d’arte ed elementi di arredo urbano legati alla natura e al rispetto dell’ambiente. Gli eventi artistici e culturali in programma si snodano per tutta l’estate e hanno come protagonisti artisti e progettisti italiani e stranieri, sia esordienti che già affermati. Appuntamenti clou saranno: a Rimini il 4 luglio, con l’inaugurazione del percorso delle opere realizzate dagli studenti italiani e stranieri all’interno del parco “Renzo-Cervi”; a Riccione il 19 luglio, con l’inaugurazione del percorso nel centro città sul tema dell’eco-design. Tutti i lavori saranno realizzati sotto gli occhi dei turisti nei giorni immediatamente precedenti.
A Rimini saranno impegnati dieci studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna e dieci dell’Accademia di Arti figurative di Monaco di Baviera, coadiuvati nell’allestimento di opere ambientali e installazioni con il verde da squadre di giardinieri ed esperti di gestione del verde di AMIA (l’azienda municipalizzata per la gestione del verde e dei rifiuti riminese). Gli studenti utilizzeranno e reinventeranno elementi di arredo urbano e del parco (dai cartelloni pubblicitari ai lampioni), in modo da renderli gradevoli anche nell’impatto ambientale e capaci di arricchire e qualificare la città. Le opere realizzate rimarranno esposte per tutta l'estate nel parco, come proposte di Public Art.
A Riccione, il workshop internazionale sull’ecodesign coinvolgerà dieci studenti dell’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche di Firenze) e dieci aspiranti progettisti dell’Università finlandese di Lapponia (Facoltà di Arte e Design). Utilizzando materiale riciclato, progetteranno originali elementi di arredo urbano “intelligenti" e sostenibili, pensati in funzione del territorio e in armonia con l’ambiente: panchine, lampioni, cestini per rifiuti, piccoli accessori per i turisti, che saranno esposti per tutta l’estate nella zona pedonale. Un esempio è la “ricicletta antibatterica", una bici collegata ad una radio che funziona pedalando, quindi anti-batteria, contro il consumo delle pile. I prototipi saranno realizzati con l'ausilio di GEAT di Riccione (l’azienda municipalizzata per la gestione del verde e dei rifiuti).
“Oltre il giardino” comprende anche la mostra d’arte contemporanea “Paradiso Perduto”, che si svolgerà a Rimini, presso la Sala dell’Arengo (Piazza Cavour), dal 5 luglio al 31 agosto: quaranta affermati artisti italiani e stranieri (tra cui Francesco Bernardi e l’americano Lawrence Weiner) esporranno opere (dipinti, disegni, video, installazioni e fotografie) sul tema del rapporto fra arte e natura. Curata da Ambra Stazzone, l’esposizione si propone di avvicinare il pubblico di ogni età all’arte contemporanea. La sera dell’inaugurazione (4 luglio) gli artisti Maja Bajevic e Emanuel Licha daranno vita, nel piazzale antistante la mostra, ad una performance ispirata alla rappresentazione di una casa bombardata di Sarajevo.
Nell’ambito di “Oltre il giardino” sono previsti anche dei laboratori didattico-artistici nel parco “Renzi-Cervi”, cui potranno partecipare bambini e ragazzi tra i 4 e i 14 anni, condotti da operatori della Cooperativa Atlantide di Cervia e coordinati da Cristina Francucci (consulente del Dipartimento didattico della Galleria d’Arte Moderna di Bologna). Tutti i giorni nel mese di luglio (dalle 17 alle 20) i ragazzi verranno coinvolti nell’interpretazione dei lavori degli studenti e sollecitati, a loro volta, alla realizzazione di piccole opere con materiali naturali, ispirate al rapporto tra natura e arte. L’iniziativa è rivolta alle scolaresche e ai giovani turisti italiani e stranieri presenti in Riviera.

logo oltre il giardino

Operatori didattici qualificati accompagnano i bambini alla scoperta delle opere d'arte dei giovani artisti collocate nel Parco "A.Cervi" proponendo attività laboratoriali legate ai temi della natura, dell'arte e della sensorialità.
Ideata in modo da favorire un approccio interattivo e divertente verso l'opera d'arte, l'attività si conclude con la realizzazione di un elaborato personale dei bambini ("quaderno dell'arte").

I laboratori sono coordinati dalla Prof.ssa Cristina Francucci della Accademia di Belle Arti di Bologna.

Gli operatori didattici sono della Cooperativa Atlantide di Cervia.

LE FASI DEL PERCORSO

  • Accoglienza dei bambini al "cubo verde", punto di partenza del percorso.
  • Preparazione "estetica", attraverso giochi che stimolino l’uso creativo di vista-tatto-udito-olfatto, da effettuarsi in gruppo nei pressi del " cubo verde ".
  • Partenza, con il triciclo sensibile, alla scoperta di alcune opere d’arte contemporanea installate nel parco.
  • Micro-laboratori dedicati a quattro installazioni dislocate lungo il percorso.

PREPARAZIONE ESTETICA

"Prima di partire per questo viaggio alla scoperta delle opere d’arte che abitano il parco dobbiamo allenare i nostri occhi a vedere, le mani a toccare, le orecchie a sentire e anche il naso ad annusare, per avvicinarci e leggere queste strane opere…".

