DIO SOLE INDO-PERSIANO-MESOPOTAMICO
IL CULTO DI MITRA
Luigi Ambrosi
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   Ahura Mazda


Il culto di Mitra è quello che ha sostanzialmente più influenzato il rito religioso del Natale e la stessa religione cristiana. Sia a Mitra/ Dio Sole sia ad un suo profeta, Zarathustra, sono accreditate le nascite il 25 dicembre, molti secoli prima della nascita di Cristo. Mitra è fatto partorire da una vergine, è denominato “il buon pastore”, aveva 12 compagni, effettuava miracoli, sepolto in una tomba è risorto dopo tre giorni e la sua resurrezione veniva celebrata ogni anno. Il mitraismo è una religione che ha avuto il suo massimo sviluppo in Persia ma sembra sia di origine indiana. Altri storici sostengono che sia di origine mesopotamica.


   


Del nome Mitra in Persia, Varuna in India si trovano tracce fin dal 1400 A.C. ( compare nei testi sacri indiani Rig Veda) ma è possibile che questa divinità sia ancor più anteriore. Gli Ari lo tenevano in grande considerazione. Mitra, col nome di Bel, compare anche nel 1400 A.C. tra gli Dei di Stato dell’ Impero dei Mitanni in Mesopotamia, dove veniva festeggiato il 25 dicembre con la festa del Son (in babilonese Sole) invincibile: era considerato figlio del Sole e Sole egli stesso Zarathustra e’ un profeta che si ritiene nato nel 714 A.C. in Persia, combattè il politeismo dei popoli nomadi e favorì la nascita di un codice di leggi civili e morali valido per la crescente popolazione che da nomade diventava agricola e stanziale. Propose una religione universale e monoteista basata sul “Giusto sentire, giusto parlare, giusto operare” richiamandosi all’antico culto del Dio Sole Mitra e facendolo confluire successivamente nel nuovo Dio Mazda. La sua religione è nota anche come Parsismo o Zoroastrismo ed è ancora praticata in alcune zone dell’India e della Persia. Dai suoi detti, pensieri ed insegnamenti fu scritto il libro sacro “Avesta”, già noto ad Alessandro Magno. Si dice che nessuna religione più dello Zorohastrismo abbia affermato il valore della cultura.



Questa religione avrà enormi influenze sulle successive religioni monoteiste, come l’islamismo, il cristianesimo e l’ebraismo (le famose Leggi di Mosè sono le leggi introdotte dal re di Giuda, Gioisa, nel 621 A.C. nel suo Deuteronomio, quindi postume a Zarathustra). Con la conquista persiana di Babilonia il mitraismo entrò in relazione con le religioni mesopotamiche ed ebraiche (gli ebrei erano in esilio a Babilonia ed i persiani ne furono i liberatori). Successivamente il culto mitriaco, ebbe una grande ripresa con l’imperatore persiano Artaserse II e nel periodo ellenistico, quando si diffuse nelle province dell’impero Romano e nella stessa Roma portato dai soldati romani che già sotto Pompeo si convertivano in massa. 
 
Il culto veniva celebrato in grotte o sotterranei; l’iniziazione prevedeva il battesimo con l’acqua santa, il pasto in comune con condivisione di pane e acqua. 

Al Mitraismo sono accreditati i rituali e le credenze di:



-la recitazione delle preghiere
-l’atto delle mani giunte
-la genuflessione
-confessione delle colpe che contemplavano penitenze (prima corporali, poi sostituite da lavori socialmente utili)
-la confermazione (cresima),
-segnarsi la fronte con le dita,
-esposizione dell’ostia-disco solare sull’altare,
-il sacerdozio solo maschile,
-credenza nei premi e nelle pene nell’aldilà, e nel giudizio divino,
-il paradiso (parola che in persiano ancor oggi vuol dire “giardino”),
-l’inferno con fuoco e fiamme (non è eterno e i “cattivi” verranno restituiti al mondo nel giorno della resurrezione),
-la disposizione dell’altare (il banco di pietra davanti l’Abside),
-la stola, il copricapo dei vescovi ( che si chiama ancora mitria), le vesti, i colori,
-l’uso dell’incenso, l’aspersorio, e dei lumi accesi davanti all’altare,
-la stessa architettura delle basiliche, dove si eseguivano i riti in pompa magna. 


Mitra, soprannominato “Il Salvatore” salì al cielo col Carro del Sole dopo aver consumato il pasto sacro; la sua resurrezione avveniva in primavera ed i suoi sacerdoti così recitavano: “Rallegratevi, iniziati; il vostro Dio è risorto dalla morte. Le sue pene e sofferenze saranno la vostra salvezza.” (da Dupois – Origine di tutti i culti- vol.5)



Nel terzo secolo d. C. l’imperatore di Persia Ardashir, della dinastia dei Sassanidi, dopo aver riunificato l’impero, fece riscrivere in 21 libri l’ “Avesta” perduto, e fece del Mitraismo una religione di Stato; sarà di esempio per i successivi imperatori romani. Le liturgie e litanie saranno poi mutuate dal cristianesimo, prima con i riti bizantini, poi con quelli della Chiesa Romana (Rituale Romanum); l’Avesta sarà di esempio anche a Maometto per la stesura del Corano.

I Magi erano una classe sacerdotale di questo culto e saranno fatti “entrare” nella tradizione del Natale Cristiano come annunciatori della nascita del Messia.


 



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