Redattore Sociale - Inclusione scolastica, diritto incomprimibile: "sentenza che e' una pietra miliare"

ROMA. Il diritto allo studio degli alunni con disabilità prevale sui vincoli di bilancio: lo ha affermato chiaramente la recente sentenza della Corte costituzionale n. 275/16, dichiarando incostituzionale una norma della Regione Abruzzo che voleva ridurre le spese per il trasporto a scuola degli alunni con disabilità. Sulla sentenza interviene oggi Salvatore Nocera, con un commento pubblicato per l'Osservatorio scolastico sull’inclusione dell’Aipd nazionale. “La sentenza è di enorme importanza. La Corte ha dichiarato incostituzionale la norma limitatrice dell’obbligo della Regione di finanziare le spese di trasporto, che riteneva insostenibili secondo i vincoli dei propri bilanci annuali”. Di fatto, per la Consulta, “non è legittimo lasciare alla discrezionalità politica dei bilanci la esigibilità o meno del diritto allo studio degli alunni con disabilità”, sintetizza Nocera, citando un passaggio della sentenza in cui la Consulta indica l’illegittima situazione determinata dalla legge regionale: “Il legislatore regionale – si legge nella sentenza - si è assunto l’onere di concorrere, al fine di garantire
l’attuazione del diritto, alla relativa spesa, ma una previsione che lasci incerta la misura della contribuzione, la rende aleatoria, traducendosi negativamente sulla possibilità di programmare il servizio e di garantirne l’effettività, in base alle esigenze presenti sul territorio”. Soprattutto, però, la Corte costituzionale pone, per Nocera, una vera e propria “pietra miliare nella storia del diritto allo studio degli alunni con disabilità”, nel passaggio in cui afferma che “è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione”.

Conclude Nocera: “Alla luce di quanto fin qui detto, sembra indiscutibile il diritto alla gratuità del trasporto a scuola degli alunni con disabilità, che talora viene messo in dubbio da singoli Enti locali, proprio appellandosi ai vincoli di bilancio”.
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