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Educazione linguistica seconda lingua
Tredici ministri dell’Educazione discutono dei cambiamenti per l’educazione nei loro paesi.

Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media inferiore, Alunni scuola media superiore
Tipologia: Manuale d'uso

Abstract:

Tredici ministri dell’Educazione discutono dei cambiamenti per l’educazione nei loro paesi.

Introduzione

Era un’opportunità da non perdere. Vengono da Parigi e dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Europa e hanno preso parte alla Conferenza Generale dell’UNESCO nel mese di ottobre 2003. I 120 ministri dell’educazione del mondo si sono incontrati nello stesso posto, ed è stata una rara occasione per parlare con loro di educazione.

Ne sono state selezionate tredici, rappresentanti un incrocio di differenti paesi (Brasile, Burkina Faso, Cina, Repubblica Ceca, Giamaica, Pakistan, Territori Palestinesi, Samoa, Arabia Saudita, Sud Africa, Togo, Uganda, Stati Uniti.) con un vario retroterra storico, culturale, religioso e politico: piccole isole e grandi comunità, società in transizione ed emergenti, società in conflitto e in trasformazione. Lo scopo non era quello di fare comparazioni; è consistito nell’ottenere informazioni di come si stesse praticando l’educazione in questi paesi, e comprenderne le logiche per il futuro. Lo scopo era di rilevare che cosa avessero da dire queste persone eccezionali, che per gran parte della loro vita sono stati insegnanti. Quello che segue è un estratto delle nostre interviste con loro. Le statistiche dell’educazione di base (Basato sui dati di un rapporto dell'Istituto di Statistica dell'Unesco per la scuola nell'anno 2000- 2001, pubblicato nel Rapporto di Monitoraggio Globale EFA del 2003/32004)

2) così come quello che considerano importante per l’educazione.

I ministri rilevano che nei lei loro paesi i sistemi educativi sono stati sotto pressione, nell’incontrare la domanda, nel conseguire qualità ed uguale opportunità, fornire strumenti adeguati e accesso alle tecnologie della comunicazione IT access, spesso con risorse limitate.

Il ruolo fondamentale degli insegnanti: Ma tutti comunque rimarcano il ruolo degli insegnanti oggi. Insegnanti qualificati sono la chiave per un sistema educativo e che l’insegnamento può essere una professione da riqualificare, hanno puntualizzato che il prestigio è diminuito, con bassi salari relativi per attrarre qualifiche candidate nell’incontrare le domande.

Il principale cambiamento per l’educazione in Brasile è l’insegnante - dice il ministro dell’Educazione Cristovam Buarque - perché l’insegnante è il problema e la soluzione. Non è così alto il numero degli insegnanti - ci sono due 2 milioni di insegnanti in Brasile per 34 milioni di scolari. Il problema è che 2 milioni di insegnanti, circa 300.000 non hanno pratica di insegnamento. Lui dice anche -che è l’ultima professione cui pensano i genitori per i loro figli. I salari sono bassi e l’insegnamento non ha uno status sociale alto.

Scarsezza di insegnanti

Per molte decadi, il principale attore per l’educazione in Africa sarà ancora l’insegnante - puntualizza il Ministro dell’istruzione superiore in Bukina Faso, Laya Sawadogo - e se gli insegnanti sono il centro dell’educazione, hanno bisogno di una migliore qualifica e che siano di un numero sufficiente - un sentimento condiviso dai suoi colleghi in Togo, Uganda e Sud Africa. Il cambiamento più grande che noi stiamo attuando in Togo oggi è la riqualificazione degli insegnanti, - afferma il Ministro dell’istruzione superiore, Kondi Charles Agba - Questo è quello cui tendiamo. In Burkina Faso, per l’anno scolastico 2002/2003, vi era un deficit di 1.197 insegnanti nella scuola secondaria, e 12.500 posti vacanti nella scuola primaria. Io aprirò un centro di addestramento per la scuola secondaria ed erogherò incentivi appropriati - aggiunge Sawadogo. Il ministro per l’Educazione dell’Uganda Kiddu Makubuva, ripete lo stesso punto: Dobbiamo creare un ambiente dove insegnanti siano rispettati. Ma i salari non sono alti. In Sud Africa la professione dell’insegnamento trovano ostacoli dovunque. - L’insegnamento è ancora associato con il sistema dell’apartheid, è stato degradato di conseguenza, - spiega il Ministro dell’Educazione Kader Asmal - Gli insegnanti non appaiono qualificati; generazioni e generazioni sono passati a scuola sotto di loro. Stiamo cercando denaro per attrarre molti all’insegnamento, e abbiamo lanciato una grande campagna per rendere appetibile tale mestiere.

