Legge di stabilità, per l'Anmic ''nuova stangata sui disabili gravi''

“In arrivo una nuova stangata sui disabili gravi”: l'allarme arriva dall'Anmic (associazione nazionale Mutilati e invalidi civili), che così commenta in una nota le prime notizie sulla prossima legge di stabilità. Preoccupa, soprattutto, l'intenzione del governo di “introdurre limiti di reddito all’indennità di accompagnamento concessa ai cittadini ultrasessantacinquenni non autosufficienti (40mila euro lordi l’anno se singoli, 70mila se coniugati)”. Per l'associazione, si tratterebbe “di un ennesimo attacco allo Stato sociale, che priva in tal modo i cittadini disabili di un diritto fondamentale che deve continuare ad essere concesso al solo titolo della minorazione, senza alcuna limitazione di sorta. Infatti – continua la nota - l’indennità di accompagnamento costituisce il sostegno minimo che lo Stato deve garantire alla persona disabile grave per fronteggiare quei bisogni e quelle spese primarie che la condizione di non autosufficienza determina. Del resto le legislazioni di molti Paesi UE garantiscono a tutti i disabili gravi una indennità minima e su questa poggiano un’ ulteriore indennità integrativa per le varie tipologie o gradi di disabilità”.

Per il presidente Giovanni Pagano, “è assurdo che un Paese come l’Italia, che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, smetta di tutelare i suoi cittadini più svantaggiati , eliminando un sostegno economico indispensabile e facendo così pagare loro il costo della crisi. L’indennità di accompagnamento serve in realtà a pagare servizi essenziali che lo Stato non è in grado di fornire”.

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