Forum Sociale Europeo - Appello alla mobilitazione per il 2 aprile
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 Forum Sociale Europeo - Appello alla mobilitazione per il 2 aprile


Appell a signer sur mobilitation 2 avril, Appeal to endors the call for the demonstration an april 2


 


The ESF 2004 stated that the struggle against racism and  for the rights of migrants and the freedom of movement is one of the main issue of international movements against neoliberalism, war and racism.


 


The 2nd of April 2005 will be an European day of action against racism,  for the freedom of movement, against deportation, against detention centers and for an alternative to the institutional racism contained in the European  Costitution which accelerates the process of segregation and exploitation of migrants in Europe.


 


European legislation national citizenship goes along with the enlargement of detention and segregation centres and mass deportation. the esf stands for the equality of rights for all.


 


Europe is developing a progressive militarization of borders and territories in name of the struggle agasinst clandestine immigration and terrorism. which has become in a war against civil rights and democracy.


 


The war on terror ha sled to an increase in racism and increasing attack on civil liberties which are concentrated on migrant and ethnic minorità communities accross Europe


 


This process involves also the countries close to Europe. The choice of building detention camps in the areas where people are coming from is part of a neocolonialist project which is based on the blackmail of economical and political help.


 


These choices have as a result the “border death”, the increase of clandestine people traffic, and, in Europe, the increase of casual jobs and exploitation. On migrants and asylum seekers they are experimenting new for of social exclusion and exploitation which has to be seen as the new slavery.


 


For these reasons we think it’s necessary and urgent to start the mobilization on the 2nd of April, putting these issues at the heart of the movements in the next weeks. It’s important to consolidate networks and  develop the knowledge that an other Europe is possible only if there will be and end to racism,  the creation of freedom of movement for migrants and asylum seekers and an end to detention fro migrants and equal citizenship rights.


 


 




 



Il FSE di Londra ha indicato nella battaglia per la libertà e i diritti dei migranti uno dei terreni principali di lotta dei movimenti internazionali contro il neoliberismo, la guerra e il razzismo.


 


Il 2 aprile prossimo sarà una giornata di mobilitazione europea per la libertà di movimento dei migranti, contro le espulsioni e i centri di detenzione, per una alternativa politica e culturale al razzismo proposto dal Trattato costituzionale dell'UE, che accellera e consolida il processo di segregazione e di sfruttamento degli immigrati e delle immigrate in Europa, introducendo una discriminazione istituzionale (o costituzionale) di livello internazionale.


 


L'Europa si costruisce senza e contro i migranti.


 


La scelta fatta nel Trattato Costituzionale dell'UE di introdurre di una cittadinanza europea basata sulla appartenenza nazionale è in continuità con la moltiplicazione dei luoghi di detenzione e di segregazione e con le espulsioni di massa. La logica della guerra, diventa sempre più l'asse portante delle politiche dell'UE e dei paesi membri in tema di immigrazione e diritto d'asilo. L'Europa sta procedendo ad una progressiva militarizzazione delle frontiere e del territorio in nome della lotta all'immigrazione clandestina e al terrorismo, che si è trasformata in una guerra ai diritti delle persone, alle garanzie e in definitiva alla democrazia.


 


Questa militarizzazione riguarda anche i paesi intorno all'UE. La scelta di costruire campi di detenzione nelle aree di provenienza, è parte integrante di un neo colonialismo che ricorre al ricatto degli aiuti , politici ed economici (anche a regimi fino a pochi gioni fa nell'elenco dei "cattivi"), per promuovere relazioni internazionali improntate alla persecuzione dei migranti e con l'obiettivo esplicito di impedire l'immigrazione legale. Le scelte dei governi europei hanno conseguenze immediate in termini di morti da frontiera, di promozione dei traffici di clandestini e, all'interno dell'Europa, con la crescita parallela di precarizzazione e sfruttamento. Sui migranti si stanno sperimentando nuove forme di esclusione sociale e sfruttamento, sempre più somiglianti ad una moderna schiavitù.


 


Per queste ragioni crediamo sia necessario e urgente rilanciare la mobilitazione del 2 aprile, mettendo al centro dell'agenda dei movimenti delle prossime settimane e provando a costruire e consolidare l rete di relazioni che, partendo dai territori, dai conflitti e dalle vertenze che vedono come protagonisti i migranti, sviluppi la consapevolezza  che un'altra europa è possibile solo se ci sarà libertà di movimento per i migranti e libertà dalle espulsioni, dalle detenzioni, dagli accordi di riammissione e dal razzismo di stato



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