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SCHEDA RISORSA
Educazione linguistica Italiano come lingua seconda
Educazione linguistica Italiano
L'italiano specialistico attraverso i testi: manuali di linguaggio economico. Stefania Cavagnoli
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Alunni scuola media superiore, Formazione post diploma, Formazione permanente
Tipologia:
Utilità e strumenti
Abstract: L'italiano specialistico attraverso i testi: manuali di linguaggio economico
di Stefania Cavagnoli
Nel seguente contributo verranno presentati alcuni manuali didattici per l'insegnamento dell'italiano specialistico economico, ponendo l'accento in modo particolare sulla strutturazione delle opere in vista di un uso concreto in corsi di lingua.
I manuali esistenti per l'insegnamento dell'italiano specialistico che si trovano in commercio sono relativamente poco numerosi e limitati ad alcuni ambiti ben precisi, come quello della storia dell'arte, della giurisprudenza, della biologia e del turismo/commercio. Il motivo di ciò è abbastanza chiaro: da un lato la poca diffusione dell'italiano come lingua di studio o di lavoro all'estero e dall'altro l'ancora ristretta necessità di offrire dei materiali utilizzabili nelle università europee. I materiali già disponibili sul mercato nascono quasi tutti come supporto per la preparazione di studenti universitari stranieri alla frequenza di facoltà italiane: sono di questo tipo quelli pubblicati dalle due università per stranieri (Siena e Perugia) che si appoggiano rispettivamente alla casa editrice Bonacci di Roma e Guerra di Perugia. In questo contributo ci si limiterà ad un'analisi riguardante solo le pubblicazioni di carattere economico in senso lato, mentre si rimanda ad un altro numero l'analisi dettagliata di altri materiali, soprattutto giuridici, supportata anche da ulteriori manuali in corso di pubblicazione in Germania. La scelta di limitarsi ad un ambito specialistico è giustificata sia da motivi di spazio che soprattutto alla convinzione che, in materie come quella economica il contenuto sia spesso già noto agli studenti, partendo dal presupposto che esista, sia pure con differenze più o meno sostanziali, un sapere economico comune. Per questo motivo si è escluso un confronto co i manuali per l'insegnamento di linguaggio giuridico, nel quale esistono differenze fondamentali fra i diversi ordinamenti, legati all'impostazione nazionale della materia e quindi anche a livello linguistico. Interessava qui analizzare come si possano affrontare argomenti probabilmente già noti agli studenti stranieri in modo incisivo ed efficace, per un apprendimento o approfondimento della lingua specialistica italiana.
L'analisi si baserà su criteri di tipo sia linguistico, che metodologico, che di presentazione. Partendo da quelli della presentazione, forse i più immediati quando ci si avvicina ad un'opera pubblicata, essi si possono così sintetizzare:
- presentazione grafica
- esistenza di altri volumi o materiali aggiuntivi, quindi di strumenti, per esempio audio, video, schede di lavoro, guida dell'insegnante (anche se la presenza di una guida per l'insegnante potrebbe rientrare anche nell'ambito della metodologia);
- prezzo.
- Per quel che invece riguarda i criteri linguistici, che qui, insieme a quelli metodologici, si vogliono sottolineare, si individuano alcuni punti fondamentali che devono essere tenuti in considerazione nell'analisi (e in un eventuale adozione delle opere a livello scolastico-universitario):
- che tipo di lingua viene presentato;
- quale peso viene assegnato alla grammatica;
- quale posto occupa il testo (sia scritto che orale) nell'unità;
- che tipo di intervento è previsto sui testi/esercizi;
- che lingua è scelta per le spiegazioni.
La metodologia, che qui viene presentata per ultima, assume in realtà un peso maggiore soprattutto per l'adozione di un volume in un corso concreto di lingua, in quanto l'insegnante deve potersi riconoscere in essa o essere disposto per lo meno ad accettare il metodo proposto in vista di una riuscita del corso. Per questo motivo, i criteri di scelta devono mettere bene in evidenza anche
- il metodo scelto;
- il ruolo dell'insegnante nel processo di apprendimento;
- il ruolo del discente nel processo di apprendimento;
- la struttura del corso (con indicazione di tempi e tecniche).
