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Un evento per l'evento
Milano - Per la prima volta nella storia dei diplomati ISEF e laureati in scienze motorie, le associazioni che li rappresentano si incontrano per discutere della situazione e del futuro della professione. Un evento per l'evento, appunto, se consideriamo che il convegno-festa per l'unificazione della CAPDI con l'ALSM del presidente prof. Pivetta Sergio riesce a mettere assieme i protagonisti dell' educazione fisica degli ultimi 30 anni. Il pomeriggio di venerdì 26 gennaio 2007 dalle ore 14.30 alle 17.30 a Milano presso l'istituto professionale "Cavalieri" in via Olona 14, saremo e sarete artefici di un momento importante di crescita culturale per tutta la categoria. Avremo l'onore della presenza dell' on. Vito Li Causi della commissione cultura della camera, relatore tra l'altro dell'art 1 septies - l. 27/2006, che ci esporrà la situazione parlamentare e le prospettive. Le facoltà di scienze motorie saranno rappresentate dal prof. Vilberto Stocchi presidente della conferenza dei presidi di SM che ci illustrerà le nuove classi di laurea. La CAPDI e l'ALSM hanno lavorato per creare le condizioni perchè l'incontro avvenga, sta ora a noi tutti mettere le basi perchè questo momento si trasformi da punto di incontro a unificazione degli intenti e strategie comuni. La mattina un altro partecipante d'eccellenza, il sottosegretario del ministero delle politiche giovanili e attività sportive: Giovanni Lolli che ci farà il punto sulle politiche del governo per lo sviluppo delle attività sportive nella scuola. Non perdete l'evento,quindi, e partecipate iscrivendovi fin da ora.

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Iscriviti on line al convegno

un abbraccio
Il Presidente
Flavio Cucco

Per permettere una buona organizzazione, per la preparazione dei materiali e la distribuzione del "Poster degli obiettivi specifici di apprendimento", vi invitiamo ad iscrivervi al più presto on line a questo indirizzo dell'IRRE Lombardia.

Sarà possibile iscriversi fino al 22 gennaio 2007.

Per ulteriori informazioni Luca Eid : 02 43 800 208.

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 Capdi    - 30-01-2007
Convegno di Milano CAPDI-ALSM-PRISMA-IRRE

26 gennaio 2007 pomeriggio



La prima relazione, del prof. Sergio Pivetta, ha ripercorso per grandi linee l’evoluzione del profilo professionale dei diplomati ISEF, richiamandone le tappe fondamentali, anche dal punto di vista normativo. Il prof. Pivetta si è soffermato in particolare sullo sviluppo della ginnastica correttiva e della ginnastica per minorati psicofisici all’interno degli ISEF, sottolineando come oggi, invece, dopo oltre 50 anni di studi e di impegno in questo specifico ambito, i laureati in SM vedano messa in discussione la possibilità di lavorare a pieno titolo in questo settore, essendo accusati dai fisioterapisti di sconfinare nel loro campo operativo.

La seconda relazione è stata tenuta dal prof. Vilberto Stocchi e ha illustrato, relativamente alle scienze motorie, lo schema di decreto sulla nuova disciplina delle classi di laurea triennali e magistrali, attualmente al vaglio delle competenti commissioni parlamentari. Ha inoltre commentato molto negativamente il contenuto di un articolo uscito di recente sulla rivista Fitness, nel quale si sostiene che il laureato in SM non sarebbe abilitato ad insegnare fitness e si consiglia a chi volesse intraprendere questa attività lavorativa di affidare la propria preparazione ad alcune, non meglio identificate, “serie associazioni” del settore. A tal proposito il prof. Stocchi ha annunciato che la conferenza dei presidi di SM si sta adoperando per ottenere una smentita e le dovute precisazioni in merito a quanto riportato nell’articolo in questione.

La terza relazione, di Livia Brienza, ha affrontato le problematiche del mercato del lavoro nell’ambito dello sport partendo dalle raccomandazioni, in ambito europeo, finalizzate a garantire la salute dei praticanti le attività motorie e sportive, attraverso la qualificazione del personale impegnato in dette attività, considerate oggi un importante elemento di rilevanza economica. In particolare ha sottolineato come i disvalori nello sport derivino dalle carenze nell’educazione sportiva e quindi nella formazione degli operatori. Un contesto privo di regole, quale è quello italiano, non garantisce la salute degli utenti e la trasmissione di modelli di comportamento eticamente corretti. Infine la prof. Brienza ha ripercorso l’iter normativo -il decreto di Istituzione della laurea in SM con la precisazione che esso non abilita all’esercizio delle professioni sanitarie, la legge delega per l’istituzione degli ordini professionali sanitari, l’equipollenza della laurea in SM a quella in Fisioterapia (a rischio di abrogazione), il recente Decreto legge sulla riforma delle professioni che esclude la possibilità di ottenere albi professionali per le professioni intellettuali attualmente non regolamentate- nonché le prese di posizioni tese ad affermare le attribuzioni del CONI per la formazione dei quadri tecnici e sportivi e ad evitare “sovrapposizioni” dei laureati in scienze motorie con i tecnici federali. Tutto questo, in assenza di contromisure e di una azione organizzata della categoria, potrebbe portare all’impossibilità, per i laureati in SM, di esercitare l’attività professionale per la quale sono stati formati.