Seduti in cerchio: uso di filtri che modificano la normale visione, uso della corda tattile per indagare le sensazioni prodotte da differenti materiali, ascolto delle scatole sonore dove si possono riconoscere rumori prodotti da vari elementi naturali, uso delle scatole olfattive per stimolare l’olfatto riconoscendo e catalogando vari odori.

I LABORATORI A RIMINI

LABORATORIO N. 1
Esperienza dedicata all’installazione di Alessandra Andrini (grande aiuola fiorita che compone il disegno di un mirino , accanto all’aiuola sarà posizionata la fotografia aerea che la ritrae, rivelando il disegno, invisibile da una distanza ravvicinata.
Il laboratorio si concentra sui diversi modi di percepire e vedere la realtà: da vicino l’aiuola è un rassicurante insieme di fiori, da lontano diventa un inquietante disegno.
Ogni cosa può cambiare se guardata da diversi punti di vista: una maglia guardata da molto vicino può diventare una tecxture, un insieme di alberi se guardato da lontano può diventare un monocromo verde…per suggerire ai bambini questo importante concetto si usano delle carte da gioco che ritraggono oggetti visti da vicino e da lontano, oggetti interi e il loro frammento. Ogni bambino avrà una carta e deve ritrovare la carta che si "accoppia" alla sua immagine. Questo gioco permette di affrontare il concetto di iconico (figurativo, immagine riconoscibile) e aniconico (astratto, senza-figura). La situazione del percorso deve mantenersi ludica e divertente per tanto non è necessario spiegare il significato di questi termini, ma far capire il senso dell’opera e del gioco.
L’attività pratica consiste nel chiedere ad ogni bambino di prelevare un "pezzo di natura" (foglia, sasso, corteccia, filo d’erba…) e di disegnare su un piccolo foglio, con un pennarello, un particolare ingrandito del soggetto raccolto, come se fosse visto al microscopio, il contrario di quello che fa l’artista in questa istallazione.Nel disegno prodotto non si riconoscerà più il soggetto, ma solo linee e forme. Il foglietto va conservato in una bustina di plastica che va a creare il catalogo personale di ogni bambino, che racconta il percorso tra le opere nel parco.

LABORATORIO N. 2
Esperienza dedicata all’installazione di Andrea Melloni, che ricostruisce una sorta di proliferazione-invasione di uno strano organismo: il Cubide Amellare. Disloca nel parco le tracce di questa proliferazione, zone di vegetazione bianca o grigia, e delle forme cubiche ricoperte con le impronte della pelle dell’artista rielaborate al computer.
Il laboratorio prevede, dopo il suggestivo racconto delle caratteristiche di questo "essere" e della sua misteriosa provenienza, l’invenzione di un antidoto "magico" per arginare l’avanzata del Cubide Amellare.
Ad ogni bambino sarà chiesto di comporre nella sua bustina di plastica un antidoto utilizzando il materiale reso disponibile dall’operatore: carbone, terra, sabbia, sassi. L’operatore, attraverso l’utilizzo di provette, imbuti, boccette…deve rendere "magica" o "para-scientifica" tutta l’operazione. Il bambino dopo aver scelto gli ingredienti del suo personale antidoto, può scrivere o disegnare su un foglietto, da riporre insieme all’antidoto nella bustina, i nomi degli ingredienti e le istruzioni per l’uso.

LABORATORIO N. 3
Esperienza dedicata all’installazione di Marina Fulgeri dislocata lungo le mura che costeggiano il parco. Nei fori delle mura sono installati dei cannocchiali "ciechi", da lontano si ha l’impressione di poter avvicinarsi per spiare al di là, da vicino ci si rende conto che questi cannocchiali non sono utilizzabili, ma si ha la sensazione di essere spiati.
Sfruttando questa doppia percezione, il laboratorio propone di "giocare" sulla possibilità di essere osservati, proponendo ai bambini di travestirsi, mimetizzarsi nella natura (utilizzando accessori appositamente costruiti, contenuti nel triciclo) e di "mettersi in posa" per ingannare e stupire un possibile osservatore. L’esperienza può essere introdotta riflettendo brevemente su come nella società d’oggi la comunicazione sia allargata, attraverso internet possiamo guardare ed essere guardati allo stesso tempo, in quest’opera è presente anche una riflessione intorno alle dinamiche di "controllo di massa" e invasione della privacy, riflessioni che si possono tralasciare durante questa attività di laboratorio.
Per documentare l’esperienza si chiederà ad ogni bambino di disegnare il suo "autoritratto travestito" (modello fototessera), che sarà riposto nel catalogo di bustine.

LABORATORIO N. 4
Esperienza dedicata al lavoro di Monika Stemmer che propone, attraverso segnali, cartelli, e un distributore automatico di cibo, la presenza di esemplari di scimmie Bonobo.
Il laboratorio consiste nel lasciarsi suggestionare dalle sollecitazioni proposte dall’artista per immaginare e progettare la possibile casa di questi interessanti animali. Dopo aver rintracciato tutti "gli indizi", che raccontano la vita e le abitudini di queste scimmie, si chiede ai bambini di disegnare il progetto dell’ipotetica casa delle scimmie Bonobo, fornendoli di un’immagine della scimmia, un foglio di carta da lucido, matita e pennarelli.

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a cura di: Servizio Turismo e qualità delle aree turistiche

e-mail: turismo@regione.emilia-romagna.it

ultimo aggiornamento: 13 giugno 2003



http://www.regione.emilia-romagna.it/cgi-bin/comunicati/visualizza.asp?id_comunicato=10298



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