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  SCHEDA

Tipologia:Protocollo d'Intesa
Numero emissione:
Data emissione:31/05/1999
Ente emittente:Altro...
Oggetto:PROTOCOLLO DI INTESA
Testo:fra

Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato di Educazione Fisica e Sportiva Coordinamento delle attività per gli studenti

U.N.A.SP. ( Unione Nazionale Associazioni Sportive), Associazione Benemerita di Interesse Sportivo riconosciuto dal CONI

e

Federazione Compagnia delle Opere Non profit




Premesso che. il Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato di Educazione Fisica e Sportiva - Coordinamento delle attività per gli studenti:

· rileva come la scuola delle autonomie interagisce da protagonista con le autonomie locali., i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio;
· favorisce l'applicazione dell'art. 21 della L. 15 Marzo 1997 n. 59 per cui ogni scuola, tramite l'autonomia, persegue la massima flessibilità e tempestività di iniziativa, la valorizzazione delle risorse locali e, insieme, la riconoscibilità della dimensione europea, nazionale e locale;
· ritiene che tutto ciò che si svolge a scuola sulla base di progetti educativi-curricolari o extracurricolari, chiunque ne sia l'attore deve considerarsi attività scolastica;
· valorizza l'insegnamento di educazione motoria, fisica e sportiva come aspetto dell'educazione generale, in stretta correlazione con tutte le altre discipline, il riconoscimento del suo determinante ruolo educativo nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado e le innovazioni introdotte dal recente Protocollo d'Intesa fra il Ministero della Pubblica Istruzione ed il C.O.N.I.;
· promuove un rinnovato impegno degli insegnanti delle attività motorie fisiche e sportive,
che dovranno essere finalizzate alla partecipazione della totalità degli alunni e mirare non al mero addestramento e irrobustimento del corpo, ma in primo luogo ad un processo dì sviluppo dell'intelligenza, di realizzazione della personalità e del suo adattamento autonomo all'ambiente nel quadro del più vasto progetto educativo di tutta la scuola;
· sostiene la funzione nuova che l'educazione motoria, fisica e sportiva deve giocare nel complesso della programmazione didattica, la necessità della progettazione e del coordinamento delle varie azioni da svolgersi in comune con gli altri settori ed agenzie del territorio, secondo modelli educativi coerenti con la vocazione istituzionale della scuola (senza limitarsi alla selezione delle eccellenze ma per avviane il maggior numero di giovani allo sport, al benessere fisico e al gioco).

Premesso che l'U.N.A.SP. e la Federazione Compagnia delle Opere Non profit

· ritengono fondamentale lo sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e riconoscono nella scuola l'ambito privilegiato perchè il processo educativo si realizzi come introduzione a vivere con piena consapevolezza tutti gli aspetti della realtà;
· considerano l'attività motoria e sportiva uno strumento fondamentale per la crescita di una personalità capace di affrontare la realtà con senso di responsabilità, iniziativa, equilibrio;
· attribuiscono all'educazione motoria e sportiva un importante fattore di sviluppo della capacità di collaborazione, di solidarietà, rispetto dell'altro, lealtà che sono alla base della convivenza civile;
· operano da tempo, in particolare l'UNASP da oltre 20 anni, nella realtà giovanile e scolastica per favorire la promozione e la diffusione dell'attività motoria sportiva e ricreativa;
· sostengono la necessità per i giovani di una proposta polivalente delle esperienze motorie che possano migliorare la funzionalità corporea e la presa di coscienza del proprio corpo, che permettano l'acquisizione dì abilità trasferibili e che consentano di sperimentare differenti specialità sportive per scoprire attitudini e propensioni personali;
· sostengono la necessità che nell'ambito scolastico operino persone competenti sul piano pedagogico e didattico, affinchè le proposte siano adeguate all'età e ai reali bisogni degli studenti;
· operano, attraverso le Associazioni e gli Enti aderenti presenti sul territorio, per prevenire le cause della dispersione scolastica e per rimuovere e superare i fattori del disagio giovanile, anche attraverso progetti mirati e integrati, attivati in collaborazione con le scuole;
· collaborano con le istituzioni scolastiche per la definizione di proposte formative che prevedano attività sportive, ludico ricreative, di educazione musicale, artistica e teatrale, di introduzione all'utilizzo di strumenti multimediali, nonchè di aiuto allo studio e di approfondimento culturale e didattico;
· collaborano con le Associazioni del territorio e gli Enti locali per la costituzione di centri di formazione ed aggregazione giovanile;
· promuovono, attraverso le proprie Associazioni qualificate, la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti di ogni ordine di scuola;
· collaborano con gli studenti, le famiglie e le istituzioni scolastiche per l'attivazione e la gestione di progetti educativi e formativi in linea con le nuove direttive previste dalla legge sull'autonomia scolastica;
· offrono la possibilità di realizzare, in collaborazione con il Ministero, opportunità di professionalizzazione e di stage per gli studenti della scuola secondaria superiore e per le iniziative post-diploma.