Da questi tre gruppi si possono dedurre alcuni criteri che possono essere validi nella scelta di un libro di testo per un corso di linguaggio specialistico (ma non solo!), come per esempio la chiarezza del messaggio, il grado di comunicatività (intendendo con questa parola anche il legame con la realtà, particolarmente importante se si pensa all'utilizzo che di questo linguaggio fanno i destinatari), l'aumento progressivo delle difficoltà sia grammaticale che testuale/tematica (ricordando il problema della posizione della grammatica in un testo specialistico), l'attenzione ai diversi medium, la metalingua (e la presenza di liste di vocaboli tradotti) e infine la tipologia esercitativa e la varietà testuale scelta.
Su questa base si può passare ora all'analisi concreta di tre opere che si occupano di insegnamento di linguaggio economico. La prima considerata è quella edita da Cherubini, Nicoletta, L'italiano per gli affari, Roma, Bonacci, 1992, la seconda Minuz, Fernanda/Brighetti, C./Hegyi A., L'italiano per gli scambi internazionali, Bologna, Pitagora editrice, 1995 e la terza Fava, Matilde M., Introduzione al commercio italiano- An Introduction to Businnes Italian, New York et al., Lang, 1995. Come si può già osservare, tutte le pubblicazioni sono recenti, a dimostrazione del fatto che sempre più è sentita l'esigenza di materiali di questo tipo.
forma grafica: A 4, a due colori (verde e bianco), presenza di foto, tabelle pagine: 254 prezzo: 35.000 lire materiali: audiocassetta, chiavi degli esercizi destinatari: studenti in classi monolingui o plurilingui grado di conoscenza richiesta: livello intermedio o avanzato
obiettivi: offrire agli studenti nuove strategie di comuncazione interaziendale fra etnie diverse abilità linguistiche esercitate: sia recettive che produttive, sia scritte che orali
contenuti linguistici: scelta semi-arbitraria (così definita dall'autrice) nella selezione delle nozioni e funzioni linguistiche del linguaggio d'azienda. Richiesta di precisare tramite la ricerca quali siano i temi e i contenuti linguistici da inserire per i linguaggi settoriali. La grammatica può essere usata come punto d'arrivo o come punto di partenza
metodologia: materiali fortemente influenzati da scelte di tipo sociolinguistico, metodo comunicativo basato su materiali e situazioni autentiche tipo di documenti presentati: testi presi da giornali, riviste, lettere, documenti commerciali, dialoghi
chiarezza dell'indice: l'indice è molto chiaro e suddiviso nelle sezioni dell'unità; esso indica, per sezioni, l'obiettivo dell'unità, gli argomenti linguistici e economici trattati
numero di unità: 10 più un'introduzione alla corrispondenza commerciale, così suddivise: unità 1-5 parte prima (lavoro), unità 6-10 parte seconda (affari), parte terza costituita dal manuale commerciale, con modelli di lettere
struttura dell'unità: ogni unità è suddivisa in tre sezioni: Lingua, Cultura d'azienda e Grammatica. In qualche unità viene aggiunta anche una quarta sezione, dal titolo Corrispondenza, che si ricollega al manuale commerciale. Nella prima sezione LINGUA vengono presentati dialoghi e testi scritti a cui seguono degli esercizi (lessico, morfologia, sintassi ecc.). Nella seconda sezione CULTURA D'AZIENDA si trovano letture e documenti autentici (arricchiti con esercizi di comprensione scritta e orale) e nella terza sezione, dedicata alla GRAMMATICA, si presentano alcune schede sulle tematiche dell'unità.
forma grafica: leggermente più grande di A 5, in bianco e nero, presenza di foto e disegni, cartina geografica
pagine: 207
prezzo: circa 60.000 lire, prezzo in dollari o in franchi svizzeri
materiali: in appendice alcune schede riassuntive di grammatica con indicazioni in inglese
destinatari: studenti americani di scienze politiche o economiche o segretarie
grado di conoscenza richiesta: livello intermedio
obiettivi: ampliare le conoscenze linguistiche dei discenti di un corso di italiano lingua straniera, soprattutto in forma di attività di conversazione abilità linguistiche esercitate: sia recettive che produttive, sia scritte che orali, partenza sempre da un testo, spesso in forma di dialogo scritto, o da una lettera
contenuti linguistici: non esplicitati, se non in forma di schede in appendice.
