Sommario |
DENTRO LA SCUOLA
I Presidi fiorentini: dovrebbero capire ... di Corrado Mauceri |
Giù le mani dalle pensioni di Cosimo De Nitto |
Somari e ciucci di Monica Capezzuto |
L'isola che scompare di Francesco Di Lorenzo |
E' ora di finirla con gli slogan di Claudia Fanti |
PIAZZE E PALAZZI
Scuola: dar voce alla rivolta di Giuseppe Aragno |
Qualche domanda a Nichi Vendola di Corrado Mauceri |
Dimissioni Gelmini di Giampaolo Nonnis |
Comunica idiozie e costa più di un prof in dieci anni di Gianfranco Pignatelli |
Il gioco delle tre carte o degli spennati di Francesco Masala |
Fai conoscere fuoriregistro ai tuoi amici
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I Presidi fiorentini: dovrebbero capire ... di Corrado Mauceri
... che oggi, a fronte di un Governo irresponsabile, la scuola pubblica si difende anche con le occupazioni
Ieri l'atro i giornali locali hanno dato ampio spazio ad una lettera aperta di alcuni Presidi fiorentini che continuano a non voler capire che gli studenti sono cittadini al pari di tutti gli altri e che pertanto hanno pieno diritto di manifestare, nel modo che ritengono più opportuno ( anche con le occupazioni), la legittima protesta contro la politica dei tagli alla scuola pubblica.
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Giù le mani dalle pensioni di Cosimo De Nitto
La crisi per tutte le caste dei ricchi e privilegiati è un'occasione, un'opportunità per accentuare le insopportabili e ingiuste differenze sociali, scaricando i costi su chi non ha voce e forza per difendersi. I pensionati, chi ha bisogno di assistenza e solidarietà, i disabili, i lavoratori e le lavoratrici, i precari, i giovani, i disoccupati...
Ci dicono Confindustria, economisti a vari livelli, giornalisti ossequiosi e zelanti, direttori di giornali, ministri e cortigiani di vario tipo che per uscire dalla crisi ci vogliono "subito riforme strutturali". Alla fine questo plurale si riduce al singolare e l'unica "riforma" che sanno invocare è quella che vede penalizzati i pensionati di oggi e quelli che verranno, se mai ce la faranno. Insomma se c'è la crisi la colpa è di quei "parassiti" dei pensionati che hanno la spudoratezza di vivere più a lungo e, poiché non è troppo elegante accorciare loro la vita, gli si accorcia la pensione, gli si allunga la vita lavorativa cercando di raggiungere il più possible il traguardo finale e ottimale che sarebbe quello di far coincidere la fuoriuscita dal lavoro con la fuoriuscita dalla vita, che consentirebbe il massimo risparmio.
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Somari e ciucci di Monica Capezzuto
Ci sono talmente tante cose su cui scrivere. Riflettere. E cercare di formarsi un'idea priva di estremismi, priva di quegli inevitabili condizionamenti che ti girano intorno, diventano ostacoli e intralciano il cammino. Sono tanti gli ostacoli che impediscono a Napoli di risorgere o, perlomeno, di risollevarsi un poco. Le difficoltà sono in ogni cosa ed ogni cosa diventa problema. L'ultimo, riguarda l'inizio della refezione scolastica sul territorio napoletano. Infatti, visto che in fondo l'emergenza rifiuti - perché è sempre ancora emergenza - non è stata ancora risolta, sono state emanate dalla giunta delle disposizioni in base alle quali è stato fatto divieto nelle scuole dell'uso di bicchieri, piatti e posate monouso per ridurre il volume dei rifiuti che la referezione scolastica - inizierà dalla settimana prossima nelle scuole comunali napoletane - inevitabilmente causerà.
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L'isola che scompare di Francesco Di Lorenzo
Dallo Speciale Notizie dal fronte 2011-2012
Mentre i tre sindacati maggiori hanno trovato finalmente l'accordo su qualcosa - protestano infatti tutti quanti per il mancato pagamento degli scatti maturati dagli insegnanti nel 2011 - e mentre i nostri studenti fanno positive esperienze all'estero, nonostante la conoscenza delle lingue straniere sia ancora una cenerentola dentro le scuole, a Stromboli, finite le vacanze, nessuno vuole andare a insegnare. Un pò è difficile raggiungere la scuola in inverno, un pò, e naturalmente quest'anno, i tagli hanno complicato le cose.
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E' ora di finirla con gli slogan di Claudia Fanti
Non ci sono più parole per definire lo sfascio economico, morale, valoriale a cui stiamo assistendo praticamente impotenti.
Questo è un Paese nel quale riescono a campare soltanto gli ammalati di potere, delirio di onnipotenza, menzogna, i giornalisti lacchè che scrivono articoli divertenti (per loro) sulle "cazzate" del Cavaliere, mentre l'Italia per gli ultimi, per i "disgraziati" si fa dare gli alimenti base per la sopravvivenza dalla Comunità europea!
