Noi Siamo Chiesa sul ddl Cirinnā

Nel documento allegato Noi Siamo Chiesa espone i suoi punti di vista sulle questioni al centro dello scontro che inizia domani al Senato. Nel turbinio mediatico di questi giorni appare, in modo del tutto fuorviante, che tutti i cattolici, dentro o fuori il Parlamento, siano contro, o del tutto o in parte, alla proposta di legge in discussione. Non č cosė. Anche se ha poca immagine, una vasta area di opinione concorda con essa, particolarmente quella che si ispira, con particolare convinzione, al messaggio e allo spirito del Concilio Vaticano II.

La normativa sulle coppie di fatto si propone di regolamentare (in ritardo) una realtā sociale ormai presente in tutto il paese e in ogni stato sociale.

Le unioni civili, come regolamentate nella prima parte del ddl, sono differenti dal matrimonio e la step child adoption vuole regolarizzare correttamente, nell’interesse dei minori che vi siano coinvolti, rapporti affettivi consolidati (qualora naturalmente essi siano ben accertati secondo le norme e le prassi della legge sulle adozioni in vigore).

Ci sembra poi che si debba intervenire in seguito, in vari modi con le riforme necessarie, perché il desiderio di maternitā e di paternitā intercetti il bisogno di tanti minori che nel nostro paese sono abbandonati o trascurati.

La manifestazione di sabato 30 č espressione dell’ala fondamentalista del mondo cattolico, poco preoccupata della laicitā delle istituzioni e incapace di capire molti aspetti degli affetti, delle sofferenze e dei bisogni presenti in tante situazioni che, per la loro genuinitā ed onestā, devono essere accolte nella societā e, a maggior ragione, nella Chiesa.

Roma, 27 gennaio 2016

In allegato: documento di Noi Siamo Chiesa sul ddl Cirinnā

-

Nessun commento



Lascia un tuo commento





<<<