Basso prestigio

Nella Repubblica Ceca, la professione dell’insegnante sta soffrendo del basso prestigio, per ragioni differenti. - Il nostro problema più grande nella società di oggi è di come sia poca apprezzata la posizione dell’insegnante - dice il ministero dell’istruzione Petra Buzkova - Questo problema ha in origine il regime comunista, ed è sta disprezzata nell’ultima decade. L’istruzione superiore e la ricerca sono la massima priorità per innalzare lo status sociale ed economico degli insegnanti.

Anche il Ministro per l’educazione Zobaida Jalal, rileva che l’attuale status della professione dell’insegnante dipende anche dagli insegnanti stessi - Io chiedo agli insegnanti in Pakistan, come considerano la loro professione? Non è solo denaro. Come insegnante, che cosa puoi fare per la comunità? Quando domandi rispetto, le persone ti rispondono. Noi vogliamo l’insegnamento come una professione, e non come l’ultima risorse per gente che non trova lavoro. -

In molti altri luoghi, e con circostanze difficili, gli sforzi per migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti stanno dando i loro frutti. - Stiamo cercando di sviluppare il sistema educativo, malgrado la situazione di conflitto. Gli insegnanti sono parte di questo progetto, - afferma Na’im Abu Al-Hummus Ministro dell’Educazione nei territori palestinesi. - Stiamo lavorando per innalzare i loro salari, che abbiamo incrementato del 20 per cento. Nel 1994 vi erano 16.000 insegnanti, e adesso il governo ne ha stabiliti 45.000. Vogliamo innalzare l’istruzione in tutta la Palestina, specialmente nei villaggi e per le ragazze.

In Cina, - sono state prese notevoli misure per avere un corpo robusto di insegnanti - dice il ministro dell’Educazione Zhoui Ji. - Voi avere bisogno di incitare la società a rispettare gli insegnanti e insegnare a questi come amare i loro studenti. In merito ad attrarre un numero sufficiente di insegnanti qualificati nelle zone rurali, il governo ha incrementato i loro salari.

Il segretario dell’Educazione per gli Stati Uniti Rod Paige, afferma che un insegnante qualificato è l’ingrediente più importante nel misurare la qualità dell’educazione: - come parte della legge ‘No Child Left Behind’, stiamo cercando di misurare l’insegnante qualificato in ogni classe. Questa legge protegge gli insegnanti dall’essere obbligati ad insegnare argomenti che non conoscono bene, e misura gli studenti che hanno insegnanti qualificati.

La qualità in dilemma

Dalle ricerche sugli insegnanti, i ministri dell’educazione puntualizzano altri cambiamenti sopraggiungenti. Uno profondo riguarda la necessità di garantire l’istruzione per tutti e nel contempo mantenere la qualità.

La Jamaica ora ha un sistema universale per l’istruzione primaria, spiega il Ministro dell’Educazione Maxine Henry-Wilson, ma vi è un grande bisogno per una migliore qualità dell’istruzione. - Vi sono studenti che vanno dalla scuola primaria alla secondaria senza leggere in modo adeguato. Da quando vanno a scuola, una promozione automatica non li aiuta perché loro non sono capaci di spendere tali competenze in termini di alfabetizzazione.

Se dopo quattro anni un bambino non può leggere o scrivere, che tipo di istruzione stiamo dando? - si meraviglia Zobaida Jalal del Pakistan. Sottolinea che ci dovrebbe essere un’istruzione per tutti, ma per anni non ci sono state buone intenzioni. Per il suo governo adesso vi è la necessità di provvedere ai bisogni per 140 milioni di persone in un contesto economico che sia più favorevole.