La quarta relazione, del prof. Giorgio Berloffa, si è soffermata nel dettaglio sulle prospettive aperte dal Decreto legge sulla riforma delle professioni, chiarendo che, come dettato dalle norme europee, per le professioni non regolamentate attraverso gli ordini, dovrebbero essere le associazioni professionali a garantire al consumatore la qualità dei professionisti e degli operatori. Queste associazioni professionali dovranno ovviamente godere di un riconoscimento istituzionale e per questo dovranno avere alcune importanti caratteristiche, tra le quali l’adozione di un codice deontologico, la copertura assicurativa e requisiti di qualità per la formazione e l’aggiornamento dei loro associati. Il prof. Berloffa ha anche sottolineato il ruolo fondamentale ed esclusivo delle attuali associazioni professionali nel rappresentare, di fronte alle istituzioni, gli interessi e le istanze delle categorie rappresentate

Di seguito l’intervento dell’On.le Paola Frassinetti, membro della VII Commissione, che ha manifestato la contrarietà del suo gruppo politico all’abrogazione dell’1 septies e la sua volontà di collaborare comunque a soluzioni alternative in favore dei laureati in SM, per tutelare la loro possibilità di operare a pieno titolo nel campo delle attività motorie e sportive ed in quello della prevenzione e della salute. Ha inoltre sottolineato come sia importante anche la legislazione regionale, come ad esempio nel caso della legge introdotta in Liguria, ma anche nel prevedere, come già avviene in altre Regioni, la figura obbligatoria del direttore tecnico per le palestre. Per questo è possibile intraprendere iniziative per uniformare la legislazione regionale a detti principi.

L’On.le Vito Li Causi, relatore della legge di abrogazione dell’1 septies nella VII Commissione della Camera dei deputati, ha richiamato la recente approvazione, in calce al parere positivo sullo schema di decreto per le nuove classi di laurea triennali di SM, della seguente condizione:

“1) appare necessario prevedere un percorso di studi annuale per i laureati in scienze motorie, con il riconoscimento dei crediti formativi realizzati al fine di poter conseguire la laurea in fisioterapia, con la possibilità di svolgere la specifica attività professionale, in base all'espletamento del necessario tirocinio, che il Governo valuterà in quale forme e modi rendere omogeneo sul territorio nazionale”.

Ha inoltre informato circa l’iniziativa intrapresa per inserire nel testo di abrogazione dell’art. 1 septies un secondo articolo che faciliti e renda omogenea sul territorio nazionale la possibilità per i laureati in SM di conseguire la seconda laurea in Fisioterapia.

Ha ringraziato l’On.le Frassinetti, in quanto rappresentante dell’opposizione, per il contributo offerto in Commissione, sottolineando, nell’eventualità di una abrogazione dell’1 septies, l’importanza di un accordo unanime ai fini di una soluzione alternativa che non risulti troppo penalizzante per i laureati in SM. Solo così sarà possibile ottenere la sede legislativa, senza andare in aula.

L’On.le Li Causi ha infine ricordato ai presenti di essere particolarmente competente sui temi oggetto della discussione, in quanto diplomato ISEF e quindi pienamente a conoscenza dei problemi di inserimento lavorativo nei vari campi (sportivo, didattico-educativo e della prevenzione) di tale figura professionale.

La sessione pomeridiana del Convegno si è conclusa con una tavola rotonda alla quale, tra gli altri, hanno partecipato Valentino Tomasoni, Gestore di impianti sportivi, che ha presentato la situazione lavorativa dei diplomati ISEF e dei laureati in SM nel settore della palestre e Giorgio Pasetto Segretario Generale DMSA, che ha invece illustrato la condizione dei diplomati ISEF e dei laureati in SM che operano nel campo della rieducazione e della ginnastica medica e posturale.

Hanno preso la parola anche alcuni neo-laureati magistrali delle attività motorie preventive ed adattate (segnaliamo in particolare gli interventi di Silvia Tomiolo di Padova e Pietro Acquaviva di Milano) che hanno esposto la loro esperienza professionale, mettendo in rilievo le specifiche problematiche della loro categoria.

Milano 27 gennaio 2007