Gli insegnanti di sostegno: ''I conti non tornano''
Dal Redattore Sociale
ROMA - Difficile riuscire a risolvere la questione degli insegnanti di sostegno quando i numeri dicono che i conti tornano: il ministro dell'Istruzione, infatti, ha confermato gli organici per
l'anno 2009/2010 (oltre 90.000 docenti per circa 180.000 alunni disabili), che rispetta il rapporto medio di un insegnante di sostegno ogni due studenti disabili come vorrebbe la regola. "Peccato
che la media aritmetica nazionale non fotografi però la situazione reale e non rispetti le esigenze effettive dei ragazzi – commenta Evelina Chiocca, una delle rappresentanti del
Coordinamento degli insegnanti di sostegno (Ciis) ¬–. Abbiamo ricevuto infatti molte segnalazioni di classi in cui il rapporto tra docenti di sostegno e alunni disabili non viene
rispettato”.
“In Sardegna, ad esempio – dice Giuseppe Argiolas, altro rappresentante del Ciis –, ci sono circa 2.400 insegnanti di sostegno per circa 4.500 studenti disabili. Sembrerebbe quindi tutto a posto se non fosse per l"esistenza di alcune classi in cui ci sono tre o quattro ragazzi disabili e un solo docente di sostegno. Inoltre le ore di sostegno sono poche”, continua Argiolas. Secondo le norme per la riorganizzazione della rete scolastica e del personale contenute nel dpr 81/2009, infatti, “le deroghe agli organici previsti vengono fatte non solo in base alle esigenze delle scuole, ma anche in base alla disponibilità economica. Ma quando e dove mancano i fondi è tutto vano”.
“Così facendo, però, si incentivano i ricorsi al Tribunale amministrativo regionale, che poi vengono vinti”, commenta Argiolas. Ed emblematica è la sentenza del Tar della Puglia che, a giugno, ha
condannato l’Ufficio scolastico provinciale di Bari (che è un organo del ministero dell'Istruzione) a risarcire con 5 mila euro il "danno esistenziale" arrecato a una bambina disabile a causa
dell'ingiustificata riduzione delle ore di sostegno subite rispetto all'anno precedente (il caso è accaduto nel circolo didattico statale "Armando Perotti"). “Si tratta di una delle prime
sentenze in Italia che riconosce questo diritto, tutelando anche nella sostanza il diritto all’integrazione scolastica”, aveva commentato a caldo Vincenzo Falabella, presidente della
Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) della Puglia. (vedi lancio successivo) (mt)
Insegnanti di sostegno: i conti tornano ma è in pericolo la continuità didattica
Per Nocera, vicepresidente della Fish, i tagli alla scuola provocheranno un effetto a catena. ''I docenti di ruolo rimasti senza cattedra 'si ricicleranno' come sostegno mentre quelli precari
perderanno il posto''
ROMA - Insegnanti di sostegno: i conti tornano ma è in pericolo la continuità didattica. Se il ministero dell'Istruzione ha ribadito gli organici per l"anno scolastico 2009/2010 - oltre 90 mila
docenti di sostegno per circa 180 mila studenti disabili, il che significa il rispetto su scala nazionale del rapporto di un insegnante ogni due studenti con disabilità -, per Salvatore Nocera,
vicepresidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), i tagli alla scuola provocheranno comunque un effetto a catena. Nel senso che "i docenti di ruolo rimasti
senza cattedra 'si ricicleranno’ come sostegno mentre quelli precari, che finora sono andati avanti con contratti annuali, perderanno il posto. Naturalmente occorre un titolo idoneo per fare
l’insegnante di sostegno”, precisa Nocera.
Ma con il turn-over dei docenti, “la continuità didattica è fortemente a rischio”. E questo fattore è molto importante per uno studente disabile. “Nel rapporto tra insegnante di sostegno e alunno, la conoscenza reciproca è spesso fondamentale, soprattutto quando si tratta di disabilità grave”, osserva il vicepresidente della Fish. E il personale assunto a tempo indeterminato per il prossimo anno scolastico (circa 4.300 insegnanti di sostegno che saranno di ruolo, di cui la maggior parte in Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio) è solo la punta dell’iceberg. “Sui 90.469 insegnanti di sostegno previsti per l’anno 2009/2010, infatti, quelli in organico di diritto diventeranno così 62.766”, conclude Nocera. Gli altri docenti continueranno a essere precari. (mt)
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