Il Ministro dell’istruzione del Sud Africa ritiene importante conseguire obiettivi realistici e ottenerli uno per uno: - Voi dite che per il 2015 tutti i bambini dovrebbero avere accesso ad una libera istruzione primaria di buona qualità. Non potete ottenere entrambe le condizioni. Noi vogliamo dieci anni di istruzione obbligatoria e un alto tasso di recupero. -

Il più grande cambiamento per la Cina consiste nel rispondere alla grande domanda di istruzione, in particolare per scienze e tecnologia, - spiega Zhou Ji. - Mentre ampliamo l’accesso, stiamo conseguendo la qualità in termini di fondi, di qualità di insegnamento, e di pedagogia e di filosofia dell’educazione. Ecco perché la Cina ha bisogno di più riforme nell’istruzione - Dello stesso parere è Fiame Naomi Mata’afa, Ministro dell’Istruzione di Samoa - il cambiamento è ora per la qualità, che dipende anche dalla riforma del curricolo e di una migliore formazione per gli insegnanti. -

Anche per gli Stati Uniti, che ha anche scuole ed università di alto livello, ritengono che l’obiettivo di una migliore qualità dell’istruzione non sia sta conseguito. - Abbiamo un considerevole numero di studenti - principalmente da zone svantaggiate - che stanno peggiorando - dice il Segretario dell’educazione degli Stati Uniti - Malgrado decenni di sforzi e miliardi di dollari spesi, il dislivello persiste.

Non solo scuola primaria

Un’altra questione discussa dai ministri dell’educazione riguarda il problema dell’istruzione secondaria, di provvedere a collegarla con l’istruzione superiore. Osservano che vi è una tendenza - specialmente dalla comunità internazionali - nel focalizzarsi sull’istruzione di base, piuttosto del sistema dell’educazione nel suo complesso. Secondo loro, questo approccio sottovaluta lo sviluppo dell’istruzione secondaria e superiore, e si hanno più difficoltà nello sviluppare le competenze nei paesi che disperatamente ne avrebbero più bisogno, come la formazione degli insegnanti, e l’istruzione in scienza e tecnologia.

Considerare l’intero sistema

- Il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e altri donatori si focalizzano tutti sull’istruzione primaria - sottolinea Lava Sawadogo del Burkina Faso - Come possiamo sviluppare il sistema dell’istruzione senza includere l’istruzione secondaria e superiore, che sono vitali per il progresso di un paese? - Oggi, in Burkina Faso, 80.000 studenti vogliono andare nella scuola secondaria, ma vi sono aule soltanto per 20.000. Quando al Ministro dell’istruzione del Togo è stato chiesto in quale ambito il suo paese ha più bisogno di aiuto, ha replicato che è quello dell’istruzione secondaria: - Noi abbiamo ottenuto un buon livello dell’istruzione primaria ricevendo degli aiuti, ma l’istruzione secondaria è in condizioni non ottimali -

In Uganda, dove vi sono stati sforzi massicci per l’istruzione primaria universale, la necessità più pressante oggi, secondo Kiddu Makubuya, è la promozione dell’istruzione dei livelli successivi: - Occorrono preparare i giovani per i nuovi lavori dell’ambito del - terziario. Abbiamo bisogno di più fondi per il settore post-primario, cambiare il curricolo nell’includere un’istruzione secondaria estesa. Se non vi sono strade per continuare, le persone non vogliono andare a scuola.

Il Ministro dell’Istruzione Kader Asmal afferma che - se si hanno risorse limitate, devi pensare all’intero sistema dell’istruzione e non puoi scegliere tra istruzione primaria e superiore - Il Sud Africa perciò sta mantenendo la spese per l’istruzione superiore, e ha stabilito uno schema di finanziamento che renda possibile a milioni di giovani del Sud Africa di accedere all’istruzione superiore. - Abbiamo un’alta dispersione nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni. Perciò è importane innalzare il livello delle competenze, sviluppare gli istituti tecnici e investire sulla formazione degli insegnanti. -

Affrontare problemi enormi

Ancora di più, hanno insistito sulle difficoltà dei loro sistemi dell’istruzione e sugli sforzi e ostacoli come il disinteresse, politiche ingiuste e altre priorità. In aggiunta, la presenza critica della povertà, molte etnie parlano la lingua madre in vaste aree geografiche, senza conoscere le strutture alfabetiche di base.