Considerato che il Protocollo di Intesa Ministero Pubblica Istruzione - CONI ha stabilito il nuovo quadro complessivo di riferimento per lo sviluppo di iniziative comuni;
Rilevata l'opportunità di costruire una collaborazione nelle aree di comune interesse, in funzione della centralità dell'offerta formativa ed educativa;
Considerata l'esigenza di sostenere le istituzioni scolastiche nell'attuazione di iniziative autonomamente programmate o nella partecipazione ad iniziative concordate;
Ritenuto che l'adozione di un sistema di certificazione dei percorsi formativi incentrato sulla modularità del curricolo e sull'adozione di piani di studio, anche individuali che prevedano crediti formativi ed unità capitalizzabili consentirà di integrare e di esplicitare gli apporti dell'attività sportiva alla crescita umana culturale e civile degli studenti;
Vista la direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione del 3 Aprile 1996 n°133 e il DPR 10 Ottobre 1966 n°567 e ritenuto opportuno collaborare per sopportare le iniziative complementari e le attività integrative nelle istituzioni scolastiche che pure non si limitano allo sport ma sono tali da coinvolgere molti aspetti della vita di relazione dei giovani, anche rispetto a temi come la solidarietà, la protezione civile, l'educazione ambientale;
Considerata la necessità di costituire un forte coordinamento operativo, all'interno di un contesto di nuove relazioni istituzionali ed in stretta connessione con le politiche territoriali e di sviluppo locale;
Stabilito che le parti firmatarie del presente protocollo e i relativi organi, in particolare gli istituti scolastici nell'ambito della loro autonomia e sulla base delle determinazioni assunte dai propri organi collegiali, concorreranno all'attuazione del presente accordo nel quadro dei rispettivi ordinamenti e in conformità con essi così come definiti dalle normative comunitarie, nazionali, regionali e locali attualmente in vigore o che interverranno nel periodo di validità dell'accordo stesso:



si conviene


Art. 1



Il Ministero della Pubblica Istruzione-Ispettorato di Educazione Fisica e Sportiva, l'UNASP e la Federazione Compagnia delle Opere Non profit, nel rispetto dei propri ruoli istituzionali ed associativi, si impegnano:
· a collaborare con le singole scuole per l'attuazione di progetti educativi per attività motorie e sportive adatte alla età degli allievi e protese a coinvolgere in maniera diretta gli insegnanti di Educazione Fisica;
· a collaborare con le singole scuole per l'attuazione di progetti riguardanti le attività ludico-ricreative, di educazione musicale, artistica e teatrale, di animazione, di introduzione all'utilizzo di strumenti multimediali, nonchè di aiuto allo studio e di approfondimento culturale e didattico, allo scopo di prevenire le cause della dispersione scolastica e del disagio giovanile;
· a promuovere la realizzazione di attività fisico-sportive e ludico-ricreative rivolte agli alunni disabili e la collaborazione con le realtà che operano nel settore dell'handicap;
· a collaborare con le istituzioni locali, le associazioni dei genitori e con altri soggetti pubblici e privati, per la gestione ottimale delle risorse territoriali, compresi gli impianti sportivi scolastici e non scolastici;
· a promuovere un piano di consultazione e di intervento delle consulte provinciali degli studenti e delle realtà studentesche per l'identificazione di eventuali ostacoli che si frappongano alla libera fruizione di iniziative per lo sport per tutti, nonchè per la valutazione di eventuali piani operativi da attuare;
· a collaborare con le Associazioni scolastiche degli studenti, dei genitori e degli insegnanti, nel rispetto dei singoli ruoli, per il miglior utilizzo sportivo e associativo delle strutture scolastiche, prevedendo specifici protocolli d'intesa locali;
· a sperimentare la costituzione di apposite commissioni di studio miste per l'identificazione delle modalità di certificazione dei crediti formativi sportivi;
· a realizzare progetti sportivi comuni che, all'interno di reti associative internazionali, favoriscano nei giovani l'acquisizione di una coscienza europea;
· a favorire le iniziative che potranno essere in seguito concordate a cui le scuole parteciperanno sulla base di progetti educativi e didattici autonomamente deliberati.



