C'è
bisogno di energia positiva per vivere, per andare incontro
alla vita, per incontrare gli altri. Oggi invece sembra che
sul "villaggio globale" dominino le nubi opprimenti dell'incertezza,
della paura e dell'odio.
Il Mediterraneo dei bambini è infestato da guerre e violenze
assurde, da incredibili sofferenze ed ingiustizie: sangue innocente
in Israele e in Palestina, baby prostitute nelle città europee,
350 mila bambini che lavorano in Italia, junior killer nelle
comunità opulente, villaggi e città insanguinate in Macedonia,
omicidi tra familiari, scafi dei criminali pieni di bambini
donne e giovani in cerca di speranze, spesso gettati in mare
o respinti, milioni di bambini sempre più affamati di pane o
di affetto.
Gli adulti, pur ufficialmente, sempre più attenti all'infanzia,
sembrano disorientati e privi di entusiasmo e messaggi chiari
da offrire al "futuro". Rispetto a tanto dolore, invitare i
bambini a ridere, sembrerebbe paradossale e provocatorio.
Tuttavia, di fronte alle rigidità razionali e, spesso, omicide
degli adulti, di fronte a forme di "trasgressività" trash ancor
più violente, si vuole essere provocatori e paradossali! Allora……..
Ridete! Ridiamo con l'arte, la letteratura, il teatro, il gioco!
Bisogna incentivare le situazioni e gli incontri che possano
squarciare la "cappa plumbea" che opprime e deprime. Giocare,
leggere, narrare costituiscono ottimi alimenti per un immaginario
infantile ricco di avventure e di entusiasmo piacevoli e gratificanti.
Rodari anticipò la grande svolta della letteratura italiana
per l'infanzia rompendo con la "cappa plumbea del moralismo
didascaleggiante".
Nella scorsa edizione, avendo esplorato, con Rodari, i mondi
del gioco linguistico, della creatività, del bambino protagonista,
della cultura ludica, della letteratura frizzante, abbiamo aperto
alle novità della terza: la letteratura, il teatro, il cinema,
i laboratori che fanno ridere i bambini. Vogliamo ricollegarci
"alla linea pinocchiesca", spesso avversata, delle forme artistiche
rivolte all'infanzia, quella linea che guarda al piacere, al
divertimento, all'avventura, al ridere, alla soggettività libera
e creativa. Il repertorio dei personaggi e delle situazioni
ricollegabile a questa tradizione culturale del Mediterraneo
è ricco: Pinocchio, Pennac, Giufà, Teatro delle ombre, Le Mille
e una notte, Pulcinella, Tofano, Giamburrasca, Rodari, Fo, Vamba,
Pitzorno, Teatro dei Burattini, Piumini, Lindo, Ziliotto, Calvino,
Ovadia, Teatro delle Marionette, Petrosino, Eco, Benigni, Munari,
Luzzati. L'elenco è incompleto, ma la ricchezza delle fonti
costituisce un variegato e significativo patrimonio da utilizzare
e testimonia il valore espressivo e comunicativo dell'umorismo,
presente, sin dall'antichità nella cultura di tutti i popoli,
sia come momento catartico e liberatorio, sia come modalità
creativa e intelligente nell'interazione con l'altro. Negli
ultimi tempi ed in vari ambiti si va sottolineando l'importanza
del ridere e dell'umorismo sul piano fisiologico, psicologico,
psicoterapeutico, culturale, formativo. "Chi è musone triste
e depresso non tiene le malattie lontane" (Susanno Tonegawa-premio
Nobel per la medicina). "…è pur sempre più facile vivere ridendo."
(Morgenstern)
Molti studiosi e ricercatori stanno dimostrando la grande utilità
del suscitare emozioni positive facendo ridere: ridendo si migliora,
perfino si guarisce. A noi, qui interessa sottolineare gli aspetti
"pedagogici" del ridere nel favorire la formazione di personalità
positive, libere, autonome, interculturali, creative. "In questo
senso il sorriso e il riso possono svolgere un'importante funzione
nella formazione dello spirito critico e della coscienza democratica,
attraverso la disponibilità ed atteggiamenti di fiducia e speranza
che aiutano il bambino ad attenuare tensioni ed ansie, a liberarsi
dalle paure, a maturare una visione ottimistica della realtà".(Rotondo)
Se
ridere fa bene, dobbiamo essere in ogni situazione, diffusori
e promotori della cultura del ridere e del sorridere come atti
liberatori e suscitatori di energie positive-costruttive. La
terza edizione della Settimana dei Bambini mediterranei creerà
molteplici situazioni, che valorizzeranno le capacità del ridere
e del sorridere. Il riferimento di base sarà la letteratura
umoristica per ragazzi del Mediterraneo. I ragazzi, la letteratura,
l'arte, il cinema, il teatro, i giochi, gli incontri, gli psicologi,
gli animatori, gli scrittori, i pedagogisti, i clown, gli editori,
gli studiosi, gli educatori, gli artisti, le famiglie, i rappresentanti
istituzionali: saranno tutti artefici della "linea del sorriso"
e della interculturalità.
