Viadana (Mantova): Ramadan, no alla preghiera in piazza, in attesa della moschea il Comune propone altri spazi
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Ramadan, no alla preghiera in piazza

Viadana (Mantova): in attesa della moschea il Comune propone altri spazi

VIADANA. Si avvicina il Ramadan per i seguaci dell’Islam. I giorni del digiuno e della preghiera si terranno grosso modo tra metà settembre e metà ottobre; per quel periodo, tuttavia, i musulmani residenti sul territorio non disporranno ancora di un luogo di culto tutto loro. Ma il sindaco Giovanni Pavesi chiarisce subito: «Il Comune potrà prestare solo spazi idonei. Non certo la piazza».


Pare, infatti, che alcuni immigrati pensino di convocare la preghiera nel centro cittadino, visto che la vecchia sala di vicolo Pernino non è agibile, e che il nuovo Piano di governo del territorio non ha ancora sbloccato la concessione dell’area su cui la comunità islamica potrà realizzare la propria moschea.


«Ma l’amministrazione municipale - mette le mani avanti il primo cittadino - è nettamente contraria alla piazza centrale, e dirà di no ad eventuali richieste in questo senso. Se no, poi la vorrebbero tutti. Non vedo i motivi per riunirsi nel centro cittadino, visto che esistono altri posti idonei e che il Comune è disponibile a concederli. Scegliere la piazza equivarrebbe ad una teatralità inopportuna; ma provocazione e vittimismo non portano a nulla».


Il sindaco ribadisce che «la nostra volontà politica di andare incontro alle esigenze dei fedeli musulmani è già stata ampiamente dimostrata: nel rispetto della legge regionale, abbiamo infatti individuato col Pgt un’area da destinare a luogo di culto. Per la effettiva concessione manca solo l’approvazione definitiva del Piano: tre mesi».


Pavesi pone l’accento «sulla laicità di questa amministrazione. Noi rispettiamo tutte le forme religiose; il punto di riferimento, però, è il rispetto della legalità».


Il sindaco ricorda che la vecchia “moschea” di vicolo Pernino - colpita da tempo da apposita ordinanza - non può ospitare più di trenta persone: «Se vi si ritrovassero lo stesso in numero maggiore, e accadesse un incidente, andremmo nelle grane tutti».


Per ovviare, l’amministrazione ha per ora offerto all’associazione dei fedeli musulmani l’auditorium Itc e il cinema Lux di S. Matteo. «Li riteniamo luoghi pubblici agibili, dignitosi ed idonei, capaci di accogliere decine di persone. Per vari motivi sono stati rifiutati, e pertanto stiamo studiando altre soluzioni. Ma è certo che l’unico criterio di scelta sarà il rispetto delle normative».


http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local//1757668



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