I furbetti dell'Isee: due miliardi l'anno a famiglie che non ne hanno diritto

Circa il 20 per cento dei 10 miliardi distribuiti ogni anno sotto forma di servizi tramite l'Isee va a nuclei familiari che, grazie al'evasione, scavalcano nelle graduatorie i contribuenti corretti. Non solo, ma con un'evasione di 10 mila euro si riesce a ottenere un vantaggio che può arrivare fino al 70 per cento rispetto a chi, nella stessa situazione familiare e reddituale dichiara tutto. Lo dice uno studio realizzato da Lef, associazione per la legalità e l'equità fiscale, presentato oggi a Roma, nella sede del Cnel.

Lo studio di Lef stima che circa due miliardi di euro vanno a nuclei familiari che non ne avrebbero diritto. Per i ricercatori anche le piccole evasioni riescono ad alterare le graduatorie per l'accesso ai servizi. Nello studio si sottolinea che l'ammontare del reddito evaso incide proporzionalmente sul valore dell'indicatore con un vantaggio competitivo illegale che diminuisce all'aumentare della componente patrimoniale. "Nel caso di una famiglia con due figli minori e un reddito di 31.600 euro - spiega il rapporto - il vantaggio, con un'evasione di diecimila euro , va dal 45 per cento in presenza di un patrimonio basso al 18 per cento con un patrimonio più consistente".

 
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