Gli unici spazi di giornalismo-documentario vengono pressati, minacciati, palesemente accerchiati. Come si può mandar giù tutto? Come si può credere che questa in cui viviamo sia un'effettiva democrazia? Che cosa è la democrazia? Ci vogliamo ripensare in modo serio?
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Scuola: dar voce alla rivolta di Giuseppe Aragno
Parlare di scuola oggi è un obbligo morale e lo farò. Non avrebbe senso, però, metter mano alla penna, senza guardare al contesto storico in cui ci muoviamo, senza ribellarsi all'idea che parlare di scuola non sia anche, e forse soprattutto, partire dal significato che assume per la nostra vita e per la vita dei nostri figli la lettera della Banca Centrale Europea, di cui finalmente conosciamo le parole, i toni, gli obiettivi dichiarati. Scuola, quindi. D'accordo, ma scuola per dire che c'è bisogno di strumenti utili alla difesa.
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Qualche domanda a Nichi Vendola di Corrado Mauceri
Ieri l'altro, concludendo la Festa regionale di SEL, Nichi Vendola nel suo appasionato intervento ha, tra l'altro, affermato la centralità della scuola pubblica, contestando la dissennata politica dei tagli alla scuola pubblica, attuata da questo Governo (sarà bene ricordare che i tagli per circa nove miliardi sono stati disposti nel 2008, cioè prima dell'esplosione dell'attuale crisi finanziara)
Questo passaggio dell'intervento è stato molto applaudito dall'affollata platea; Vendola ha anche proposto con forza l'esigenza di un profondo rinnovamento della politica che deve trovare il suo fondamento nella chiarezza delle scelte e nella coerenza dei comportamenti; condividendo in pieno questa esigenza, vorrei da Vendola una risposta a queste domande.
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Dimissioni Gelmini di Giampaolo Nonnis
Il ministro della Pubblica Istruzione, ci ha informato che tra Ginevra e il laboratorio del Gran Sasso è stato realizzato un tunnel lungo 730 chilometri per la realizzazione del quale l'Italia ha speso circa 45milioni di euro.
Non è ammissibile che il ministro della Pubblica Istruzione sia così disinformato e evidenzi in modo smaccato la propria ascientificità dichiarando: "vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo".
Sorprende che nessuno abbia finora chiesto le immediate dimissioni del Ministro Maria Stella Gelmini.
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Comunica idiozie e costa più di un prof in dieci anni di Gianfranco Pignatelli
C'è chi porta voti, chi donne, chi sfiga. E c'è chi porta voci. In un Paese dove i politici sono più in tv che in aula, nei dicasteri o a casa loro, ci sono anche i portavoce. Occorrono quando i ministri hanno la bocca piena o la testa vuota. Divulgatori che scrivono poco e pensano meno. Prendono posizione su tutto e, per farlo, prendono pure una barca di soldi pubblici. Li chiamano addetti alla comunicazione.
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Il gioco delle tre carte o degli spennati di Francesco Masala
Le società di rating (moderni oracoli) abbassano il rating di un po' di banche in Italia e Francia.
I potenti del mondo decidono di regalare una marea di soldi alle banche (tremila miliardi di euro), per aiutarle a non fallire...
E' arrivato il momento di rovesciare il tavolo ed essere antipatici e politicamente scorretti, ma vivi, oppure continueremo a subire fino alla fine. Oppure saremo come quell'uomo che cade da un palazzo di 50 piani?...
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 Brevi di cronaca |
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Istruzione pubblica e vantaggi pubblici Il Fatto Quotidiano - 01-10-2011 |
Pochi giorni fa l'Ocse ha pubblicato il rapporto Education at a Glance 2011, che presenta una documentata analisi statistica dell'istruzione dei principali paesi del mondo. Giuseppe de Nicolao ne ha discusso i punti salienti, per quanto riguarda l'università e la ricerca. Ad esempio, in Italia ci sono pochissimi laureati rispetto alla media Ocse (posizione 34 su 36 nazioni). Questo non tanto per inefficienza, quanto perché l'investimento in istruzione avanzata è molto scarso: la spesa cumulativa media per studente è inferiore al 75% della media Ocse mentre la spesa in percentuale al Pil ci vede quartultimi su 34 nazioni.
C' chi sostiene che, seguendo la recente esperienza inglese, bisognerebbe consentire agli atenei di aumentare le tasse universitarie per tutti gli studenti
anticipando, a carico dello Stato, il costo sostenuto dagli studenti meno abbienti per frequentare l'università. Bisognerebbe consentire poi, agli studenti beneficiati del prestito, di ripagare il debito in futuro, ma solo se e quando raggiungeranno un reddito sufficientemente elevato. Mentre però in Inghilterra c'è stato un furioso dibattito sull'introduzione di questo modello da parte del governo Cameron, in Italia c'è chi utilizza ogni occasione possibile per riproporre questa soluzione, o varianti di questa. Questa tesi viene giustificata dal fatto che è necessario evitare che "i poveri finanzino la laurea ai ricchi" come adesso avverebbe in quanto i poveri vanno poco all'università. Dunque, anche se a prima vista non sembrerebbe, visto che di colpo, a parità di fiscalità generale, le tasse universitarie aumenterebbero di un fattore 5/10 (o anche più), questa soluzione viene presentata come un modello a vantaggio dei "poveri": si tratterebbe dunque di una proposta di sinistra tanto che si cerca di convincere il Pd a farla propria.