- Sappiamo che la più grande disabilità per i giovani è la povertà, - osserva Kader Asmal. - Il primo obiettivo per il Sud Africa consiste nel rimuovere gli effetti dell’apartheid. Abbiamo un sistema scolastico che ha ottime scuole per i bianchi e quelle vecchie nei sobborghi. Vi sono molte cause per la disuguaglianza. Più del 30 per cento delle scuole per neri non ha acqua, servizi sanitari o elettricità. Come puoi garantire l’istruzione per le tecnologie dell’informazione quando non hai le cose basilari? -

Anche per Cristovam Buarque, conseguire gli standard in tutte le scuole del Brasile, specialmente nei paesi delle aree remote è difficile. - Abbiamo 180.000 scuole in Brasile, e circa 32.000 non hanno bagni e 30.000 non hanno elettricità, - lui nota, - ma in molti casi noi abbiamo computer che vengono alimentati da energia solare. -

- Molti vorrebbero andare a scuola, ma spesso la strada non permette loro di vivere, - dice Charles Agba del Togo. In aree remote i genitori hanno creato scuole locali, rifugi rudimentali dove molti hanno la possibilità di frequentare la scuola. In più, benché il Togo sia piccolo - 4.5 milioni di abitanti - ci sono quarantaquattro gruppi etnici differenti, che parlano dialetti completamente diversi. - Abbiamo bisogno di trovare modi di comunicazione - aggiunge Agba.

La dispersione geografica è un altro obiettivo per il ministro dell’istruzione Mohamed Ahmed Rasheed: - L’Arabia Saudita è un paese vasto - ha uno spazio simile all’Europa Continentale con una popolazione dispersa in molti villaggi. Abbiamo 30.000 scuole e più di 100.000 insegnanti - Un altro obiettivo è che - ogni segmento della società vuole l’istruzione per differenti direzioni, e abbiamo attrezzato varie scuola per questo. -

Per il Ministro dell’istruzione palestinese Na’im Abu Al-Hummus, le condizioni sono drammatiche perché - molte strade sono chiuse e i nostri insegnanti non possono recarsi a scuola. Più di 500 studenti sono stati uccisi e o 3.500 arrestati, e 200 scuole sono state danneggiate o totalmente distrutte. Abbiamo 1.2 milioni di studenti e più di 50.000 insegnanti che sopravvivono in una situazione di emergenza. -

Una questione politica

Così gli obiettivi che questi tredici paesi sono molti e pesanti. I ministri dell’istruzione, comunque, ritengono che la priorità per l’istruzione è essenziale - è una decisione politica spendere la quota del 31 per cento dei fondi per l’istruzione, e potremmo spenderne ancora di più, - dice Kiddu Makubuya dell’ Uganda. E sottovalutare le decisioni politiche per la distribuzione delle risorse per l’istruzione è una questione che non dipende solo dal governo, ma anche dalla società stessa. Molti dei ministri menzionati rilevano la grande partecipazione per l’istruzione dai parte dei genitori e delle associazioni locali, che sono cruciali per promuovere l’istruzione.

Quando abbiamo riformato il sistema dell’istruzione negli anni novanta del secolo scorso, il mio governo ha deciso che l’istruzione e la salute erano il nucleo cui concentrare gli sforzi - spiega il ministro dell’istruzione di Samoa - Non era solo una questione di soldi. Vi era anche la necessità di sforzarsi nei settori differenti nei quali l’istruzione poteva svilupparsi per tutti. Mohamed Ahmed Rasheed dell’Arabia Saudita rileva che molte persone pensano l’istruzione come servizio ma - è anche un investimento. L’erogazione di denaro per l’istruzione e una migliore qualità sarà meraviglioso. Avere scuole buone, significa avere un buon futuro. - In Cina, l’istruzione ha un ruolo strategico per il futuro del paese, si ha necessità di responsabilità e di pazienza. - Molti uffici non sono attrezzati per ottenere risultati immediati. Ma i risultati per l’istruzione non possono essere analizzati tutti allo stesso modo, - osserva Zhou Ji. - Ci vogliono dieci anni per piantare un albero e vederlo crescere, ma ci vogliono centinaia di anni per sviluppare l'istruzione.