metodologia: metodo definito comunicativo, basato su materiali costruiti in base a situazioni autentiche, con qualche esempio di testi autentici. Scelta di argomenti non sempre prettamente economici e senza progressione logica
tipo di documenti presentati: dialoghi scritti costruiti, lettere, formulari autentici, pubblicità
chiarezza dell'indice: l'indice consiste solo nell'elenco dei titoli delle unità
numero di unità: 13, non definite tematicamente
struttura dell'unità: non è ravvisabile una struttura coerente di tutte le unità. Tutte le unità partono con un testo scritto, a cui segue una sezione Vocabolario in cui sono raccolti, con la traduzione inglese, i termini più o meno tecnici. A questa segue un'altra sezione, chiamata Espressioni, che presenta con traduzione poche espressioni della lingua comune. Lezione è chiamata quella parte dell'unità che presenta una sequenza di esercizi di tipologia ridotta (rispondere a domande, completare frasi, scrivere lettere o commenti e tradurre) <
forma grafica: A 4, in bianco e nero, presenza di foto, tabelle, cartine geografiche
pagine: 288
prezzo: 30.000 lire
materiali: corso multimediale comprensivo di una videocassetta e 3 audiocassette, indice analitico che serve da registro
destinatari: studenti di lingue o scienze politiche, professionisti con una formazione universitaria, che intendono operare in settori professionali attinenti agli scambi internazionali con l'Italia
grado di conoscenza richiesta: livello intermedio o avanzato
obiettivi: formare personale di alta qualificazione in grado di soddisfare funzioni come rassegna stampa, partecipazione a trattative, organizzazione di visite di delegazioni, comprensione di bandi di concorso...
abilità linguistiche esercitate: sia recettive che produttive, sia scritte che orali, partenza sempre da un testo a stampa, audio o video
contenuti linguistici: vengono focalizzati alcuni argomenti richiamando l'attenzione sulla funzione pragmatica di determinate scelte linguistiche. Le autrici hanno preferito non elaborare una sezione prettamente grammaticale, partendo dal presupposto che gli studenti abbiano già solide nozioni di lingua generale. L'approfondimento linguistico è lasciato all'intervento dell'insegnante
metodologia: metodo comunicativo basato su materiali e situazioni autentiche, uso della lingua italiana in diversi contesti comunicativi della vita professionale. Reperimento autonomo di fonti da parte degli studenti tipo di documenti presentati: articoli della stampa di informazione, specialistica, saggi, leggi, case-study, grafici; diversi media usati come fonte, radio, televisione, archivi multimediali. Testi linguistici offerti come approfondimento alla fine dell'unità
chiarezza dell'indice: l'indice è molto dettagliato, è suddiviso nelle sezioni dell'unità senza avere però una chiarezza grafica che individui immediatamente gli obiettivi; è un elenco di materiali, e nelle sezioni più linguistiche vengono indicati gli argomenti trattati.
numero di unità: 6 definite tematicamente
struttura dell'unità: ogni unità è suddivisa in sezioni relativamente indipendenti per un uso differenziato del materiale. Nella prima sezione, denominata DOCUMENTI, vengono presentati diversi testi, accompagnati da esercizi sul testo o sul linguaggio. In questa sezione sono comprese due rubriche: la prima Per comprendere il testo è vista come aiuto alla comprensione (parte lessicale e parte "socioculturale"), la seconda Per parlare di raccoglie i termini e i costrutti di una determinata disciplina, con particolare attenzione alle forme utilizzate per parlare di un argomento, non limitandosi solo alla semplice terminologia. La seconda sezione, RIFLESSIONI LINGUISTICHE mira all'esercitazione di alcuni aspetti linguistici, sia lessicali, che morfologici, che morfosintattici o stilistici. Particolare attenzione è data alla funzione pragmatica di determinate scelte linguistiche. Nella terza sezione PER APPROFONDIRE IL TEMA si integra l'unità con ulteriori documenti e tipi di testo e nella quarta A PROPOSITO DELLA LINGUA si affronta la questione dei linguaggi specialistici da un punto di vista linguistico.
