Da Stoccolma un patto per un Europa senza barriere

BRUXELLES - Un patto sulla disabilità per una strategia postlisbona in attesa della prossima ratifica della Convenzione Onu sui Diritti dei Disabili (Un Crpd) da parte dell’Unione Europea. Questa la conclusione dell’assemblea annuale dello European Disability Forum, tenutasi lo scorso weekend a Stoccolma. Il patto, adottato ufficialmente dall'European Disability Forum, costituirà un punto di partenza per migliorare, insieme alla Commissione europea, al Parlamento e al Consiglio, la condizione degli oltre 65 milioni di disabili europei. Il documento copre aree quali l’istruzione, il diritto al lavoro, l’assistenza sociale, la concorrenza, la ricerca e le politiche di inclusione.

Yannis Vardakastanis, presidente dello European Disability Forum, ha sottolineato come “dopo l’approvazione del trattato di Lisbona sia fondamentale un coordinamento di azione e di intenti fra Commissione Europea, Stati membri e organizzazione rappresentative dei disabili e questo patto può essere proprio la base per un tale coordinamento. Un documento – ha proseguito – che può dare chiare indicazioni sulla rotta da seguire sia a livello legislativo che di obiettivi concreti fino al 2020”. E sembra che la presidenza svedese si stia impegnando per riuscire a far sì che l’Unione Europea ratifichi il primo trattato della sua storia, la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità appunto, entro dicembre. Ingrid Burman, portavoce del Forum per la Disabilità svedese, ha dichiarato che “l’adozione del patto europeo sulla disabilità, insieme alla ratifica della CRDP, saranno due strumenti fondamentali per creare finalmente un’Unione Europea e degli Stati membri senza barriere per nessuno”. (Maurizio Molinari)

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