Tag: INVALSI - anno scolastico 2011-2012
L'Invalsi e le scuse non richieste
Vincenzo Pascuzzi - 29-07-2012
Infelicissimo il titolo "Le due Italie? Una studia, l'altra copia". Stride, irride, affatto di buon gusto, è ai limiti della provocazione e dell'insulto, sembra quasi uno slogan leghista-padano!

Poi, subito all'esordio, la frase: ".... sparuti ma rumorosi gruppi di oppositori contrari alla valutazione, e impegnati, in modo più sereno e assai meno ideologico, gli studenti italiani ...." mette le mani avanti, suona quasi come una richiesta di "scuse non richieste, ecc." ("excusatio non petita, accusatio manifesta"), tradisce e manifesta il disagio e la preoccupazione dell'intervistato (o dell'intervistatore, o del gestore del sito) in relazione alle numerose critiche anche recenti rivolte all'Invalsi.
Speriamo che non sia tardi
Francesco Di Lorenzo - 25-07-2012
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2011-2012



L'estate della nostra scuola si consuma tra un concorso per dirigenti annullato dal Tar in Lombardia e l'ennesima sortita dell'INVALSI che certifica il divario esistente tra nord e sud. Notate: quando l'INVALSI non esisteva, il divario era già certificato. Ed è assolutamente surreale sentire in TV qualcuno che con zelo ce lo spiega, questo 'gap' (così chiamato), presentando la notizia come una scoperta, dopo aver, udite udite, monitorato 141mila classi. Ora, continuare a prendere per i fondelli, ma anche semplicemente per scemi, gli italiani (quelli che decidono poco o niente), è segno di cattiva coscienza e soprattutto di maleducazione. Non si può sprecare tempo e denaro per certificare cose che chiunque già sa. E che comunque non cambiano solo per il fatto di essere ribadite con una certa insistenza ed una periodicità preoccupante. Anche perché tutto questo nasconde il dato conclusivo che è un altro: la mancanza assoluta di idee sulla scuola e per la scuola. Si sperava che con la fine dei governi berlusconiani, notoriamente fieri oppositori dell'idea di scuola pubblica, ci fosse un sussulto, una deviazione, un'indicazione, una nuova strada. All'inizio sembrava di sì, ma è stata più una speranza che altro. Poi, niente da fare, si è ritornati all'antico. Si vede e si percepisce un'amministrazione stanca e monotona dell'esistente, a volte neanche di quella.
Lettera aperta al ministro Profumo sulle prove Invalsi
C. De Nitto, V.Pascuzzi - 22-05-2012
Gentile Ministro,

le considerazioni che seguono si riferiscono alle prove Invalsi che si sono appena concluse.

Intervista puntuale. Il 15 maggio scorso - proprio il giorno prima delle prove Invalsi al superiore - il Corriere della Sera pubblicava una intervista a Roberto Ricci (Invalsi). Significativo il titolo tra virgolette «Misurare la scuola serve a migliorarla» e anche il sottotitolo con due frasi anch'esse virgolettate: «Gli insegnanti non abbiano paura dei test», «E' l'Europa che ci chiede di misurare la scuola».
Elogio della carta igienica
Cosimo de Nitto - 11-02-2012
Se fossi un poeta, ma poeta non sono, potrei dedicare un'ode alla carta igienica per l'alta funzione sociale, civile e sanitaria che essa svolge. Mi rendo benissimo conto che trattare questo argomento fa inorridire di sdegno i palati, e gli odorati fini, che la vita la vedono sempre dall'alto dei massimi sistemi, dall'iperuranio delle idee, dei raffinati costrutti della mente e della scienza. Ma provate a pensare cosa succederebbe se non si avesse, all'occorrenza, un rotolo di carta igienica. Sarebbe tragicamente sconveniente e imbarazzante, mortificante della dignità dell'individuo.
Profumo e Rossi-Doria, la strana coppia?
Vincenzo Pascuzzi - 14-01-2012
Arrivano notizie davvero incredibili e paradossali, almeno per alcuni. Appena alcune settimane fa il neo ministro Francesco Profumo assicurava: "no a nuove riforme" e "basta tagli". Invece è di ieri l'annuncio del sottosegretario Marco Rossi-Doria: «Un anno in meno tra i banchi» (!) apparso sul suo blog, come ipotesi avanzata pour parler a titolo personale (?!). Il ministro, finora, tace, non conferma e non smentisce. Rossi-Doria ha lanciato un ballon d'essai per suo conto oppure scherzava? Non si sa. E' incredibile che un governo con scadenza a poco più di un anno possa pensare di affrontare e poi gestire una riforma di questa portata che implicherebbe ulteriori riduzioni di 40.000 insegnanti...
La scuola garrotata
Vincenzo Pascuzzi - 27-12-2011
E' inconfutabile, anche se sapientemente sottaciuto e ignorato, il fatto che, negli ultimi 20-25 anni e con governi orientati sia a destra che a sinistra, le risorse economiche (i soldi) destinati alla scuola e all'istruzione sono state costantemente ridotte. Con riferimento al Pil, i finanziamenti alla scuola erano pari al 5,5% del Pil nel 1990, sono stai poi ridotti al 4,6% nel 2008, al 4,2% nel 2010 e ora puntano al 3,7% programmato per il 2015 e al 3,2% per il 2030! L'OCSE conferma e denuncia questa situazione. La situazione sta producendo una emorragia, una massiccia fuga all'estero di giovani "talenti" allevati ed istruiti in Italia: 50-100 mila espatri all'anno, di cui 60-65 mila "under 40" e in prevalenza non dal Sud Italia (!) ma dal Centro-Nord...
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