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IL TUO GIUDIZIO SULLA RISORSA
Educazione linguistica Italiano
Abilità di base
Educazione linguistica Italiano come lingua seconda
Imparare a leggere in un mese. I centri di apprendimento non formale in Madagascar.
Lingua:
Italiana
Destinatari:
Insegnanti
Tipologia:
Materiale per autoaggiornamento
Abstract: Imparare a leggere in un mese
Grande successo per i centri di apprendimento non formale in Madagascar. Solo in un mese Jocelyn, di dodici anni, ha imparato a leggere. Sta frequentando uno dei 260 centri di apprendimento in Madagascar nei villaggi delle province più povere di Fianarantsoa, Majunga, Tamatave e Toliara. Il centro è il primo contatto di un’istituzione per l’educazione da parte di Jocelyn. Come molti che vivono nelle campagne del Madagascar, i genitori di Jocelyn, che sono agricoltori, non possono permettersi di mandarla a scuola - Spero che i corsi non si fermino. Voglio continuare ad apprendere, - dice Jocelyn, mentre con fierezza sta leggendo il suo libro ai genitori.
Il governo del Madagascar sta applicando un programma collegato con le Nazioni Unite per promuovere l’educazione di base per tutti per i bambini con un piano di educazione non formale. Attivato nel 2001, offre opportunità di apprendimento per i bambini che non vanno a scuola, analfabeti e minori che lavorano e anche agli adulti. Oggi, un bambino su tre non va a scuola in Madagascar, mentre un adulto su tre non sa leggere.
Un approccio effettivamente appropriato
La mobilitazione è stata diffusa. Le persone dei villaggi selezionati hanno costruito i loro centri di educazione - un’aula costruita con metallo o argilla. Malgrado le premesse rudimentali e l’assenza di materiali, la classi sono piene. Bambini, madri con i figli in braccio, ragazze - alcune di loro incinta - seguono con la stessa attenzione, mostrando il retto modo di apprendere.
Il Programma è basato su un approccio di lettura per tutti basato su i bambini in età di scuola primaria. L’approccio usa le consonanti in immagini e le mostra con storie familiari per i bambini, attraverso le quali si aiutano a memorizzare l’alfabeto in giochi di ruolo, sedendo per terra con i loro libri in grembo. Tutti i materiali sono stati tradotti in lingua Malagasy.
- I bambini possono leggere dopo un mese in classe, - afferma il fondatore del Joint Programme dell’UNESCO, Ibrahim Sidibé. - Poi sono instradati verso le vie formali di istruzione, in base all'età.
Per gli adolescenti come Jocelyn, è stata data una possibilità nei centri specializzati per conseguire i cinque anni di apprendimento della scuola primaria. In appena dieci mesi ricevono un’istruzione intensiva che permette di sostenere l’esame per la scuola primaria.
Per gli analfabeti giovani e adulti, il modo di apprendere è differente. Seguono corsi - di sviluppo di alfabetizzazione intensiva -, in due fasi: un corso iniziale di quarantotto giorni dove apprendono con familiarità a leggere, scrivere e contare. Il ritmo dei corsi è stato adattato ai loro bisogni. La seconda fase dei trentasei giorni fornisce le basi tecniche per un apprendimento professionale. Lo scopo consiste nel permettere loro di trovare un lavoro o di migliorare le condizioni economiche. Ai sedicenni sono proposte competenze per l’agricoltura, pesca, edilizia e cucito.
La vita del sedicenne Tombotsara è cambiata da quando ha frequentato le classi per l’alfabetizzazione. Vive in un piccolo villaggio, Tanambao Befotoana, e ha trascorso la maggior parte della sua vita ad aiutare i suoi genitori nei campi. Oggi è lo studente migliore nella sua classe. È il migliore a leggere i poster sui muri del villaggio e li spiega ai suoi amici.
Un buon inizio
L’UNESCO e le agenzie correlate vogliono sviluppare il Programma e costruire le scuole nelle aree remote. L’obiettivo consiste nell’avere 500 centri non formali di apprendimento per 20.000 adulti, giovani e bambini per il 2005.
Questo programma è eccezionale, dice Raymondine Rakontondrazaka - coordinatore nazionale del programma. - E' la prima volta che vi sono stati sforzi in comune per le persone disagiate -, in aggiunta a una politica di educazione non formale. - Realizziamo corsi che rispondono solo ad un frammento delle domanda per l’educazione. Ma è un buon inizio! -
Contact: Ibrahim Sidibe, UNESCO Parigi E-mail: i.sidebe@unesco.org * International Labour Organization, UN Population Fund, World Food Programme, UN Development Programme, World Health Organization, UNESCO and UNICEF.
http://www.scuolanewsforminform.it/osservatoriointernazionale/educationtodaymarzo2004parteprima.htm
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