Disabilità, da una scuola di Cerignola straordinario esempio di inclusione sociale

CERIGNOLA – Tutti potrebbero avere l’opportunità di crescita e formazione che è stata data a mio figlio Niccolò, se si realizza la collaborazione attiva e partecipata tra scuola, famiglia e operatori.

Per questo voglio condividere con le altre famiglie l’esperienza del suo percorso scolastico, perché rappresenta una buona pratica didattica per le scuole che hanno studenti con esigenze particolari.

Niccolò quest’anno ha conseguito la licenza di scuola media con il massimo dei voti, un 10 e lode che è frutto non della compassione per la sua condizione ma degli sforzi e sacrifici che uno studente con disabilità, con le sue difficoltà motorie e cognitive ha preteso da se stesso, senza mai arrendersi al primo ostacolo, incoraggiato dal supporto della psicologa che ha costruito per lui un percorso cucito su misura, individuando le strategie adatte, con la condivisione e collaborazione dell’insegnante di sostegno e la complicità di tutti i docenti curriculari.

Da mamma di due gemelli con disabilità, nella mia città mi sono battuta per ottenere per loro e per gli altri bambini che affrontano ogni giorno le difficoltà di una vita in salita, quanto spetta loro di diritto, tanto nell’assistenza domiciliare, quanto nella formazione scolastica, intraprendendo un cammino di consapevolezza che ha portato alla nascita di un’associazione e cooperativa che da un decennio opera sul territorio, garantendo assistenza e servizi dedicati ai bambini con disabilità, che possono ora contare, a scuola come a casa, sulla competenza di operatori specializzati e formati, in grado di affiancare, insegnanti, psicologi, neurologi e tutte quelle figure professionali che contribuiscono alla conquista della condizione di normale specialità.

Tante ansie e paure mi hanno assalita al momento del passaggio dalla scuola primaria alla scuola media. Non riuscivo a immaginare come se la sarebbe potuta cavare con tutte quelle materie e con la moltiplicazione dei docenti, che avrebbero dovuto interagire con l’insegnate di sostegno e la consulente specialistica che segue il suo percorso extrascolastico.

Quello che è successo, in questo percorso di studi presso la scuola ‘Pavoncelli’ di Cerignola, ha di gran lunga superato le attese. Si è davvero andati oltre i diritti acquisiti che la legge 104 sancisce, grazie alla disponibilità a migliorarsi dimostrata da tutto il corpo docente e dalla straordinaria affinità del gruppo classe.

I compagni di Niccolò non lo hanno mai considerato diverso, anche se nelle esposizioni orali parlava lentamente e i suoi compiti scritti erano realizzati al computer, perché non avrebbe prodotto nulla di leggibile con una penna in mano.

Ogni tema trattato, ogni argomento di studio e prova di verifica è stata riadattata alle sue esigenze, tutto è stato studiato su misura per lui, usufruendo degli ausili didattici e informatici che gli hanno consentito di studiare alla stessa maniera degli altri, sostenendo interrogazioni e prove di verifica insieme ai suoi compagni, senza diversità di trattamento.

Un atteggiamento che straordinariamente è stato mantenuto anche in occasione delle prove finali. È per me uno straordinario esempio di inclusione sociale riuscita, di solidarietà e amicizia tra compagni di classe e eccezionale intesa tra equipe specialistica e docenti curriculari, che hanno messo al centro il benessere dello studente.

Tutti i docenti hanno preso in carico la formazione scolastica di mio figlio, che non è stata esclusivo compito dell’insegnante di sostegno e dell’assistente scolastica specialistica, e hanno anche dimostrato di aver colto nella presenza di Niccolò in classe, un’occasione anche per loro per imparare a utilizzare programmi indispensabili per lui.

Gli hanno detto che è stato il loro pallone d’oro, quando lui, nei ringraziamenti conclusivi della sua tesina d’esame sui mondiali ha riconosciuto ad ognuno il prezioso contributo nel suo percorso di studi, ma anche di crescita personale.

Credo che, al di là degli ausili, degli strumenti che facilitano l’attività didattica di questi studenti che devono misurarsi con le difficoltà connesse alle loro disabilità, l’aiuto più prezioso che possano ricevere in dono è questo scambio umano che è reciproco arricchimento.

Grazie a te, Niccolò, per avermi regalato l’emozione della promozione con lode, un premio sudato con fatica, e grazie a voi tutti, preside e insegnanti, compagni di classe di Niccolò, per avergli permesso di dimostrare di essere capace, nonostante tutto.

Una mamma, Marilena Dagnese

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