La persistenza dell'analfabetismo

Vi sarebbe un accordo generale nell'intendere l'istruzione come elemento cruciale per lo sviluppo socio economico, e molti paesi sembra che diano la priorità all'istruzione. - In tutto il mondo, l'istruzione superiore è correlata al reddito - dice il Segretario per l'Istruzione degli Stati Uniti - I paesi che hanno dato enfasi all'istruzione nelle decadi passate hanno avuto un rapido sviluppo economico più degli altri che non lo hanno fatto.

Ma, perché oggi vi sono ancora un miliardo di adulti analfabeti?

Ancora oggi - spiega Kiddu Makubuya dell'Uganda che - l'istruzione è riservata all'elite; è solo oggi che ci stiamo occupando dell'istruzione per tutti. In Uganda, il bambino che va a scuola costa circa 5 dollari in un anno, 5 milioni di loro non ci possono andare [...] oggi le persone stanno ancora sopravvivendo con modalità di produzione vecchie di secoli, e si meravigliano dell'obbligo di andare a scuola quando non riescono a sopravvivere.

Kader Asmal pensa che le pratiche passate hanno giovato un ruolo importante per la persistenza dell'analfabetismo oggi, che è di circa il 10 per cento in Sud Africa: Non abbiamo un'istruzione scolastica obbligatoria in Sud Africa ancora nel 1996, due anni dopo la libertà. Prima l'accesso all'istruzione era solo per i bianchi, quelli di colore, gli indiani e poi seguivano gli Africani.

I paesi colonizzati hanno conosciuto molto bene il fatto che una maggiore educazione li avrebbe resi consapevoli dei loro interessi e delle loro domande che diventano sempre più insistenti - dice Laya Sawadogo del Burkina Faso - Per un lungo periodo questi paesi erano responsabili per la mancanza del progresso per l'istruzione e per l'alfabetizzazione.

Cristovam Buarque rileva analoghe condizioni: Il Brasile sta ora considerando l'istruzione e l'alfabetizzazione come una priorità. Nonostante che l'elite Brasiliana stia cercando di sopravvivere e non pensa ai poveri. Se l'analfabetismo è un fattore che potrebbe contaminare i ricchi, avremmo risolto il problema - Dall'inizio del 2003, il Brasile ha avviato una grande campagna di alfabetizzazione per insegnare a 20 milioni di giovani e di adulti a leggere e a scrivere in quattro anni - E stiamo controllando il tutto con molta severità.

La devastazione dello HIV/AIDS

Tutti i ministri dell'istruzione intervistati - includono il fatto che nei loro paesi non vi è una piena consapevolezza del problema dello HIV/AIDS - gli sforzi per informare le persone, specialmente i giovani, sullo HIV/AIDS è una possibilità di prevenzione.

Assieme alla mancanza di lavoro, lo HIV/AIDS è lo sforzo più grande da affrontare per i giovani in Sud Africa oggi, - spiega Kader Asmal. - Nell'assenza di una cura, il vaccino disponibile è quello sociale, cioè l'educazione. - I giovani sono informati sul sesso, per esempio, nei programmi delle scuole. Secondo Asmal, la sola ricerca che è stata fatta sullo HIV/AIDS in Sud Africa ha coinvolto 8.000 individui. E mostra che l'84 per cento dei bambini intervistati ha potuto sapere qualcosa sullo HIV/AIDS a scuola. Questo è un grande successo per il sistema pubblica dell'istruzione.

Essere disponibile alla profilassi

Kiddu Makubuya sottolinea un punto simile: - In Uganda, abbiamo compreso che HIV/AIDS è un problema. E abbiamo adottato politiche in merito. Non lo abbiamo sottovalutato, non pretendiamo che di aver risolto il tutto, stiamo all'inizio, ma parliamo alla gente dicendo che con questo problema si può morire. La chiesa ci condanna per la nostra informazione ai giovani, ma noi parliamo apertamente dei profilattici, perché se parli solo di astinenza, i giovani ti chiedono a che età noi abbiamo iniziato, cosa gli rispondi? 

