Tag: economia - anno scolastico 2008-2009
Lettera aperta al Ministro Meloni
Franco Labella - 15-06-2009
Gentile Ministro,
le scrivo a nome del Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia per esprimerle il nostro più grande stupore per le sue dichiarazioni a Tuttoscuola, riportate anche sul suo blog e relative al pacchetto di provvedimenti relativo ai Licei.
In particolare c'è questo brano che le riporto riprendendolo dal sito di Tuttoscuola:
"La riforma Gelmini affronta la sfida educativa della nostra epoca senza accantonare quanto di buono è stato fatto negli anni precedenti, ma facendo giustizia delle molte aberrazioni che hanno affossato la scuola in Italia".
Tra le aberrazioni la Meloni colloca le "innumerevoli sperimentazioni, figlie della cultura sessantottina, introdotte all'interno del sistema educativo a discapito di nozioni basilari per la crescita culturale e civile degli studenti italiani".
La crisi
Gennaro Tedesco - 06-06-2009
Non sappiamo come evolverà la crisi che ci sta di fronte. Ma vorrei provare a delineare qualche suo aspetto.
Naturalmente il punto di partenza non può che essere la crisi economica.
Ancora, al momento in cui scrivo, molti, soprattutto in Italia, non si rendono conto della profonda intensità e della imprevedibile durata della crisi.
Ma l'attuale crisi, che stiamo attraversando e di cui non intravediamo neanche l'ombra e la penombra dell'uscita, non è solo un problema finanziario ed economico, pur fondamentale e rilevante, è anche un problema politico. E sugli aspetti politici della crisi soprattutto in Italia e in Europa il silenzio sembra quasi totale.
Come quotidianamente chi scrive ha modo di constatare, numerosi italiani reagiscono alla crisi, ignorandola e persistendo nel loro alto tenore di vita come se tutto fosse come prima.
E' iniziata la fuga dalla responsabilità e dalla libertà...
Le scelte incomprensibili del Ministro
Franco Labella - 07-03-2009
Nella conferenza di presentazione di "Cittadinanza e Costituzione", la nuova disciplina introdotta sperimentalmente dal prossimo anno, il Ministro ha annunciato che l'insegnamento sarà impartito dai docenti di materie umanistiche, in particolare docenti di storia e geografia.
Il Ministro che pure, secondo il comunicato dell'Agenzia Asca, ha dichiarato che "''Non sara' la vecchia ora di Educazione civica ...... ma un'ora di educazione alla cittadinanza, per insegnare ai ragazzi i valori e i principi contenuti nella nostra Costituzione'' ha deciso di ignorare l'esistenza dei docenti di Discipline giuridiche ed economiche
Con ciò il Ministro ha disatteso perfino quanto elaborato dal Dipartimento per l'Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l'Autonomia Scolastica e non ha tenuto in alcun conto il parere espresso, sull'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", dal CNPI il 17 novembre 2008.
Sacconi e il diritto di sciopero: un governo di clerico-sfascisti
Giuseppe Aragno - 26-02-2009
Il Presidente Napolitano li invita a smetterla coi tagli indiscriminati alla scuola, all'università e alla ricerca, ma l'avvocato Gelmini risponde sotto dettato: noi eliminiamo solo gli sprechi. E nessuno capisce perché, spreco per spreco, non si cominci a tagliare il governo.
Taglio dopo taglio, spreco dopo spreco, il ministro Sacconi, un gran lavoratore pagato per occuparsi dei lavoratori, s'è inventato lo sciopero virtuale e si capisce: il diritto di sciopero si esercita nell'ambito della legge che lo regola. Cancellata la legge, si cancella il diritto, perché si sa: anche quello è uno spreco. Di questo passo - e teniamocela stretta - tra poco ci rimarrà solo la libertà dell'iniziativa economica privata, alla quale, com'è noto, il governo tiene più della vita.
I fondi pensione nella crisi: PATAPUNF!
Umberto Bardella - 23-02-2009
Ad essere sinceri, era un pò di tempo che eravamo curiosi di sapere come la COVIP (anagramma di Commissione per la Vigilanza sui fondi Pensione) avrebbe parlato della crisi, dopo che la stessa era passata rapidamente dalla vigilanza ad una sfacciata propaganda della bontà dei fondi, quasi fossero l'anticipo del paradiso in terra.
Abbiamo dovuto aspettare un bel pò, il 21 di novembre - ma la COVIP, evidentemente pentita del ritardo, ha promesso a partire dal 2009 una relazione ogni tre mesi.
Comunque, l'attacco della relazione COVIP ("La crisi del sistema finanziario internazionale ha avuto evidenti ripercussioni sui rendimenti dei fondi pensione italiani") è sommesso, quasi pentito; e tale rimane per tutto il testo presentato. Nessun riflesso, comunque, del tono entusiasta delle altre relazioni. Ma entriamo nel merito. In primo luogo, ci ha fatto evidentemente piacere che anche lei si sia accorta di un problema che noi avevamo segnalato fin dall'inizio: il problema di chi, volente o nolente, deve andare in pensione in periodi come questo, quando la somma da incassare è inferiore al capitale che ognuno ha versato.
Andiamo avanti.