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Musica
Arte

Pizzica tarantata: i gruppi

Mascarimirì e Claudio Cavallo



Lingua: Italiana
Destinatari: Alunni scuola media superiore, Formazione post diploma, Formazione permanente
Tipologia: Documentazione
Abstract:


Mascarimirì

E’ tra l’autunno del ‘96 e l’inverno del ‘97 che prende corpo il progetto MASCARIMIRI’. Claudio “Cavallo” Giagnotti, Cosimo Giagnotti e Carlo “Calabrese” De Pascali decidono di lasciare l’esperienza di “Terra de Menzu”, una delle prime formazioni che all’inizio degli anni ‘90 ha contribuito alla rinascita della musica tradizionale salentina, con l’idea di diffondere tra le nuove generazioni il patrimonio musicale salentino. Sono di quest’anni i contatti venuti con i più famosi cantori salentini, dagli Ucci (Uccio Bandello, Uccio Aloisi, Giovanni Avantaggiato) alla famiglia Zimba, da Luigi Chiriatti a Bruno Spennato e l’incontro con i Sud Sound System, gruppo raggae salentino che decide di fondere le rime dei loro testi al ritmo dei tamburelli dei “Terra de Menzu”: il risultato lo testimonia il disco “Comu ‘na Petra” degli stessi SSS nei brani “Afro taranta jazz” e “Quannu crisce”..

Conclusa l’esperienza con “Terra de Menzu” i tre musicanti incominciano a costruire l’ essenza del nuovo progetto musicale MASCARIMIRI’ facendo nascere il concetto di Trad-innovazione, ‘melting-pot sonoro’ in cui la tradizionale musica salentina cambia volto e incontra, confronta altre sonorità, dal Dub al Raggae, dal Rock all’Hard-Core. La band inizia a cambiare musicisti e realizza due autoproduzioni: una musicassetta dove sono raccolti 10 brani tra cui “Gira gira lu munnu”, ballata tessuta sul ritmo della pizzica con riferimenti a problemi salentini quali l’emigrazione e la disoccupazione; il cd “Li mule de li gaggè” nella quale oltre ai due fratelli Giagnotti, ormai alle redini del progetto collaborano due tra i migliori musicisti salentini: Emanuele Licci (dalla band GHATONIA) e Claudio Miggiano (OFFICIAN ZOE’). Nel cd si distingue il brano “Bendirì”, destinato ad entrare nell’ alveo della Tradizione. Il vero successo di questa canzone, infatti, non è il numero delle copie vendute (all’ incirca 6000) ma il fatto che nelle varie feste paesane, nei luoghi di incontro tra musicisti tradizionali, così come nelle note ronde di tamburellisti e ballerini, “Bendirì” viene cantata e danzata insieme a brani storici della tradizione salentina (tra cui “Lu rusciu de lu mare”, “Kalinifta”, “Pizzicarella”).

Il periodo che consolida la maturità del progetto sono gli anni che vanno dal ‘99 al ‘03. Un nuovo cambiamento all’interno della formazione lascia della band iniziale solo Claudio “Cavallo” Giagnotti che ne diviene il vero leader, al quale si avvicina anche un altro musicista che farà la storia del gruppo: Vito Giannone che affiancherà Cavallo per molti anni insieme al bassista Beppe Branca, il cui ingresso segnerà la vera svolta verso la Trad-innovazione, introducendo nei groove di pizzica la linea di basso. E’ il “punk-hard-core-tarantolato salentino”, definizione usata per sottolineare la sperimentazione del gruppo che innesta al patrimonio tradizionale, tecniche fino ad allora estranee al suono tradizionale. E’ qui che incominciano le prime tournee nazionali ed europee, tra cui soprattutto la Francia, terra che più volte ospiterà i MASCARIMIRI’ grazie al legame con la produzione marsigliese MICMAC, vera fucina di artisti internazionali tra cui DUPAIN, formazione che in Francia sta seguendo una strada musicale parallela a quella dei MASCARIMIRI’, contaminando la tradizione occitana con tempi e suoni contemporanei. Una strada che giungerà a congiungersi fino al connubio tra le due realtà che divideranno più volte il palco e realizzeranno il progetto speciale: “Occitanica salentina” presentato nell’ edizione 2001 de “La Notte della Taranta” a Melpignano (di cui si lasciano tracce nel cd prodotto dall’istituto Diego Carpitella) e alla “Féte de la Plaine” a Marsiglia. E’ di questi anni, inoltre, l’incontro con RADIO POPOLARE, celebre emittente di Milano che decide di inserire i salentini in una delle sue etichette più prestigiose, l’ “Edizione Ishtar”. Il nuovo cd KADD€’, accoglie subito i consensi della critica proponendosi come un ulteriore allontanamento dalla tradizione “pura” grazie all’inserimento del quarto musicista Sandro “Moviola” Dell’Anna che da’ un uso anomalo alla sua etno-batteria. Dopo una lunga ed intensa carriera concertistica è del 2001 il lavoro discografico CALABRISA TOUR, che documenta i concerti del tour in Francia e TARANTATRANCE del 2003, prodotto da SOTTOSUONI e che contiene 12 tracce remixate da un collettivo di Dj di Monopoli nominato “Alpha Bass” di cui alcuni brani vengono pubblicati in Inghilterra accanto a massimi rappresentanti del Dub Elettronico come The Rootsman.