Si
indicano, di seguito, alcuni fatti da considerare nella fase
progettuale:
·
Laboratori con scrittori ed animatori dell'Italia Albania e
Turchia su: storie per ridere (vedi: a- Ridere, sorridere, leggere
a cura di Miari e Ficarelli, b- L'umorismo è quella cosa… a
cura di Cassini, c- La scienza gaia a cura di Beseghi, d- La
linea del sorriso da Tofano a Rodari a cura di Detti);
·
Spettacoli teatrali con varie tecniche, coinvolgendo compagnie
nazionali ed estere; · Collaborazione con la Fondazione Collodi
di Pescia(utilizzo di mostre, materiali ed altro);
·
Coinvolgimento di uno dei maggiori studiosi di Pinocchio:Tempesti;
·
Incontri con Moni Ovadia, Olek Mincer, Miranda Sulce, Tito Vezio
Viola, Giuseppe Fiori ed Eros Miari; · Incontro con attori dell'umorismo;
·
Concorso di scrittura creativa rivolto ai ragazzi del Mediterraneo
(8-14 anni): Una storia da ridere. Le storie, aventi come protagonista,
un personaggio della letteratura mediterranea in dimensione
multiculturale, saranno pubblicate e votate su Internet. Le
prime 50 saranno pubblicate su un libro curato dalla casa editrice
Sinnos di Roma. Tra i votanti saranno sorteggiati cinque ragazzi
e altri cinque saranno selezionati da una giuria: ad essi sarà
offerto un premio soggiorno ad Ostuni, insieme con un genitore
o insegnante o educatore;
· Un convegno-seminario su: Importanza del ridere a scuola,
in casa, in città, nella vita….nella letteratura ;
·
Un convegno sulla terapia del sorriso: esperienze in Italia
a partire dall'avventura di P.Adams (contattare Associazione
Ridere per vivere di Roma);
·
Laboratori di formazione didattica con la sezione "intercultura"
dell'IRRSAE della Puglia(presentazione-sperimentazione del kit
interculturale "Interground";
· Un convegno sul decennale del grande sbarco di albanesi a
Brindisi dal titolo: 19991 - 2001 Italia - Albania Dieci anni
insieme;
·
Collaborazione con l'Associazione "Occhio blu" per i rapporti
con la cultura albanese e con artisti italiani che lavorano
per intensificarli e migliorarli;
· Atelier dell'arte con esperti del modello "Giocare con l'arte"
e con Alfredo Lentini di Lecce;
·
Laboratori e spettacoli di danze e musiche popolari dei tre
Paesi indicati;
· Ludobus multiculturale con Greenpark di Roma.
Paesi
ospiti:
Albania e Turchia
Il momento fondamentale è costituito dall'incontro tra bambini
provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo: essi s'incontrano
per conoscersi, conoscere le storie i giochi le tradizioni dei
rispettivi Paesi. Per meglio organizzare tale attività, va curata
l'ospitalità e l'accoglienza di pochi gruppi, valorizzandone
al massimo la presenza e la loro funzione di ambasciatori di
culture e civiltà altre.
La
terza edizione porrà attenzione prevalente a due significative
realtà: Albania e Turchia. L'Albania è scelta in quanto con
essa s'intende stabilire un rapporto di costante collaborazione,
considerato che è molto vicina, è facile comunicare ed esiste,
ormai, una fittissima rete variegata di relazioni.
Vi
sono, poi, due ragioni storiche:
1)
quest'anno ricorre il decimo anniversario del primo massiccio
sbarco di donne bambini uomini provenienti dall'Albania e si
ricorda anche la grande solidarietà dimostrata dall'intera comunità
brindisina;
2) secoli di vicende comuni di collaborazioni La presenza delle
delegazioni albanesi nelle edizioni precedenti ha offerto notevoli
contributi sul piano culturale, ludico, letterario, scolastico,
artistico e umano. Considerato tutto ciò e rispondendo a specifica
richiesta, si potrebbe pensare, a partire da questa edizione,
ad una continuazione-esportazione della Settimana in una città
dell'Albania.
Lo
spostamento delle principali iniziative in Albania consentirà
un potenziamento notevole della efficacia interculturale di
tale iniziativa.
Il secondo Paese da cui far giungere, appositamente invitati,
i ragazzi ospiti e messaggeri, sarà la Turchia, paese dai mille
problemi di interazione con gli altri Paesi europei. Si rivela
molto difficile stabilire rapporti di curiosità, di conoscenza
e di collaborazione con questo Paese, immaginato molto particolare
e molto diverso dagli altri. La complessa situazione politica
suscita sempre allarme e diffidenza. Esso è ricco di storia,
di cultura e di valide testimonianze. Esso contiene, anche,
il grande dramma del popolo curdo. Anche lì vivono ragazzi dalle
diverse storie e dalle diverse etnie, i quali sognano la pace
e desiderano un futuro positivo. La Settimana può farci conoscere
direttamente e meglio le variegate tradizioni e l'immaginario
infantile.Anche in questo caso, i bambini (di diverse culture)
ci possono far conoscere storie e mondi inesplorati.
Lorenzo Caiolo