Art. 2



L'UNASP e la Federazione Compagnia delle Opere Non profit si impegnano:
· a promuovere progetti sportivi, ludico-ricreativi e formativi da realizzarsi nelle scuole di ogni ordine e grado e in seguito ad autonome ed apposite deliberazioni;
· a produrre un'azione di sensibilizzazione e informazione delle famiglie sul valore della pratica sportiva e su tematiche relative al rapporto salute/ambiente/sport, con particolare riferimento alle iniziative tese a combattere la cultura del doping;
· a realizzare attraverso le associazioni aderenti e operanti sul territorio, in stretta collaborazione con le singole scuole, tornei, manifestazioni sportive, corsi sportivi, stages, incontri e convegni su tematiche relative agli aspetti fondamentali dell'esperienza sportiva ed educativa;
· a promuovere campi, residenziali e non, invernali ed estivi, tesi a far maturare, oltre alla conoscenza delle varie attività sportive, la positività della vita comunitaria;
· ad operare avvalendosi, per i progetti riguardanti le attività di educazione motoria e sportiva in ambito scolastico, di persone professionalmente qualificate quali gli insegnanti di Educazione Fisica, i diplomati ISEF, i futuri laureati in Scienze motorie;
· a realizzare, attraverso le associazioni aderenti, che già operano in questo settore con il Ministero della Pubblica Istruzione e le sue strutture periferiche, iniziative, corsi di formazione ed aggiornamento del personale docente di ogni ordine scolastico, con un'attenzione particolare agli insegnanti della scuola elementare, con l'obiettivo di renderli consapevoli dell'opportunità educativa e formativa dell'attività motoria e sportiva, in collegamento con le altre educazioni e tutti gli ambiti disciplinari.



Art. 3



A livello nazionale é preposto all'attuazione della presenta intesa un gruppo di lavoro misto coordinato dal Sottosegretario di Stato competente o, su sua delega, dal capo dell'Ispettorato di Educazione Fisica e Sportiva, da un capo di istituto e da due membri designati dall'UNASP e dalla Federazione Compagnia delle Opere Non profit.

Ove richiesto da una delle parti potrà costituirsi a livello regionale un gruppo di lavoro misto presieduto dal competente dirigente periferico ( del capoluogo di Regione ) del Ministero della Pubblica Istruzione e composto da un Coordinatore per l'Educazione Fisica, da un referente per l'educazione alla salute, da un rappresentante delle Consulte provinciali degli studenti e da tre membri designati dall'UNASP e dalla Federazione Compagnia delle Opere Non profit.

I gruppi di lavoro curano la corretta applicazione del presente protocollo, esaminano i problemi connessi e ne prospettano le soluzioni, individuano le modalità di diffusione delle informazioni, promuovono il monitoraggio delle azioni previste.



Art. 4



Il presente protocollo ha validità di tre anni dalla data di sottoscrizione e può essere, d'intesa fra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza.

Roma, 31 maggio 1999



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