Buon ritorno, Ramadan! Un articolo di Hassan El Araby
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Buon ritorno, Ramadan!


di Hassan El Araby


E’ il mese del digiuno islamico,
uno dei cinque pilastri dell’Islam:
può essere una buona occasione di riflessione e di confronto.




Con l’arrivo di Ramadan, voglio e devo per forza dimenticare anche solo per un attimo la confusione che regna attorno all’Islam e ai mussulmani e le mistificazioni che si fanno in molti luoghi attorno a questo tema. E attorno alla tavola dei valori e della spiritualità ,l’incontro e la solidarietà , l’abbandono e la carità , insieme auguriamoci sinceramente che il ritorno del mese di Ramadân quest’anno e per la 1426a volta, sia un segno di nuovo inizio, un rinnovato invito alla sana convivenza e un ritorno ai valori umani di fratellanza e d’amore reciproco nel sentiero di Dio e come Dio comanda, che sia ritorno alla rettitudine e sincera voglia di pace e giustizia ,e che il messaggio islamico sia davvero come vieni portato dalla traduzione del versetto del corano quando Dio parlo’ al messaggero* “non ti mandammo che come misericordia all’umanità”. che sia un vero e proprio ritorno agli insegnamenti divini attraverso spiritualità di animo elevato e contemplato dal giusto abbandono della mondanità , vivendo un ritorno sereno e gioioso nel cammino verso Dio. Che sia un mese di espiazione dei nostri peccati ( e Dio sa quanto ne abbiamo commessi di peccati ) che sia misericordia .

Ramadân dal Corano


Ai musulmani credenti e sottomessi in pace Dio si rivolge con questi versetti “O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati; - [digiunerete] per un determinato numero di giorni. Chi però è malato o è in viaggio, digiuni in seguito altrettanti giorni . Ma per coloro che [a stento] potrebbero sopportarlo , c’è un’espiazione: il nutrimento di un povero. E se qualcuno dà di più, è un bene per lui. Ma è meglio per voi digiunare, se lo sapeste! - E’ nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l’inizio] digiuni . E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti! - Quando i Miei servi ti chiedono di Me, ebbene Io sono vicino! Rispondo all’appello di chi Mi chiama quando Mi invoca. Procurino quindi di rispondere al Mio richiamo e credano in Me, sì che possano essere ben guidati.- Nelle notti del digiuno vi è stato permesso di accostarvi alle vostre donne; esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro. Allah sa come ingannavate voi stessi. Ha accettato il vostro pentimento e vi ha perdonati. Frequentatele dunque e cercate quello che Allah vi ha concesso. Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera. Ma non frequentatele se siete in ritiro nelle moschee. Ecco i limiti di Allah, non li sfiorate! Così Allah spiega agli uomini i Suoi segni, affinché siano timorati ”.


Ramadân dai detti del messaggero*


Nella tradizione profetica si indica che quando arriva Ramadan vengono aperte le porte del Paradiso, e chiuse quelle dell’inferno, e i demoni vengono incatenati .secondo un altro detto :Ogni azione del figlio di Adamo gli appartiene, eccetto il digiuno, che appartiene a Dio, ed Lui ne dò ricompensa. che il digiuno è un’armatura, e quando sia giorno di digiuno è auspicabile che il digiunante , non nutra propositi osceni né vociferi, e se qualcuno lo ingiuria o lo combatte, basta che dica: ’Sto digiunando’, si spiega poi che perfino, l’alito che promana dalla bocca di colui che sta digiunando è migliore davanti a Dio del profumo del muschio(uno profumo molto pregiato tra i mussulmani). Chi digiuna ha due motivi di cui rallegrarsi: si rallegra quando rompe il digiuno, e si rallegrerà del digiuno fatto quando incontrerà il suo Signore al giorno del giudizio .il digiuno poi è considerato vera protezione dal inferno e chi digiuni un giorno sulla via di Dio, Iddio gli tenga  lontano il volto dal Fuoco per settanta annate.