Nel settembre 2003 Mascarimirì cambia la "band", Marco Santoro Verri al Basso Elettrico, ed Antonio Melegari “lu ‘ntoni de Cutrufianu” -già noto per le già frequenti collaborazioni sui palchi mascarimirì - ed ancora “accompagnatore ufficiale” di Uccio Aloisi noto cantore salentino con il quale è stato presente alla Notte della Taranta (2000). Gli ultimi lavori di Mascarimirì distinguono il gruppo per la voglia di costruire ed inventare suoni, testi e melodie sempre nuove e per aver portato all’ interno della musica tradizionale del Sud italiano elementi di profonda innovazione.
Nel Novembre 2003, prodotto dalla “Sottosuoni” vengono pubblicati i Remix dei Mascarimirì: " TARANTA TRANCE ", Cd che contiene 12 brani remixati da un collettivo di Dj di Monopoli denominato "Alpha Bass " di cui alcuni brani sono stati pubblicati nella compilation europea "Rough Guide To Italia Nova".
Marzo 2004 è una data ancora molto importante per Mascarimirì, prodotto da Radio Popolare e Ishtar e distribuito dalla Family Affaire l'uscita del nuovo lavoro discografico dei Mascarimirì; il cd intitolato "FESTA", è ancora una volta una continua ricerca che va a toccare espressioni musicali tradizionali salentine, messe a confronto con il Dub, Flamenco-Dub, Reggae, Hip Hop, Ska. La maggior parte dei brani sono inediti sia nel testo che nelle musiche. In “Festa” sono presenti brani tradizionali come Occhi Turchini (trad. Calabrese), ‘zza Marianna (omaggio ad Otello Profazio), Mara L’Acqua (trad. Salentina), Lu Pecuraru (Trad. Salentina), tutti rivisti ed interpretati in una maniera innovativa.

Molte sono collaborazioni con altri gruppi europei: i francesi Les Negresses Vertes, Massilia sound system, Dupain, Lo cor de la Plana, Manu Theron, Joglar Verne, Nux Vomica, l’asturiano Xuacu amieva, i messicani Salario minimo, i maestri dell’ area napoletana E’ Zezi, Eugenio Bennato, Marcello Colasurdo, i salentini Sud Sound System, Crifiu, Officina Zoè, Uccio Aloisi, Alla bua, Opa Zupa. Altrettanto numerose le partecipazioni del gruppo a vari festival internazionali, tra cui la NOTTE DELLA TARANTA, a cui la formazione partecipa in ben 5 edizioni concertate da Daniele Sepe, Piero Milesi, Joe Zawinul, Vittorio Cosma e presenta due progetti speciali: il già citato “Occitanica salentina “ con i Dupain e “Nuevoflamencodub” con ospiti come l’asturiano Xuacu Amieva alla gaita, Manu Theron ai virtuosismi vocali e i salentini Crifiu ai groove.

Il 2004 è l’anno del nuovo lavoro discografico: FESTA, prodotto da RADIO POPOLARE che continua la parabola ascendente del gruppo verso nuovi confini musicali e che si traduce in un live inedito ed originale in cui alle sonorità trad-innovative del gruppo si mescolano ad una scenografia quasi teatrale che rappresenta alcuni dei simboli del salento: le tradizionali luminarie tipiche delle feste paesane salentine dedicate ai santi patroni poste a cornice del palco e vino e taralli salentini che vengono offerti al pubblico ricreando il significato intimo della festa. Il 2004 è, inoltre, l’anno di nuovi tour internazionali tra Francia e Belgio e di una prolifica stagione concertistica su tutto il territorio italiano.

Il 2005 viene accolto dai Masacrimirì con una formazione ancora più giovane e sperimentale che, dopo la defezione di tre dei quattro vecchi musicisti, si apre ulteriormente alla sonorità contemporanee accogliendo nuovi strumenti come chitarre elettriche, synth e batteria. Una nuova formazione al cui leader Cavallo si affianca un grande ritorno: il fratello "Mino" Giagnotti, definito dalla critica, una delle voci più interessanti del panorama popolare salentino, già fondatore dei primi Mascarimirì, leader del suo progetto CRIAMU "Nuova compagnia di canti e cunti della tradizione" e ora di nuovo accanto a Cavallo, in un simbolico re-incontro tra vecchio e nuovo, tradizione ed innovazione. La voce tradizionale di Mino canta sull' onda sonora di chitarre distorte, riff "arrabbiati", tappeti musicali creati da sintetizzatori e moderni strumenti elettrici: ne viene fuori un sound potente, graffiante, a tratti geniale, tradizionalmente moderno, trad-innovativo che caratterizzerà il nuovo spettacolo live del gruppo.




http://www.bassculture.it/booking/mascarimiri.html


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