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Uso illegittimo dei lavoratori socialmente utili Sindacato Sab - 29-09-2011 |
Risulta che il predetto personale, adibito solo alle pulizie dei locali e delle pertinenze delle scuole, lavori da effettuarsi al di fuori dell'orario scolastico e senza venire mai in contatto con gli alunni e con il personale scolastico, sistematicamente, invece viene utilizzato, di mattina, nel normale orario delle lezioni, per la sostituzione dei collaboratori scolastici assenti o per sopperire alla carenza di organico conseguenziale ai tagli disposti.
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Gaetano Ferrieri e l'Italia che non muore Il Fatto Quotidiano - 28-09-2011 |
Ha 54 anni, un vissuto alle spalle e un'idea che si è fatta strada da tempo: dal 4 giugno Gaetano Ferrieri sta ricordando agli inquilini di Montecitorio i loro doveri. Per farlo, non potendo scendere in campo col sostegno dei suoi media ... deve accontentarsi di qualche amico che lo sostiene e dello sciopero della fame che, da quando ha iniziato il presidio, conta ormai 90 giorni ... Da allora non ha mai smesso di raccontare come vorrebbe che fosse questo Paese: capita però, nello stesso Paese, che la sua iniziativa non sia di nessun interesse ...
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Ministro Gelmini, Lei si vergogna qualche volta? Noi spesso Il Sole 24 ore - 27-09-2011 |
Caro Ministro, soltanto due parole. Passi per i Suoi "tagli" che magari sono temporanei. Passi per la gaffe sui neutrini che magari è opera di qualche giovane stagista del Suo staff . Passi per le Sue dichiarazioni trionfalistiche sul risanamento del sistema universitario. Ma questa volta non Le sembra che ci sia materia di cui vergognarsi? Parlo della vicenda di Stefano Brizzolara, ricercatore dell'Università di Genova...
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L'appello dei presidi: scuole occupate? Dite no Corriere Fiorentino - 26-09-2011 |
«La scuola pubblica non si difende con le occupazioni». È il titolo della lettera aperta rivolta da 18 presidi toscani agli studenti delle scuole superiori. Nel documento i dirigenti dicono basta alle occupazioni, ma offrono ai ragazzi l'uso pomeridiano dei locali scolastici per organizzare forme di protesta alternative: «Gli studenti devono essere consapevoli che se la politica è una cosa seria devono essere credibili anche le loro forme di protesta. Dobbiamo dire che non risultano tali le occupazioni degli ultimi anni». «È infatti inevitabile - si legge nel testo - che si dubiti della genuinità delle motivazioni quando la protesta comporta un periodo più o meno lungo di vacanza».
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 Tam Tam |
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Ancora autunno d'autore a Guspini Sandro Renato - 01-10-2011 | teatro |
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Adynaton è un monologo crudo, sporco, diretto. Ha dentro tutta la potenza e l'universalità di un grido e come tale le parole non chiedono il permesso di irrompere con la loro crudezza.
Gridano una storia come tante, ai margini della società, dove i protagonisti sono ragazzi anch'essi come tanti, gettati nella voragine tragica dell'ingiustizia, sommersi dall'incapacità di cercare un altro "modo" possibile.
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Corso per volontari Associazione Amici di Lazzaro - 29-09-2011 | sociale |
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Il corso tratterà di varie tematiche inerenti ai vari servizi che è possibile svolgere con l'associazione: le nuove povertà, il sostegno ai minori problematici, lo sfruttamento e la tratta delle donne, l'immigrazione e le iniziative di integrazione e accoglienza, la spiritualità di cui sono portatori i poveri e le persone semplici.
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Giovani consumatori consumati Mauro Artibani - 28-09-2011 | consumo |
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Dobbiamo consumare, oltre che per il nostro conforto, per far crescere l'economia: una bella responsabilità. Non abbiamo i denari sufficienti per farlo; non ci sono altri che possano farlo in vece nostra: la crisi sta tutta qui. Cosa fare...? Far finta di niente, accettare una vita low-cost, fare la nostra parte? E' in gioco l'oggi e forse il domani di tutti.
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Ci volevano con la terza media Gianni Zappoli - 27-09-2011 | libri |
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Raccontare la propria lotta in prima persona, senza la mediazione di tv e giornali, per parlare a tutti gli altri lavoratori. Giovanni Barozzino, uno dei tre operai licenziati dalla Fiat di Melfi nell'estate del 2010, ci prova con un libro perchè "anche chi «ha fatto la terza media» può sfidare i manager globali, quelli che hanno studiato in Canada e raccolgono ori e allori, a Torino come a Detroit".
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Nessun telegiornale ha avuto il permesso di diffondere questa notizia Coordinamento Enti Locali Pace e Diritti - 26-09-2011 | software libero |
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Il 22 novembre il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la questa settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.
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