Cosa è il Ramadân, il mese di Ramadân è il nono mese dell’anno “Hijri” e un mese di grande valore spirituale e ricco di grazie anche perchè il mese in cui Dio ha rivelato il Corano al messaggero Mohamad* attraverso l’arcangelo Gabriele ,il mese della immensa generosità Divina ,dove è moltiplicato il valore delle buone azioni ,il mese della benevolenza e della solidarietà umana,e il rinnovo della propria spiritualità. Il mese dell’auto purificazione dai peccati .


Nel mese di Ramadân c’è La notte del destino è una notte che è cercata nelle notti dispari, tra gli ultimi dieci giorni di Ramadan.E', secondo il Corano, più valorosa nella compensa di mille mesi d’adorazione e servitù, dove Dio salva molti dei suoi servi dall’ inferno.


Il digiuno


prevede che per tutta la durata del mese lunare dalla prima luce dell’alba al tramonto ci si astenga dal cibo, dalle bevande e da molte altre attività. Esso sveglia la coscienza integra, istruisce alla pazienza ,e` lezione di moderazione e di volontà, radica l`uomo nella disciplina e nell`igiene, fa sorgere il senso della comunità e il senso di appartenenza Esso è una scuola di amore sincero di DIO. senso di Speranza e una considerazione serena della vita, compiacere DIO e cercare la Sua Grazia. Esso instilla nell’uomo una genuina virtù di devozione efficace, onesta. Digiunando proviamo di sentire una volta quello che sentono i poveri, gli oppressi, gli affamati ogni giorno e forse durante tutta la loro vita. Il digiuno è rinuncia e denuncia, testimonianza e solidarietà.
Abbiamo scelto in questo mese di Ramadan di digiunare con quelli che non hanno scelto per nulla la loro sorte. Sono stati condannati alla fame e alla sete, costretti a soffrire malnutrizione e malattie, e vivere senza letto né tetto…
Il digiuno è un atto di servitù sincera per chi lo compia, primo, perchè non ce è nessuna espressione esteriore visiva che indica che stiamo digiunando ,secondo nel digiuno rinunciamo a molte cose che amiamo e questi due punti si trasformano nel valore interiore del digiuno .


Quando inizia


L’inizio del Ramadan dipende dall’avvistamento della luna e la tradizione vuole che esso avvenga scrutando il cielo come si faceva ai tempi del Profeta Maometto*. E’ l’Arabia Saudita, in quanto custode dei luoghi santi della Mecca e di Medina, a stabilire il periodo del Ramadan. La questione suscita un vivace dibattito all’interno dell’Islam, tra chi auspica l’impiego delle tecnologie per l’avvistamento lunare e chi invece vorrebbe rimanere fedele alle tradizioni. nel caso della comunità islamica viene seguita la Commissione del Consiglio Europeo dei Verdetti e della Ricerca che vieni trasmesso lunedì sera, perciò tutti possono chiedere informazione ai centri della comunità.


Raccomandazioni per i digiunanti


E’ consigliato fare uno spuntino leggero prima del sorger dell’alba, noto come suhur;

mangiare tre datteri e bere un pò d’acqua subito al tramonto, dicendo questa preghiera: "Allahumma, laka sumna wa ’ala rizqika aftarna" (0 Dio, per Tua volontà abbiamo digiunato e adesso interrompiamo il digiuno col cibo che tu ci hai dato);

fare pasti leggeri il più possibile, poichè, come dice il Profeta*, la peggior cosa che un uomo possa fare è riempirsi lo stomaco; osservare l’orazione supererogatoria nota come tarawih;

far visita ai fratelli e intensificare le pratiche di solidarietà;incrementare lo studio e la recitazione del Qur’an;esercitare al massimo la pazienza e l’umiltà;essere straordinariamente cauto nell’usare i sensi, la mente e soprattutto, la lingua; astenersi dalle chiacchiere inutili e dai pettegolezzi ed evitare ogni movimento sospetto. e sopra tutto non trascurare il lavoro perché fare bene il proprio lavoro e volere del Eccelso .


A tutti i musulmani buon e generoso Ramadan e che la pace e la giustizia regnino su tutta l’umanità


*che la Pace e la benedizione di Dio sia su di lui




Hassan El Araby
"Portavoce della Comunità Islamica nel Cantone Ticino"




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