Le mancanze della scuola nell'attivare corsi di recupero non possono giustificare il passaggio alla classe successiva in presenza di un rendimento scolastico insufficiente
Nuovo appuntamento con la rubrica Scienze per la Scuola: oggi parliamo di inclusione e di classi differenziali dopo le recenti dichiarazioni di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della
Sera”.
Come sta la Generazione Z nel post pandemia? A rispondere è il “Rapporto di Ricerca sulla diffusione dei comportamenti a rischio fra gli studenti delle scuole superiori di secondo grado”
pubblicato lo scorso 14 dicembre da Espad – il più grande progetto di ricerca transnazionale sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco e sostanze psicotrope degli adolescenti
– e coordinato dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche.
Incredibile editoriale sul Corriere - Solo in Italia, scrive Galli della Loggia, gli alunni normali stanno in classe con i "diversi", per non parlare di tutti quegli stranieri.
Il 18 febbraio l'associazione Argilla Aps e SpazioAsperger Onlus organizzano a Cremona una giornata di studio dal titolo: “Una vita di valore nello spettro autistico: progetto Decoder”
L'editorialista del Corriere attacca l'inclusione scolastica, liquidandola come "mito" e lasciando intendere, ma senza dirlo, che dovremmo abbandonarla. Non è peraltro il solo, l'idea indicibile del
ritorno alle scuole speciali comincia a serpeggiare. Noi crediamo che l'inclusione vada difesa senza se e senza ma, semmai migliorata. Ma quantomeno parliamone senza giochetti retorici. E facendo
prima un monitoraggio degli impatti di 50 anni di inclusione, che ad oggi non è mai stato fatto.
La bambola di Barbie Stramba sta andando a ruba sia tra i bambini sia tra gli adulti e un hashtag virale su TikTok, #wiredbarbie, celebra la sua diversità cognitiva come una risorsa.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 3 novembre 2023,- come si apprende dalla stampa- in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227 con la
quale il Parlamento aveva delegato il governo alla revisione e al riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità per garantire ai diversamente abili il riconoscimento della propria
condizione e dei suoi diritti civili e sociali, compresi il diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non
discriminazione.
Pur essendo una buona norma sulla carta, il Decreto Legislativo n. 66/17, ispirato al modello ICF ed ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, rischia nel concreto
di rappresentare un’occasione mancata per un proficuo processo di inclusione degli studenti disabili italiani del Terzo Millennio.
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), combinata con terapie psicologiche, psicoterapeutiche e farmacologiche, può intervenire su comportamenti disturbanti e ristabilire un equilibrio
dell'attività elettrochimica.