Ricognizione ANFASS sui tagli al sostegno scolastico

Di Rolando Alberto Borzetti - - 05.12.2008

dal Redattore Sociale

Un documento di sette pagine, che analizza nel dettaglio le cifre e le norme che disegnano i contorni del futuro dell’inclusione scolastica degli alunni disabili all’interno della scuola italiana: è la “Ricognizione sugli ipotetici tagli degli insegnanti di sostegno”, realizzata dall’Anffas e già da tempo sottoposta all’attenzione del ministro Gelmini. Un lavoro che ha l’obiettivo di verificare le possibili conseguenze di alcuni provvedimenti e in particolare fa luce su tre di questi, particolarmente incisivi sul mondo della disabilità all’interno della scuola italiana: la legge 244/2007, il Decreto interministeriale del 24 aprile 2008, e la legge 133 del 2008. Nel documento sono riportate, in particolare, le cifre relative all’organico di sostegno previsto rispettivamente negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009. In sintesi, risulta che a fronte dei 56.154 posti previsti per lo scorso anno, ci fosse un incremento di ben 4.885 unità per l ‘anno in corso. Il decreto interministeriale del 24 aprile 2008 infatti fissava a 90.882 il numero di insegnanti di sostegno. Occorre però precisare che, mentre negli anni precedenti era previsto un numero indefinito di cosiddetti “posti in deroga” (necessari per rispondere alle effettive esigenze certificate, una volta chiuse le iscrizioni), quest’anno per la prima volta è stato fissato un tetto massimo di questi, pari a 37.301. E’ quindi prevedibile che, di fatto, ci sia una riduzione anche notevole degli insegnanti di sostegno.

Sottoposto all’attenzione del ministro Gelmini alcune settimane fa, il documento contiene al suo interno alcune richieste di dati e chiarimenti, indispensabili per accertare l’eventuale portata dei tagli al sostegno denunciata da più parti. Al momento nessun riscontro è giunto dal ministero, ragion per cui l’associazione ha oggi inviato un nuovo documento contenente alcune “Riflessioni sulla riforma Gelmini”, in cui sono evidenziate le principali criticità rilevate dall’associazione. Tra queste, innanzitutto, proprio il mancato riscontro da parte del ministero rispetto alla Ricognizione. L’associazione denuncia poi che non è stato ancora convocato l’Osservatorio nazionale per l’integrazione scolastica del Miur, richiesto dalla Fish a luglio al ministro Gelmini; infine, “la mancanza di un preventivo confronto, che coinvolga anche il mondo dell’associazionismo ed Anffas in particolare”. L’associazione rileva inoltre che mentre “i continui annunci facevano immaginare la presentazione di un progetto pedagogico ed amministrativo organico, si ha sempre più la certezza che si tratti solo di tagli di spesa fini a se stessi”.

L’Anffas quindi, “nel ribadire che occorre realizzare ‘senza se e senza ma’ un modello scolastico in tutti i suoi cicli pienamente inclusivo, chiede al Ministro di aprire un tavolo di confronto, dichiarando fin d’ora la forte opposizione delle famiglie associate a quanto fin qui posto in essere che, ove non opportunamente ripreso e modificato, comporterà inevitabili azioni di contrasto e di mobilitazione”.
-

Nessun commento



Lascia un tuo commento





<<<