NARRATIVA E RIFLESSIONE.
TRACCIA METODOLOGICA DI NARRATIVA. La narrazione come strumento cognitivo
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NARRATIVA E RIFLESSIONE.
TRACCIA METODOLOGICA DI NARRATIVA.

La narrazione come strumento cognitivo


di LAURA TUSSI


La materia relativa alla narrativa letteraria risulta una disciplina spesso sottovalutata soprattutto dagli studenti che evitano di applicarsi alla lettura ed alle esercitazioni connesse con il libro di testo. Un potenziale percorso di narrativa prevede l’acquisizione di un libro di lettura diverso per ogni allievo, che costui dovrà leggere nell’arco di un mese e mezzo, per poi sottoporsi ad un’interrogazione orale, durante la quale verrà valutato il quaderno di lavoro e la scheda bibliografica. La scheda bibliografica è un documento stilato dall’allievo, contenente le voci relative ai personaggi, ai protagonisti, all’antagonista, alla trama, agli episodi negativi o positivi, con le conclusioni e le considerazioni personali. Il primo punto consiste nel raccontare gli episodi che più hanno colpito l’allievo nella lettura del libro, individuando così degli elementi salienti nella narrazione e ricchi di un significato oggettivo oppure anche soggettivo. Per ciascuno degli episodi individuati e descritti si richiede uno schema riassuntivo che svisceri i passaggi apicali e i continua cruciali dei brani e degli episodi in essi contenuti, al fine di visualizzare nell’immediato i contenuti più significativi e contestualizzanti all’episodio stesso, che formano l’ossatura della trama narrativa. In seguito occorre trasformare gli schemi ricavati da ogni episodio in altrettanti riassunti scritti, così da ricavare dall’impalcatura schematica, l’infrastruttura riassuntiva in termini di forma scritta. Al fine di memorizzare e assimilare i contenuti trasmessi dalla narrazione del testo prescelto, si dovranno rappresentare i riassunti attraverso produzioni artistiche, ossia disegni stilati sul quaderno di materia. In seguito le raffigurazioni artistiche degli episodi verranno spiegate ed esplicitate con dei sottotitoli posti vicino o sotto il disegno che esplichino il contenuto e la funzione dello stesso, in aggiunta ad un titolo generale comprensivo del significato globale della produzione. L’allievo basandosi sul riassunto della parte introduttiva del libro di narrativa dovrà trarne uno schema, in quanto il brano d’introduzione apre innumerevoli orizzonti ermeneutici ed interpretativi di senso e significato dei contenuti narrativi presenti. A tale impostazione sistematica in chiave schematica, si aggiungerà una parte molto creativa, nel senso di fantasiosa, inventiva ed astrattiva, vale a dire la rappresentazione figurativa che interpreti il significato contenutistico dell’episodio schematizzato.   


Al disegno si aggiungerà una spiegazione in chiave esemplificativa del contenuto rappresentato, scritta dall’allievo, che aggiungerà una titolazione descrittiva della rappresentazione figurativa.
Tale modalità metodologica risulta utile per fissare nella memoria dell’allievo, tramite riassunti, schemi e disegni, le fasi più eclatanti, i periodi più salienti, gli episodi cruciali, le tappe procedurali del racconto narrativo.


Queste esercitazioni facilitano nell’allievo le facoltà astrattive, le capacità creative dell’astrazione, ossia del saper inventare, creare, fantasticare, inventare ed ideare su del materiale edito, prestabilito, ossia su racconti di narrativa scelti ad libitum, ma che comunque rappresentano un’autorità editoriale e da cui, così praticando, con tracce metodologiche alternative ed innovative, si prendono le distanze, liberandosi ed emancipandosi da tutto ciò che appare istituzionale, autoritario, schematico, rigido, approcciandosi invece al materiale in maniera analitica e costruttiva.

Laura Tussi email: tussi.laura@tiscalinet.it  

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