Il governo italiano è coinvolto nel progetto internazionale
Joint Stike Fighter F 35. Di che cosa si tratta? Aerei da guerra. Il 7 febbraio 2007 il sottosegretario alla difesa Forgieri ha firmato un preaccordo con gli Stati Uniti per una linea di assemblaggio all'aereoporto di
Cameri, con l'intenzione di acquistarne un centinaio. La cifra è stellare: si parla di circa cento milioni di euro ad aereo. Come viene giustificata questa scelta? Esigenze strategico-militari e opportunità di sviluppo economico del territorio. A Novara un
movimento trasversale di cittadini si oppone al progetto e cerca di sensibilizzare la popolazione.
Piero Ricca ha intervistato tre suoi esponenti: Laura Bergomi, Renato Bolognese, Carla Lavagna.
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Laura Tussi - 15-06-2007
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Attualmente l’Aeroporto di Cameri è utilizzato anche come base di rischieramento per assetti dell’Aeronautica Militare. Basti pensare, come noto, che in occasione delle recenti Olimpiadi invernali da Cameri è stata assicurata la difesa aerea della zona interessata con aeromobili in configurazione anti “slow-movers” ovvero in grado di intercettare velivoli caratterizzati da basse velocità, che rappresentano oggi una nuova e sensibile minaccia.
La Base di Cameri rappresenta già oggi una fondamentale risorsa dell’Aeronautica Militare in continuo sviluppo. Quanto sopra alla luce dell’arrivo in manutenzione del nuovo velivolo Eurofighter, già in linea al 4° Stormo di Grosseto.
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