In Togo e in Burkina Faso, dove il tasso ufficiale HIV/AIDS si aggira dal 6 allo 8 per cento della popolazione, e aumenta. - La malattia si diffonde, dappertutto, - dice Kondi Charles Agba del Togo. - Sicché abbiamo introdotto libri, fumetti e programmi che insegnano ai bambini cosa sia lo HIV/AIDS. - Laya Sawadogo sottolinea che il Burkina Faso ha sviluppato moduli di educazione sulla prevenzione sullo HIV/AIDS per la scuola primaria, secondaria e superiore, e che 3.000 insegnanti sono stati istruiti in merito.

Abbiamo recentemente ratificato un programma di intervento per i programmi di educazione sullo HIV/AIDS, - indica Maxine Henry-Wilson della Jamaica - e stiamo attuando il progetto in tutta la società. Per la Cina Zhou Ji, la prevenzione dello HIV/AIDS è importante per la sostenibilità del sistema educativo. E nonostante non sia un problema reale in Samoa - secondo Fiame Naomi Mata’afa - abbiamo lo stesso avviato un programma di educazione per questo piccolo stato, su quello che è giusto fare.

Perseguire la parità di genere

Un'altra area per l'educazione dove ci sono grandi disparità - e progressi - è la parità di genere. Quello degli obiettivi dell'iniziativa è ottenere la parità per l'educazione primaria e secondaria nel 2005. Molti dei ministri interpellati affermano che vi sono chiusure nei loro paesi in merito, ma alcuni sono andati avanti, si hanno anche più ragazze che vanno a scuola rispetto ai ragazzi.

Negli ultimi 20 anni vi sono oppositori per l'istruzione delle ragazze in Pakistan, puntualizza Zobaida Jalal - Ma negli ultimi dieci e quindici anni vi è stato un cambiamento profondo. Ora nelle aree tribali, la prima richiesta è relativa all'istruzione femminile. Il Pakistan, comunque, non potrà raggiungere gli obiettivi EFA per la parità di genere nel 2005 perché - le risorse economiche non ci sono e l'accesso e l'opportunità per l'istruzione sono ancora di meno per le ragazze piuttosto che per i ragazzi - Nonostante tutto vi sono dei il progressi, e abbiamo ottenuto un incremento senza precedenti nell'aumento dei fondi per la scuola, l'istruzione, e gli incentivi per le ragazze. Speriamo di ottenere l'obiettivo per il 2015.

Bassi rendimenti dei ragazzi

Se stai governando, non puoi fare sogni, ma bisogna fare un piano per il futuro - sottolinea Laya Sawadogo. La parità di genere non sarà raggiunta nel 2005 in Burkina Faso per la mancanza di risorse del paese e lo stesso problema si ha coi supporti finanziari, perché le condizioni attuali non possiamo realizzare quello che vogliamo. Il Ministro sottolinea inoltre che il 42 per cento dei bambini vanno a scuola, e soltanto dall'8 al 10 per cento di queste sono ragazze - Ridurre questo disparità richiederà uno sforzo proibitivo. Stiamo incitando le ragazze per incitarle ad andare a scuola e invogliare i genitori nel lasciarle.

Alcuni ministri hanno sottolineato che sempre più ragazzi ottengono risultati non ottimali a scuola e sta aumentando la dispersione scolastica, spesso per andare a lavorare - d'altro canto, abbiamo più ragazze che vanno a scuola - dice Maxine Henry Wilson della Jamaica - il risultato ottenuto nel sistema, le cifre di contrasto stanno scemando - il 75 per cento degli studenti all'università sono donne. Il ministro rileva, comunque, che gli uomini hanno una preparazione scarsa, sicché gran parte della popolazione non sfrutta le possibilità delle opportunità educativa.

Analogamente, in Brasile, ci sono più ragazze che ragazzi in tuti gli ordini scolastici. - Ma vi è un problema di parità con gli studenti neri - indica Cristovam Buarque - non ve ne è nessuno nel livello universitario. Sottolinea inoltre che vi è un alto tasso di dispersione più per i ragazzi che per le ragazze, in particolare per le famiglie povere che vogliono che i maschi vadano a lavorare: nelle zone povere abbiamo il problema di trattenerli a scuola.

Liberalizzare l'istruzione superiore

La liberalizzazione dell'istruzione superiore sta iniziando per molti paesi, specialmente dalla recente posizione dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio che ha incluso l'istruzione come un servizio trattabile. Quando abbiamo richiesto questo ai Ministri, la maggior parte ha risposto che è un'opportunità, i loro paesi hanno bisogno di essere più aperti.