Tutti e tre i materiali, pur essendo pensati per un pubblico simile, hanno delle caratteristiche proprie, soprattutto di metodo, che li caratterizzano (più comunicativo il primo e il terzo, tradizionale il secondo, con uso di sussidi audiovisivi o solo di materiale cartaceo); il primo e il terzo sono generici, rivolti a studenti di italiano di tutti i paesi, mentre il secondo è visto in ottica contrastiva. Tutti e tre sono stati sperimentati in corsi per stranieri. Le tre pubblicazioni sono pensate per un livello medio avanzato, cosa che sostiene l'ipotesi che un linguaggio specialistico si possa studiare solo dopo aver acquisito un bagaglio di lingua generale. Pare importante qui sottolineare il legame che spesso è presente fra una forma grafica accurata e dei contenuti metodologici chiari e definiti: il discente e l'insegnante possono così subito rendersi conto di come procedere e soprattutto per lo studente è sicuramente motivante poter individuare i diversi tipi di obiettivi che si propone di raggiungere. Soprattutto il primo volume qui presentato risponde a queste caratteristiche, nell'ottica rappresentata da tutta la collana, che offre anche manuali di linguaggio giuridico, medico e artistico-architettonico.
Per quel che riguarda i contenuti economici, pur partendo dal presupposto che la materia sia conosciuta, in tutte e tre le pubblicazioni vengono messe in risalto le differenze e le particolarità, anche sociolinguistiche e culturali dell'italiano economico e per gli affari. Questo è esplicitato nel primo manuale, realizzato nel terzo (che presenta uno spettro di temi più ampio anche perché non è prettamente economico) e accennato nel secondo. Maggiore attenzione al fenomeno linguistico vero e proprio è stata dedicata dal terzo manuale, che prevede pure una sezione di approfondimento linguistico teorico, presentando una varietà di testi sulle caratteristiche del linguaggio specialistico, mentre la tipologia degli esercizi è varia, ma sempre mirante, nell'ottica di un metodo comunicativo e di scoperta delle strutture, alla partecipazione diretta dello studente nell'acquisizione della lingua in questione. Soprattutto il primo e il terzo volume cercano di sfruttare le conoscenze pregresse degli studenti, invitandoli a discussioni e confronti con il sistema economico-sociale del loro paese. Pur rappresentando le tre pubblicazioni una rosa di metodi, contenuti e approcci che permettono a chi insegna linguaggio economico di adottare un volume vicino alle proprie convinzioni didattiche, si vede ancora la necessità di pubblicare altri manuali di linguaggio economico, magari differenziati maggiormente sulla base dei destinatari (siano essi studenti che imparano l'italiano all'estero o studenti stranieri che si avvicinano alla materia in un contesto italiano). Un'ulteriore osservazione potrebbe essere quella di preparare, accanto a materiali così ricchi per gli studenti (e che in certi punti sono quasi troppo articolati) anche una pubblicazione per insegnanti che si avvicinano all'insegnamento del linguaggio economico, ma che non sono magari specialisti di economia.
Dr. Stefania Cavagnoli, ricercatrice dell'area scientifica "Lingua e diritto" dell'Accademia Europea di Bolzano
In ihrem Beitrag vergleicht die Autorin die drei Lehrbücher „L'italiano per gli affari (Cherubini)”, „Introduzione al commercio italiano - An Introduction to Business Italian (Fava)” und „L'italiano per gli scambi internazionali (Minuz/Brighetti/Hegy)” zum Erlernen der italienischen Wirtschaftssprache. Dabei geht sie insbesondere auf deren praktischen Einsatz im Rahmen von Sprachkursen ein. Neben verschiedenen Kriterien, wie Inhalt, Layout, Preis usw., wird auch das dazugehörende didaktische Material (Audio- und Videokassetten, Übungen usw.) einer genaueren Bewertung unterzogen
Stefania Cavagnoli
http://www.eurac.edu/Press/Academia/14/Artikel4.asp
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