La più pesante retrazione della spesa sociale ......

è quella fissata dalla Legge di Stabilità per il 2011 e dal Bilancio di  Previsione dello Stato, approvati nei giorni scorsi al Senato, senza che vi fosse alcuno spazio politico per correggere alcune evidenti sperequazioni. «I servizi di aiuto alla persona - commenta il presidente
della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) Pietro Barbieri -, i progetti per la vita indipendente, l'assistenza diretta e indiretta, difficilmente potranno ancora essere garantiti dagli Enti Locali». E oltre al danno (notevole), anche la "beffa" della notizia secondo cui il Fondo per le Politiche Sociali avrebbe goduto di un finanziamento aggiuntivo di 200 milioni di euro: ma le cifre smentiscono facilmente questa affermazione

«Complici la congiuntura economica internazionale, le pressioni rigoriste - vere o presunte - dell'Unione Europea, il timore di una crisi di Governo, si è giunti al Senato a una rapida approvazione sia della *Legge di Stabilità *che del *Bilancio di Previsione dello Stato* (Atti Senato, 2464), senza che vi fosse lo spazio politico per correggere alcune evidenti
sperequazioni. E siamo di fronte alla *più pesante retrazione della spesa sociale negli ultimi anni*, una norma basata esclusivamente sui tagli». Lo dichiara *Carlo Giacobini*,**direttore editoriale del nostro sito e responsabile del Servizio HandyLex.org, ove è stato curato un ampio approfondimento (lo si legga cliccando qui  che illustra nel dettaglio le varie misure di contenimento della spesa sociale per il 2011 e per i due anni a venire.

E oltre al danno (notevole), ci sono *anche le "beffe"*. Infatti, come sottolineato da una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), «all'indomani dell'approvazione della Legge di Stabilità, moltissimi organi di  informazione hanno erroneamente riportato che il *Fondo Nazionale per le Politiche Sociali* avrebbe goduto di un finanziamento aggiuntivo di 200 milioni di euro. Si tratta, in realtà, di *una notizia "dalle gambe corte" facilmente smentibile dalla lettura dei testi ufficiali  approvati».
«L'impegno per il 2010 per il Fondo - prosegue dunque il comunicato della Federazione - era di *435 milioni* complessivi da suddividere fra Regioni (380 milioni) e Ministero. Per il 2011 il Bilancio di Previsione dello Stato propone un importo di *75 milioni* *di euro, 69 milioni per
il 2012 e 44 per il 2013*. La Legge di Stabilità approvata definisce poi lo stanziamento esatto per il 2011, che è indicato nella Tabella C 73,8 milioni. La stessa Legge, all'articolo 1, comma 38, ha previsto: "Per l'anno 2011, lo stanziamento del Fondo nazionale per le politiche
sociali /[...]/ è incrementato di 200 milioni di euro". Pertanto la cifra finale che costituisce il Fondo per le Politiche Sociali è di *273,8 milioni per il 2011*, 69 milioni per il 2012, 44 per il 2013». I conti, quindi, sono presto fatti: «435 milioni nel 2010, 273 milioni nel 2011: fanno *162 milioni*. *In meno*. Ed è andata peggio al Fondo per la Non Autosufficienza: *400 milioni nel 2010, zero nel 2011!*».

«I servizi di aiuto alla persona - commenta il presidente della FISH *Pietro Barbieri* -, i progetti per la vita indipendente, l'assistenza diretta e indiretta, difficilmente *potranno ancora essere garantiti *dagli Enti Locali. Francamente non è nemmeno comprensibile la logica
del Governo. Se non si fida di come le Regioni spendono i quattrini del Fondo, faccia a meno di finanziarlo, oppure verifichi, controlli, svolga il suo ruolo. *Stanziare 200 milioni non ha senso*».
«Ed effettivamente - si legge ancora nella nota della FISH - tale logica appare senz'altro incoerente. Da una parte, infatti, si azzera il Fondo per la Non Autosufficienza, dall'altra si stanziano 100 milioni per "Interventi in tema di *sclerosi laterale amiotrofica* per ricerca e
assistenza domiciliare dei malati". E quei 100 milioni finiscono *proprio nel Fondo che è stato azzerato*, per "garantire" - in via eccezionale e residuale - interventi non ben definiti solo per una parte dei cittadini gravemente non autosufficienti».
«Queste sono *politiche sociali che non hanno logica *- conclude Barbieri - né in termini di una presunta ottimizzazione della spesa, né, tanto meno, in termini di garanzia dei diritti umani e civili dei cittadini più discriminati». (S.B.

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