LA RIFORMA GELMINI AVANZA

Di Salvatore Nocera - Interventi - 10.03.2009

         A seguito dell’art 64 della L.n. 133/08 e della L.n. 169/08, la riforma della scuola del Ministro gelmini avanza, tra polemiche e consensi.

         Il punto più discusso e contrastato , specie dal Centro-Sinistra e dai Sindacati confederali è il ritorno al maestro unico, contro cui sono  stati pure proposti ricorsi al TAR.

         Per quanto riguarda l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, la riforma Gelmini, che si innesta  sulla riforma Moratti, sviluppandola, non sembra direttamente produrre arretramenti, anche se l’abolizione del modulo potrà rendere più difficile la presa in carico da parte dell’unico docente che dovrà occuparsi di classi  in cui sono sempre più  presenti alunni con difficoltà di apprendimento non riconducibili alle sole  cause di disabilità. Infatti sono confermate le norme legislative  fondamentali della L.n. 104/92 e quelle recenti del Ministro Fioroni circa il rapporto medio nazionale di un posto di sostegno ogni due alunni certificati e rimangono in piedi tutti i punti critici già denunciati da anni circa la non continuità educativa degli insegnanti per il sostegno, le aree disciplinari nelle scuole superiori, il mancato acordo coi Sindacati sull’obbligatorietà della formazione in servizio dei docenti curricolari sugli aspetti didattici della presa in carico del progetto di integrazione dei loro alunni con disabilità, normalmente delegata ai soli docenti per il sostegno etc, nonché la mancata attuazione  dellIntesa Stato-regioni del 20 Marzo 2008 sulla presa in carico del progetto di accoglienza degli alunni con disabilità, alla quale il nuovo Governo non ha ancora dato attuazione, pur essendo la stessa stata sottoscritta da tutte le regioni governate dal Centro-Destra e che risolverebbe molti problemi organizzativi.

         Quelli che invece  possono creare problemi seri sono i Regolamenti le cui bozze hanno suscitato preoccupazioni nelle associazioni, di cui si è fatta portavoce la F I S H in numerosi appunti al Ministero.Trattasi di tre emanandi regolamenti  concernenti la formazione delle classi, la valutazione degli alunni, la formazione iniziale dei docenti.

         Sul primo la F I S H ha richiamato anche l’attenzione della Conferenza Stato regioni, che doveva esprimere un parere, sul fatto che verrebbero abbattuti tutti i paletti che garantiscono sino ad oggi classi non numerose in presenza di alunni con disabilità e la presenza di più alunni con disabilità nella stessa classe. La conferenza ha accolto la richiesta  anche della F IS H ed il Ministero dell’Istruzione, stando almeno al testo ripubblicato sul  proprio sito il 27 Febbraio, ne ha tenuto conto, limitatamente però al numero massimo di alunni che non può superare i 20  alunni “ di norma”, senza però dir nulla sulla compresenza di troppi alunni con disabilità, anzi abrogando il decreto ministeriale n. 141/99 che sino ad oggi ha garantito  la presenza massima di due alunni nella stessa classe.Su questo aspetto fondamentale si chiede un intervento ragionevole del Ministero.

Sul secondo regolamento sulla valutazione degli alunni, la F I S H ha evidenziato la necessità di tener conto sia  dell’art 24 della Convenzione mondiale dei diritti umani delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento il 24 febbraio scorso, articolo concernente la scuola “inclusiva”, sia  dell’art 16 della L.n. 104/92 che garantisce una valutazione personalizzata sulle effettive capacità dei singoli  sulla base della famosa sentenza della Corte costituzionale n. 215/87 sul diritto pieno ed incondizionato degli alunni con disabilità, anche in situazione di gravità, a frequentare pure la scuola superiore. Pare che su questi aspetti il Ministero si stia mostrando sensibile.

         Sul terzo regolamento concernente la formazione iniziale dei docenti, la F I S H, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Società Italiana di pedagogia Speciale, presieduta dal prof D’Alonzo dell’Università cattolica di Milano, ha chiesto un forte incremento delle ore di formazione sulla didattica degli alunni con disabilità rivolta ai futuri docenti curricolari delle scuole secondarie, poiché il testo del regolamento propone un numero talmente esiguo di ore da lasciar dubitare che possa cambiare l’attuale deriva di delega ai soli docenti per il sostegno, che poi determina una richiesta di un numero maggiore di ore di sostegno, ottenute con un crescente numero di sentenze della Magistratura ordinaria ed amministrativa.

         Si spera che anche su questo, il Ministero sia disponibile all’ascolto.

         Sarebbe sicuramente più opportuno che il Ministro riconvochi l’Osservatorio sull’integrazione  scolastica per comunicare direttamente alle associazioni le sue effettive e definitive volontà e senta le osservazioni e le proposte delle stesse.

Roma 8/3/09.

         Salvatore Nocera

Vicepresidente nazionale della F I S H      

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