Tag: bilanci - ultimi interventi
La scuola della Gelmini: che spettacolo ragazzi!
Susanna Ripanti - 30-05-2009
E' come se d'improvviso il lavoro svolto da migliaia di insegnanti in anni ed anni di dura sperimentazione non contasse più nulla, come se tali sperimentazioni fossero azzerate senza ragione, senza alcuna considerazione di tanto impegno e di tanta energia profusa per migliorare e innovare curricoli scolastici, fermi da tempo, per aggiornarli alle nuove esigenze che via via si stavano ponendo come irrinunciabili agli studenti delle nuove generazioni. Così infatti, sono sorte tante iniziative di sperimentazione che dagli anni Settanta in poi hanno consentito a migliaia di studenti di prepararsi in modo più vicino alle richieste di una società in movimento e in espansione sia dal lato economico sia dal lato sociale e dei comportamenti: licei linguistici, inesistenti nell'ordinamento tradizionale, licei tecnologici per conciliare una formazione classica con una formazione tecnica moderna, istituti tecnici specializzati e avviati ad un confronto aperto e sensibile verso le nuove richieste occupazionali, dotati di laboratori adeguati alle nuove modalità di lavoro nelle industrie e nei servizi. Tanto per fare qualche esempio.
Gelmini e dirigenti: de hoc satis
Punto e S'Virgola - 29-05-2009
Il Ministro si esercita ad attaccare ancora una volta, dopo la "sparata" del marzo scorso, i dirigenti scolastici; l'occasione per intervenire glielo fornisce una lettera che molti Dirigenti scolastici del Lazio hanno inviato ai Genitori per informarli che le Scuole sono "in ginocchio" e che tale situazione rischia di compromettere il funzionamento ordinario del servizio in assenza di fondi per le supplenze, per le spese di funzionamento, per i corsi di recupero, per le visite fiscali obbligatorie, ecc.
Tale iniziativa ha posto all'attenzione di tutti, a cominciare da chi ha responsabilità di governo, la gravità della situazione e dei problemi che la Scuola pubblica sta attraversando a tutela del diritto all'istruzione dei cittadini ed in difesa del pubblico servizio.
Non possiamo più esimerci dal segnalare, apertis verbis et "urbi et orbi" le inadeguatezze di chi si erge a "fustigare" i dirigenti scolastici-funzionari dello Stato; di più: si assuma la responsabilità di individuare le responsabilità e di revocare i contratti di quelli che "debbono cambiare mestiere".
Abbiamo ancora qualche possibilità?
Francesco Masala - 28-05-2009
C'è in corso un processo epocale di descolarizzazione, vince la amicizzazione e la noemizzazione del paese. Questi anni resteranno nella storia come quelli della più grande contrazione della base produttiva e precarizzazione del lavoro e immiserimento del paese e dopo altri anni di questo schifo, che finirà per questioni di letto, non per rivolte dei lavoratori, addormentati da televisioni, partiti e sindacati, ci troveremo a scegliere tra Fini e Casini.
Come uscire da quest'incubo? Cosa possiamo fare? Non masse, ma almeno qualche migliaio di persone coordinate possono mobilitarsi per qualcosa? Non so come, credo che occorra muoversi, ma le ferie, il mare..., esiste qualche sindacato tipo quelli citati prima disposti a offrire alternative a questa ingloriosa fine per inedia?
I mali della scuola italiana
Lucio Garofalo - 23-03-2009
Se possibile, vorrei riassumere in una sorta di compendio, non "manualistico" ma demistificante, quelli che, dal punto di vista di un insegnante, costituiscono i problemi più urgenti e assillanti che pregiudicano e condizionano molto negativamente la vita e il funzionamento della scuola pubblica italiana.
Probabilmente, nell'immaginario collettivo la scuola è recepita e considerata in modo fallace e distorto a causa di insulsi e banali clichè, ovvero sulla base di facili e comodi luoghi comuni estremamente diffusi tra le persone, ma che in effetti corrispondono a false leggende metropolitane che bisognerebbe provare a sfatare con argomentazioni razionali e persuasive.