Siamo un piccolo paese e abbiamo iniziato ad aprire i servizi al mondo - dice Na’im Abu Al-Hummus - le opportunità dell'istruzione superiore in Palestina negli anni '70 non erano sufficienti, così i nostri studenti andavano altrove e ora abbiamo relazioni tra di noi e le università straniere. Questo è positivo e fornisce agli studenti esperienze con gli altri sistemi educativi.

Secondo Laya Sawadogo - il governo non può fare tutto, sicché abbiamo bisogno del settore privato, che ha avuto uno sviluppo considerevole in Burkina Faso. Abbiamo nello stesso tempo una libera università, una Cattolica, e una Islamica. Kiddu Makubuya dell'Uganda spiega che la sostenibilità dell'istruzione non può essere preservata senza relazioni esterne: La partecipazione delle chiese, delle fondazioni, e del settore privato è uno sviluppo positivo per l'educazione, per il curriculum, per gli standard di controllo, e assicurare che l'istruzione aiuterà i nostri studenti ad essere cittadini responsabili.

In Pakistan, dove un'università virtuale ha iniziato collegando università differenti, Zobaida Jalal spiega che - vi è più apprendimento, più informazioni globale per gli studenti, professori e altri. Ma la commercializzazione è un affare. L'istruzione superiore sarà limitata a un elite, o per tutti?

Non al mercato

Mentre un determinato livello non può essere preventivato - spiega Maxine Henry-Wilson della Jamaica - i termini hanno bisogno di essere definiti. Quando le università innalzano i livelli dei programmi noi nei siamo lieti, sia in termini di qualità e di opportunità.

Non pensiamo che l'istruzione sia un mercato e noi non siamo in favore della posizione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio che riduce l'educazione in tale ambito - sottolinea Cristovam Buarque del Brasile - ma non abbiamo ancora una università privata nel nostro paese. Vi è molta pressione nell'andare all'università, e il governo non ha abbastanza denaro per assicurare a chiunque che vuole iscriversi nell'università pubblica.

E Kader Asmal del Sud Africa questa posizione: Penso che noi siamo stati il primo paese che si è opposto alla visione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Abbiamo le nostre priorità per l'istruzione e l'educazione, e non concederemo nel nostro paese l'apertura su basi discriminatorie. Supportiamo la nostra istruzione pubblica e diamo anche sussidi.

Rod Paige, comunque, sottolinea che negli Usa, lo stato supporta le istituzioni anche con settori dell'istruzione privata. Conosco alcuni che vorrebbero un abbassamento per i controlli governativi sull'istruzione superiori per i livello di qualità, ma vorrei che la nostra esperienza mostri il nostro caso.

Le promesse mancate

Al Forum mondiale dell'educazione tenuto in Dakar nel 2000 la comunità internazionale si è promessa che nessun stato che avesse adottato il piano nazionale EFA avrebbe dovuto rimanere senza fondi. Quando abbiamo chiesto se la promessa sia stata ottenuta, molti ministri hanno riferito che non sono state mantenute.

Il Ministro dell'istruzione dell'Arabia Saudita afferma che i - paesi poveri, questo è sicuro, ma alcuni dei paesi in via di sviluppo non hanno mantenuto le promesse. Per Kondi Charles Agba del Togo, vi è sempre molta euforia per queste conferenze, ma rimane scettico - Se il tuo piano è definito, le promesse non sono state mantenute. Non abbiamo ricevuto un aiuto internazionale negli ultimi dieci anni, malgrado gli sforzi compiuti. Se noi non abbiamo uno sviluppo nel nostro paese, noi dobbiamo sforzarci di più per l'istruzione.

Maxine Henry-Wilson ha riserve a proposito sugli aiuti ricevuti dalla Jamaica: so che molti hanno ottenuto fondi internazionali per molte delle nostre domande. Il problema è che molti questi aiuti sono prestiti. Così che vi è un problema sugli aiuti internazionali di assistenza che non siano un costo per le future generazioni. - Laya Sawadogo del Burkina Faso sottolinea un punto simile: sono sia soddisfatta che crucciata. La comunità internazionale dovrebbe essere più flessibile sulle condizioni di assistenza. Se vogliono imporre una soluzione inadeguata, non ci staremo.

