RAMADAN, AMATO, POSITIVO RUOLO RELIGIONI PER DIALOGO
(AGI) - Roma, 13 set. - L'Italia "riconosce e garantisce la liberta' religiosa e considera positivamente il ruolo che le religioni possono svolgere per lo sviluppo della persona e per favorire la coesione sociale". Lo afferma il ministro dell'Interno Giuliano Amato in occasione dell'inizio del mese del Ramadan, rivolgendo "un pensiero augurale alle donne e agli uomini di religione musulmana che vivono in Italia e che, con il loro lavoro e la loro partecipazione alla vita del Paese, intendono contribuire al cammino della comunita' nazionale unitamente alle altre espressioni della societa'.
"I principi di democrazia e di laicita' che sono alla base della societa' italiana e delle sue istituzioni - riaffermati recentemente nella Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione - sono il presupposto, sottolinea Amato, - per il pluralismo culturale e religioso, nel rispetto dell'uguaglianza e della dignita' umana; essi, al contempo, richiedono a tutti - cittadini o immigrati, individui o organizzazioni, privati o istituzioni - l'impegno al rispetto dell'ordinamento e dei valori che regolano la societa' italiana.
In tal senso guardiamo con partecipazione e solidarieta' all'impegno che le donne musulmane stanno dimostrando per conseguire quei traguardi di uguaglianza e parita' che il nostro ordinamento garantisce. Su queste basi l'integrazione fara' ulteriori passi, nel segno dell'accoglienza, del dialogo e dell'inclusione, ma anche del rifiuto dei comportamenti che non osservino quei principi e quei valori".
"In questa prospettiva - conclude il messaggio del ministro dell'Interno - guardiamo con rispetto a questo mese di digiuno, preghiera e riflessione, nell'auspicio che l'autentica spiritualita' che nel Ramadan trova espressione, confermi i sentimenti di pace e solidarieta' e la volonta' di dialogo e di coesione".
Nella tradizione di altri Paesi occidentali i messaggi augurali per la ricorrenza dell'inizio del mese del Ramadan - riferisce una nota del Viminale - possono essere indirizzati sia all'inizio che alla fine del Ramadan, in occasione del momento di rottura del digiuno (Eid al Fitr). Il Presidente degli Stati Uniti, per esempio, invia un messaggio all'inizio, mentre al termine del mese di preghiera invita alla Casa Bianca esponenti musulmani per la tradizionale cena di conclusione (l'ultimo messaggio di George W. Bush e' scaricabile dal sito www.whitehouse.gov). Il Vaticano privilegia la seconda occasione mediante un messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. (AGI)
http://cooperazione.agi.it/in-primo-piano/notizie/200709131143-cro-rt11033-art.html
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