- A meno di investimenti esterni, i modelli di commercio e relativi sussidi, i paesi in via di sviluppo dovranno essere resi adeguati per gli obiettivi EFA - sottolinea Kader Asmal del Sud Africa. Ancora il segretario dell'Educazione degli Stati Uniti - afferma che gli obiettivi di Dakar rappresentano un lavoro in corso, e richiedono un tempo considerevole - l'Uganda, per esempio, ha aiuti per l'iniziativa Fast Track dell'EFA, ma Kiddu Makubuya obietta che - sta procedendo lentamente e i risultati non si sono ancora visti.

Il Ministro dell'educazione palestinese lancia una nota ottimistica: - L'Unione Europea e le organizzazioni internazionali hanno giocato un ruolo importate nello sviluppo del nostro sistema d'istruzione nel costruire le scuole. Non abbiamo un governo dal 1967 al 1994, e così molte Organizzazioni non Governative hanno stanziato fondi per l'istruzione e la salute in Palestina.

Come possiamo aiutare l'UNESCO?

Mentre i ministri sottolineano che le risorse limitate dell'UNESCO deprivano le azioni delle organizzazioni, tutti comunicano che possono contribuire in modi differenti.

Naturalmente, tutti speriamo che l'UNESCO dia più fondi, ma so che l'UNESCO ha carte differenti da giocare - dice Zobaida Jalal - può aiutare il Pakistan con l'assistenza tecnica, la capacità di costruire e sostenere le istituzioni per l'educazione. Per Zhou Ji della Cina, l'UNESCO può fornire esperti nell'istruzione rurale e fornire supporti per la riforma dell'istruzione superiore. Maxine Henry-Wilson della Jamaica pensa che - possiamo beneficiare della comunicazione delle migliori pratiche nell'istruzione e nel monitoraggio - e il ministro Ceco indica che l'organizzazione può fornire opportunità per - uno scambio rilevante ed aperto per idee ed esperienze. Al Ministro dell'Istruzione di Samoa, per esempio, piacerebbe che l'UNESCO realizzasse - dei lavori per regioni o piccoli stati - per cambiamenti effettivi e veloci con poco - apprezza le regole standard dell'UNESCO.

Per Cristovam Buarque del Brasile, gli sforzi dell'UNESCO supportano l'alfabetizzazione e l'addestramento degli insegnanti come fattore primario, e per Laya Sawadogo del Burkina Faso - potrebbe aiutare la situazione degli insegnanti in Africa, e aiutarli per implementare il piano EFA e per l'uso delle tecnologie dell'informazione - il Ministro dell'Educazione dell'Uganda reputa ben accetta l'assistenza dell'UNESCO anche dopo l'istruzione primaria per l'insegnamento di scienze, tecnologie e matematica - e potrete accordarvi con noi e con altri possibili partner - suggerisce. Kondi Charles Agba del Togo condivide e aggiunge: potete assisterci per tracciare buoni progetti e proporre quelli che potrebbero essere accettati dai nostri partner.

La cosa più importante per l'UNESCO, secondo Kader Asmal del Sud Africa, consiste nell'allocare risorse in una determinata area, più che occuparsi di cosa farne. Penso inoltre che l'UNESCO sia andato indietro nella determinazione dei principi per l'erogazione delle risorse. Il mondo ha subito lo scontro delle culture, è importante quindi che l'UNESCO abbia una leadership senza escludere collaborazione.

L’UNESCO potrebbe essere un ponte per tutti i paesi - dice il Ministro dell'Educazione dell'Arabia Saudita - vi sono differenti valutazioni sul ruolo delle culture, sia verso di noi che verso gli altri. Perciò sosteniamo gli sforzi nell'educazione per promuovere la comprensione tra culture. Il Segretario per l'Educazione degli Stati Uniti pensa che - l'UNESCO può aiutarci ad apprendere dall'esperienza delle altre nazioni, e i nostri studenti ad apprendere di più a proposito del resto del mondo, specialmente verso le altre culture. 



http://www.scuolanewsforminform.it/osservatoriointernazionale/educationtodaymarzo2004parteprima.htm



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